Come diventare ITP – Insegnante Tecnico Pratico

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Sognate di diventare insegnanti, ma vi piace lavorare su questioni pratiche oltre che teoriche? Allora il percorso ITP è adatto a voi.

Un ITP (o insegnante tecnico pratico) è un docente con competenze pratiche specifiche.

Di fatto, gli ITP sono responsabili dell’istruzione tecnica, cioè della pratica di laboratorio negli istituti tecnici superiori.

Gli insegnanti tecnico pratici sono dei veri esperti nel combinare le competenze pratiche con le conoscenze tecniche.

Sono coloro che gestiscono la programmazione dell’orario di insegnamento in base alle attività pratiche e di laboratorio previste in un determinato corso di studi e sono presenti solo nelle scuole che combinano la parte teorica e pratica dell’insegnamento.

Di conseguenza, gli insegnanti ITP svolgono un ruolo importante nelle scuole tecniche e professionali. Grazie alla loro presenza, gli alunni possono approfondire gli aspetti pratici della loro formazione.

Il nuovo sistema di reclutamento, previsto dal decreto n. 36/2022 (recepito dal decreto n. 79/2022), riguarda gli insegnanti del primo e del secondo anno della scuola secondaria di secondo grado con ruolo regolare, compresi gli insegnanti tecnico pratici.

Quali sono i piani previsti per questi ultimi fino all’anno accademico 2024/25? Quali sono i requisiti necessari dopo l’anno accademico 2024/25? Come diventare insegnante tecnico pratico? Come fare per insegnare negli istituti professionali?

Per rispondere a questi e ad altri quesiti, ecco una guida esaustiva rivolta a tutti coloro che aspirano a lavorare nel mondo scolastico come docente tecnico. Scoprite quali sono i requisiti necessari, le mansioni da svolgere, gli istituti ove è possibile insegnare ma, soprattutto, in che modo è possibile diventare ITP.

Insegnante tecnico pratico: chi è e cosa fa

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Gli ITP (Insegnanti Tecnico Pratici) sono figure professionali che insegnano materie pratiche e operative nei laboratori degli istituti tecnici e professionali. A differenza dei docenti teorici, gli ITP gestiscono in autonomia le attività di laboratorio e collaborano strettamente con i colleghi di teoria per progettare le esperienze didattiche.

Negli istituti professionali gode di piena autonomia, svolge le sue funzioni anche in co-docenza con insegnanti di altre materie, che si curano della parte teorica.

L’acronimo ITP infatti è utilizzato come abbreviazione di Technical-Practical Teacher ovvero insegnante tecnico pratico e si riferisce a un profilo speciale di docenti che hanno competenze sia tecniche, che pratiche molto specifiche.

Ad esempio, gli ITP che lavorano nelle cucine delle scuole alberghiere insegnano agli studenti l’arte gastronomica e la perfetta armonia tra gli ingredienti. Gli ITP che lavorano nel laboratorio di una scuola di moda insegnano agli studenti le abilità di taglio e cucito, e così via.

Come diventare insegnante tecnico pratico

Fino a qualche anno fa, per diventare insegnante tecnico pratico (ITP) era sufficiente avere un diploma di scuola tecnica o professionale. In particolare, per insegnare una specifica materia, era necessario che il diploma fosse coerente con gli insegnamenti dell’ultimo biennio della scuola superiore. Questo valeva, ad esempio, per i periti industriali o gli operatori sociosanitari che volevano insegnare nei laboratori degli istituti tecnici e professionali.

Con la riforma del reclutamento docenti introdotta dal Decreto PNRR2 (convertito in legge con il DL 36/2022), il percorso per accedere all’insegnamento tecnico-pratico è cambiato gradualmente. Il sistema transitorio prevede che, fino al 31 dicembre 2025, i requisiti per diventare ITP restino gli stessi: è ancora possibile partecipare ai concorsi o alle graduatorie con il solo diploma, senza obbligo di laurea o abilitazione. Questo è stabilito dall’articolo 22, comma 2, del Decreto Legislativo 59/2017, che resta in vigore fino a quella data.

A partire dal 1° gennaio 2026, però, la riforma entrerà pienamente a regime. Da quel momento, per partecipare ai concorsi per docenti tecnico pratici sarà necessario possedere uno dei seguenti titoli:

  • una laurea triennale coerente con la classe di concorso,
  • oppure un diploma AFAM di primo livello (alta formazione artistica, musicale o coreutica),
  • e, in entrambi i casi, sarà obbligatoria anche l’abilitazione all’insegnamento specifica per la classe di concorso.

L’abilitazione si conseguirà attraverso un percorso universitario o accademico abilitante da 60 CFU, che include tirocinio, didattica disciplinare e una prova finale.

Nel frattempo, chi vuole iniziare a prepararsi può accedere a una fase transitoria: è possibile partecipare al concorso anche se si è in possesso di almeno 30 CFU del nuovo percorso abilitante, oppure dei 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022, secondo il precedente sistema.

Un’ulteriore possibilità prevista dalla riforma, ma ancora in attesa di attuazione, riguarda chi ha tre anni di servizio su posto comune negli ultimi cinque anni: questi candidati potranno accedere a un percorso riservato per ottenere l’abilitazione, da completare prima dell’immissione in ruolo definitiva.

Requisiti ITP 2025: chi può diventare insegnante tecnico pratico

È ancora possibile diventare ITP con il solo diploma tecnico o professionale coerente con la classe di concorso, grazie alla proroga del Decreto Milleproroghe 2025, che rimanda al 1° gennaio 2026 l’obbligo di laurea. Non sono quindi necessari per i concorsi né i 24 CFU né la laurea durante il 2025
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Dal 2026: cambia tutto

A partire dal 1° gennaio 2026, sarà necessario possedere laurea triennale o titolo equipollente (AFAM, ITS, ITS Academy, ecc.) coerente con la classe di concorso, unitamente all’abilitazione all’insegnamento e, in molti casi, ai 60 CFU del percorso universitario.

Percorsi per diventare ITP nel 2025

1. Concorso docenti ITP
Partecipazione fino al 31/12/2025 con diploma, senza 24 CFU o laurea.

Il concorso include prove scritte, orali e una prova pratica in sede.

2. GPS e MAD (supplenze)
Con diploma ITP si può accedere alle GPS 2ª fascia e inviare la MAD per supplenze.

Attenzione: dopo il 2025 il diploma non sarà più sufficiente, saranno richiesti i nuovi requisiti.

3. Percorso abilitante post-vittoria
I vincitori di concorso non abilitati potranno essere assunti con contratto a tempo determinato e avranno un anno per ottenere almeno 60 CFU, sostenere prova finale e acquisire l’abilitazione.

Insegnare negli istituti professionali

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Il lavoro dell’ITP può essere svolto soltanto negli Istituti Tecnici o nelle Scuole Professionali.

Il compito principale del docente tecnico è quello di organizzare e gestire in completa autonomia tutte le attività svolte in laboratorio, ricordando che l’ITP non è mai gerarchicamente o funzionalmente subordinato, anche se può lavorare in co-dipendenza con il docente teorico della materia di riferimento contribuendo al raggiungimento degli obiettivi didattici.

Il seguente elenco riassume i compiti principali di coloro che lavorano come ITP:

  • partecipare al monitoraggio dell’iscrizione di ciascun alunno.
  • partecipare alle riunioni dei consigli di classe e programmare le attività didattiche in sinergia con l’insegnante di teoria;
  • pianificare e gestire le attività di laboratorio secondo la presente programmazione;
  • spiegare agli studenti le modalità di svolgimento delle attività di laboratorio;
  • monitorare l’andamento del lavoro degli studenti in collaborazione con il docente di teoria;
  • valutare, insieme al docente di teoria, il lavoro degli studenti in base ai contenuti stabiliti in sede di programmazione.

Stipendio di un insegnante tecnico pratico

A quanto ammonta lo stipendio di un ITP?

Ebbene, lo stipendio di un insegnante ITP dipende da diversi fattori, tra cui la fase di carriera e l’esperienza accumulata.

Per i primi otto anni di servizio, gli insegnanti ITP percepiscono uno stipendio mensile di circa 21.000 euro. Ciò si traduce in uno stipendio mensile lordo di circa 1.900 euro e in uno stipendio mensile netto di circa 1.300/1.400 euro.

Tuttavia, se si considera come ad esempio la tabella degli stipendi per il triennio 2019-2021, lo stipendio tabellare annuo degli insegnanti pratici in servizio oscilla tra i 23.000 e i 47.000 euro.

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