Insegnante tecnico pratico: requisiti e come diventarlo

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Chi è e che cosa fa l’insegnante tecnico pratico? In questo articolo dedichiamo ampio spazio ad illustrare meglio i compiti di questa figura professionale all’interno della scuola. Una figura di grande importanza soprattutto per gli istituti tecnico professionali. Continua a leggere per scoprire tutto quello che c’è da sapere.

Insegnante tecnico pratico: chi è

lavorare come itpITP è l’acronimo che contraddistingue l’insegnante tecnico pratico, d’ora in poi potrai trovarlo citato nell’articolo anche con questa abbreviazione. Il ruolo di questo insegnante è quello di gestire le lezioni laboratoriali all’interno delle scuole secondarie.

Negli istituti professionali gode di piena autonomia, svolge le sue funzioni anche in codocenza con insegnanti di altre materie, che si curano della parte teorica,

L’acronimo ITP sta per Insegnante Tecnico Pratico, un docente la cui funzione è essenziale nei laboratori delle scuole secondarie. In questo modo entrambe le figure si rivelano funzionali all’insegnamento, e per questo motivo ad entrambe viene riconosciuta la stessa importanza.

Il ruolo paritario di entrambi gli insegnanti si evince anche dal fatto che ad entrambi viene riconosciuta la stessa rilevanza in sede di valutazione e per i voti dati durante gli scrutini.

Generalmente il contratto degli ITP è di 18 ore settimanali. Per quando riguarda il reclutamento, sono stati inseriti all’interno delle classi di concorso della Tabella B.

Inoltre, sono equiparati riguardo alle valutazioni e per voto in sede di scrutinio. Il loro contratto prevede 18 ore settimanali e, come già anticipato, ora gli ITP rientrano nelle classi di concorso della tabella B.

Insegnante Tecnico Pratico: requisiti

Da quanto detto finora abbiamo compreso che il profilo formativo e il background professionale di questo insegnante è di tipo tecnico-pratico, proprio perchè la sua competenza viene inserita all’interno della didattica di laboratorio.

Possono diventare insegnanti ITP anche i diplomati. Anzi, per diplomati ITP si intendono quegli individui che hanno un diploma ITP abilitante riconosciuto ufficialmente come valido da una delle classi di concorso per insegnanti tecnico pratici.

Quali sono i diplomi abilitanti? È importante rispondere a questa domanda dal momento che gli ITP sono gli unici che possono inserirsi con un ruolo all’interno della scuola secondaria esclusivamente con un diploma. Ma i diplomi che risultano essere abilitati possono essere consultati prendendo visione della Tabella B del D.P.R. 14 febbraio 2016 n. 19 “Regolamento classi di concorso”.

Nello specifico si tratta di:

  • diplomi di Maturità tecnica o professionale
  • diplomi di I° livello dell’alta formazione artistica, musicale coreutica

Ciascuno di questi diplomi da accesso ad una classe di concorso ITP il cui codice va da B01 a B23.

Per essere ancora più precisi elenchiamo qui di seguito una lista di diploma di maturità in ambito tecnico o professionale:

  • diploma di geometra
  • perito aeronautico
  • perito agrario
  • perito industriale
  • perito nautico
  • maturità tecnica femminile
  • maturità professionale del settore industriale o del settore agrario
  • diploma di maturità professionale del settore femminile
  • diplomi in particolari settori della musica
  • diploma di istituto tecnico alberghiero

Coloro che vogliono fare gli ITP con diploma devono approfittarne subito perchè prossimamente non sarà più così, a partire dal 2024/2025 non basterà più il diploma di scuola secondaria ma sarà necessario essere in possesso di laurea triennale+24 CFU.

Che cosa fa l’ITP

concorsi itpDopo la breve introduzione e le indicazioni quali siano i requisiti per diventare insegnante tecnico pratico, parliamo di cosa fanno questi insegnanti. Come abbiamo accennato si occupano di didattica pratica, attraverso lezioni frontali in laboratorio. Ma ciò non vuol dire che le nozioni di tipo teorico siano a loro sconosciute. Ovviamente le possiedono e hanno competenze strutturate e trasversali nella materia che insegnano dal punto di vista pratico, ma il loro compito è, appunto, trasmettere le abilità, gli strumenti e le metodologie di applicazione.

La figura dell’ITP ha il compito di:

  • organizzare tutte le attività inerenti l’insegnamento tecnico nei laboratori
  • insieme all’insegnante teorico segue i progressi degli allievi
  • organizza e illustra le attività di laboratorio agli alunni
  • esprime la valutazione congiuntamente all’insegnante teorico sui progressi degli alunni

Queste funzioni sono svolte dagli ITP all’interno di determinati istituti secondari, ovvero:

  • Istituti Tecnici
  • Scuole Professionali

Stipendio di un insegnante tecnico pratico

Un argomento che non si può trascurare quando si parla di lavoro, di un qualsiasi lavoro. Quanto guadagna un ITP? Un insegnante tecnico pratico può guadagnare sempre di più, in base agli anni di servizio svolti. La seguente tabella riporta i dati relativi a quanto guadagna un ITP annualmente in base agli anni di servizio:

  • da 0 a 8 19.324,27 €
  • da 9 a 14 21.454,06 €
  • da 15 a 20 23.332,06 €
  • da 21 a 27 25.154,66 €
  • da 28 a 34 26.952,89 €
  • da 35 in poi 28.291,99 €

Lavorare nella scuola come insegnante tecnico pratico

Vuoi lavorare come insegnante tecnico pratico, allora ha tre possibili strade da percorrere:

  • Partecipare ai concorsi di selezione docenti per la scuola secondaria
  • Iscriversi nelle graduatorie provinciali per le supplenze o GPS
  • Candidarsi autonomamente con la messa a disposizione o MAD

La strada per diventare ITP partecipando ai concorsi per docenti di scuola secondaria prevede la partecipazione a un concorso. Questi concorsi per la scuola sono generalmente indetti ogni due anni. Superando questa procedura concorsuale si può ottenere un contratto a tempo indeterminato e una cattedra di ITP, diventando anche insegnante di ruolo. Il vantaggio per gli aspiranti ITP, lo abbiamo già detto, è di poter partecipare al concorso senza obbligo di laurea e dei 24 cfu.

Nell’immediato non è possibile iscriversi a nessun concorso per la scuola, perché sono stati già banditi e affrontati e si è in attesa delle convocazioni dei prossimi, ma bisognerà appunto attendere che vengano bandite le prossime procedure concorsuali. Attenzione, però, chi parteciperà a concorsi banditi dopo l’anno scolastico 2024/2025 dovrà possedere come requisito anche la laurea e i 24 cfu.

Insegnanti tecnico pratici in GPS

Anche inserendosi all’interno delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze è possibile diventare ITP. Queste graduatorie sono le liste da cui i Dirigenti Scolastici attingono i nomi per l’assegnazione delle supplenze fino al 30 giugno o 31 agosto. Sono divise in due diverse fasce, per le quali sono richiesti diversi requisiti:

Prima Fascia:

Diploma ITP + Abilitazione per la classe di concorso specifica

Seconda Fascia:

  • Diploma ITP + 24 CFU
  • -Diploma ITP + abilitazione per altra classe di concorso
  • -Diploma ITP + precedente inserimento in 3° fascia G.I

Le graduatorie vengono formate in base al punteggio che deriva dal titolo principale ma anche da titoli accessori che il candidato può far valere, come ad esempio le certificazioni informatiche o linguistiche.

Come diventare ITP con la Messa a disposizione

Anche la MAD è una modalità di reclutamento di insegnanti tecnico pratici. Questa modalità funziona tramite candidatura  spontanea, per partecipare devi presentarti nelle scuole ed esprimere la tua messa a disposizione, on line trovi molti modelli di documenti idonei al caso. Anche per perseguire questa modalità non è necessaria la laurea, ma è sufficiente il diploma.

Si può diventare ITP anche con la domanda di messa a disposizione, ovvero una forma di candidatura volontaria che può essere effettuata autonomamente direttamente presso le scuole. Anche in questo caso l’unico requisito richiesto è il diploma.

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