Classe di concorso A53: cos’è, requisiti, dove si può insegnare

classe a53

La classe di concorso A53 definisce i requisiti per l’insegnamento di Storia della musica e della danza nella scuola secondaria di secondo grado.  

Come sai, le classi di concorso sono state introdotte per organizzare al meglio i concorsi pubblici per la scuola. Ogni aspirante insegnante, infatti, deve possedere un determinato titolo di studio e determinati requisiti per poter accedere all’insegnamento nella scuola pubblica. Ti piacerebbe insegnare storia della musica? Allora devi controllare se i tuoi titoli corrispondono a quelli della classe di concorso A53.  

In questa utile guida, indirizzata a chi vuole partecipare al concorso ed è alla ricerca di informazioni, illustreremo con precisione quali sono le lauree valide per il concorso della classe A53, in cosa consiste il programma per le prove concorsuali, e infine quali sono gli istituti in cui si può insegnare una volta superato il concorso. 

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24 CFU Pescara

24 CFU Pescara

Non è semplice trovare informazioni chiare sui 24 cfu Pescara. Le regole cambiano spesso, anche in questo settore, questo flusso costringe coloro che vogliono lavorare come insegnanti ad aggiornarsi spesso.  In questi paragrafi affronteremo importanti aspetti e cercheremo di accennare anche agli ultimi aggiornamenti delle normative vigenti.

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Come diventare dietista: studi e possibilità

come diventare dietista

Dedichiamo un articolo a come diventare dietista visto che recentemente l’attenzione riservata a questa disciplina è cresciuta. Lavorando da anni nella formazione accademica e professionale abbiamo riscontrato un grande interesse per diventare dietista o dietologo e in questi paragrafi abbiamo condensato le risposte a diverse domande che ci è capitato di raccogliere dalla viva voce di coloro che si sono impegnati per raggiungere questo traguardo lavorativo.

Differenza tra dietista, dietologo e nutrizionista

Prima di approfondire il percorso di studi per dietologo, è fondamentale comprendere le differenze tra queste tre figure professionali:

  • Dietista: professionista sanitario con una laurea triennale in Dietistica, in grado di elaborare e attuare piani alimentari su prescrizione medica.
  • Dietologo: è un medico laureato in Medicina e Chirurgia con successiva specializzazione in Scienze dell’Alimentazione, e può diagnosticare patologie legate alla nutrizione.
  • Nutrizionista: biologo con laurea magistrale e abilitazione che può elaborare piani nutrizionali ma senza prescrivere terapie mediche.

Come diventare dietista: formazione

diventare dietologoPer inquadrare fin da subito il tema abbiamo bisogno di concentrarci prevalentemente sulla formazione, primo e indispensabile tassello per iniziare a realizzare l’opera di diventare dietologo o dietista. Questa professione svolge attività tipo sanitario inerenti soprattutto l’ambito della nutrizione e dell’alimentazione, di cui è esperto.

La figura del dietologo spesso viene affiancata a quella di altri professionisti del settore medicina e cura della persona: medici, infermieri, educatori, operatori sanitari e ricercatori. Collaborando con queste figure il dietista riesce ad avviare e sostenere un percorso di educazione o rieducazione nutrizionale a tutti quei pazienti che ne manifestano la necessità per i più svariati motivi.

La professione di dietista è regolamentata per legge. Per avviarsi su questo percorso bisogna possedere come titolo di base la laurea triennale, o laurea di primo livello in Dietistica. La laurea triennale è obbligatoria per essere ufficialmente abilitati a svolgere la professione. 

La formazione accademica che viene richiesta ai futuri professionisti può essere approfondita ulteriormente con il conseguimento del titolo di Laurea Magistrale Scienze delle Professioni Sanitarie Tecnico-Assistenziali, oppure frequentando master universitari mirati. 

Il percorso formativo non si può considerare facoltativo. Fare le diete prevede lo studio di materie fondamentali dal punto di vista teorico-scientifico, ad esempio chimica degli elementi, microbiologia, igiene applicata, alimentazione e nutrizione. A queste si affiancano quelle studiate per ottenere crediti, titoli o riconoscimenti per lavorare anche in ambiti più specifici, come quello pediatrico, ad esempio. Di vitale importanza è un concreto equilibrio tra la formazione teorica e quella pratica, che infatti viene affrontata tramite la frequenza di un tirocinio.

Le competenze del dietista

Come per altre professioni, anche quella del dietista e dietologo è regolamentata a norma di legge. Per fornire informazioni precise e ufficiali vogliamo riportare uno stralcio del Decreto Ministeriale n.744 del 1994 che stabilisce quali sono le competenze che deve maturare il dietista.

Il decreto sostiene che il dietista:

  • organizza e coordina le attività specifiche relative all’alimentazione in generale e alla dietetica in particolare;
  • collabora con gli organi preposti alla tutela dell’aspetto igienico-sanitario del servizio di alimentazione;
  • elabora, formula ed attua le diete prescritte dal medico e ne controlla l’accettabilità da parte del paziente;
  • collabora con altre figure al trattamento multidisciplinare dei disturbi del comportamento alimentare;
  • studia ed elabora la composizione di razioni alimentari atte a soddisfare i bisogni nutrizionali di gruppi di popolazione e pianifica l’organizzazione dei servizi di alimentazione di comunità di sani e di malati;
  • svolge attività didattico-educativa e di informazione finalizzate alla diffusione di principi di alimentazione corretta tale da consentire il recupero e il mantenimento di un buono stato di salute del singolo, di collettività e di gruppi di popolazione

Quindi per diventare dietista bisogna affinare queste abilità. Difatti, soltanto chi possiede questi requisiti potrà svolgere in modo preciso e attento la professione. 

L’elaborazione di piani alimentari, l’educazione alimentare, la diffusione e il sostegno delle buone pratiche dal punto di vista nutrizionale richiedono questo bagaglio di conoscenze. Anche l’attività di consulenza presso scuole, aziende e altri contesti con richieste di fabbisogni energetici specifici, può essere svolta assicurando la qualità del servizio soltanto da chi ha completato l’iter formativo previsto. 

Sbagli chi crede che diventare dietista equivalga a svolgere una professione poco creativa, sempre uguale. Non è assolutamente vero! Anzi, chi si occupa della prevenzione e della cura nell’ambito dell’alimentazione su misura, sa quanto si dischiuda un intero mondo di fronte al professionista. Un mondo in cui può entrare con delicatezza e rispetto, per accompagnare chi lo desidera verso la dimensione di equilibrio che cerca. 

Università per diventare dietologo

Se il tuo obiettivo invece è diventare dietologo, dovrai invece intraprendere un percorso più lungo. Il dietologo percorso di studi prevede:

  1. Laurea magistrale in Medicina e Chirurgia (6 anni)
  2. Specializzazione in Scienze dell’Alimentazione (4 anni)
  3. Iscrizione all’albo dei Medici Chirurghi e Odontoiatri

Diventare diestista: sbocchi occupazionali

Veniamo ora a un altro tema caro a chi vuole capire come diventare dietista: quali sono i contesti professionali in cui inserirsi? Fortunatamente non sono pochi, anzi, sono vari e tutti costantemente alla ricerca di nuove figure da inserire.
Attenzione! Come già detto nei capitoli precedenti, ricordiamo che per esercitare la professione, sia come dipendente che come libero professionista non si può prescindere dall’iscrizione e abilitazione all’Albo di appartenenza, come sancito dal Decreto Ministeriale del 13 marzo del 2018.

In linea generale sono contesti adatti le strutture ospedaliere, le cliniche, le case di cura, ma anche e soprattutto gli studi privati e i centri benessere. Volendo, possiamo essere più specifici e segnalare anche:

  • strutture sanitarie pubbliche o private
  • mense comunitarie di ospedali residenze assistenziali, mense aziendali e scolastiche, servizi di educazione al consumo
  • strutture di Dietologia e Nutrizione Clinica del Servizio Sanitario Nazionale
  • Servizi di Igiene degli Alimenti e Nutrizione (SIAN)
  • Enti nazionali e internazionali che si occupano di politiche alimentari, come la FAO
  • associazioni scientifiche e di categoria (EFAD, ANDID, SINU)
  • servizi di ristorazione collettivacentri sportivi, centri fitness

Come diventare dietista: i concorsi

lavorare come dietologoPer l’abilitazione di cui abbiamo parlato già nei precedenti paragrafi è necessario il superamento di un fatidico concorso pubblico. Non avere timore, moltissime persone lo hanno già superato. Si tratta di uno scoglio gestibile e affrontabile, ma ovviamente anche di una sfida che va presa seriamente. I requisiti generali richiesti dal bando di concorso sono generalmente sempre gli stessi, (validi per tutti i concorsi), come la cittadinanza italiana, limiti di età, godimento dei diritti civili e politici, assenza di condanne penali, e in requisiti specifici, tra i quali spiccano:

  • Laurea in Dietistica, abilitante alla professione sanitaria di Dietista (classe L/SNT3, Professioni Sanitarie Tecniche) o Diploma Universitario di Dietista di cui al D.M. n. 740/1994 ovvero titoli equipollenti ai sensi del D.M. 27 luglio 2000, diplomi o attestati conseguiti in base al precedente ordinamento, riconosciuti equipollenti, al diploma universitario
  • iscrizione al relativo Albo professionale
  • conoscenza della lingua inglese o francese
  • conoscenze informatiche di base, ovvero dell’uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse.

Questi ultimi sono i più importanti da tenere a mente, perché sono esattamente quelli che riguardano coloro che ambiscono a diventare dietista,

Concorsi per Dietista: le prove d’esame

E veniamo, infine, all’ultimo paragrafo, dove vogliamo fornire informazioni rispetto al concorso pubblico per diventare dietista, una prova spesso temuta. In effetti, come tutti i concorsi, può mettere un po’ di soggezione ai candidati. Ma se hai intenzione di diventare dietologo e sei seriamente motivato non abbiamo alcun dubbio che riuscirai a superarlo con ottimi risultati e finalmente a coronare il tuo sogno.

Le prove previste per il concorso sono: una prova scritta, una prova pratica e una prova orale.

Più nello specifico:

  • Prova scritta: verte sulla soluzione di quesiti a risposta sintetica o questionario a risposta multipla inerenti argomenti relativi ai contenuti e metodi specifici della professione del dietista in tutte le aree di possibile intervento
  • Prova pratica (per i candidati che hanno superato la prova scritta): consiste nell’esecuzione di tecniche specifiche relative alla materia oggetto del concorso o nella predisposizione di atti connessi alla qualificazione professionale. Può consistere anche nella soluzione di quesiti a risposta sintetica o multipla
  • Prova orale (per i candidati che hanno superato la prova scritta e la prova pratica): verte sulle materie oggetto della prova scritta e della prova pratica. Nel corso della prova viene, peraltro, accertato il livello di conoscenza della lingua inglese o francese oltre alla conoscenza delle applicazioni informatiche più diffuse.

Credits foto in evidenza,1 e 2: Depositphotos.com – belchonock

24 CFU Sassari

24 CFU Sassari

Il percorso dei 24 CFU a Sassari ha subito importanti cambiamenti a seguito della riforma del reclutamento degli insegnanti. Fino al 31 dicembre 2024, è attiva una fase transitoria che consente l’accesso ai concorsi con i 24 CFU, purché acquisiti entro il 31 ottobre 2022. L’Università degli Studi di Sassari ha riaperto una finestra temporale per il riconoscimento di questi crediti fino al 31 dicembre 2024, rivolta a studenti e laureati che li abbiano conseguiti entro la data sopra menzionata.

È importante sottolineare che, con la legge n. 79/2022, il sistema dei 24 CFU sarà sostituito da un percorso abilitante di 60 CFU. Tuttavia, durante il periodo di transizione, chi ha conseguito i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022 potrà partecipare ai concorsi scuola fino al 31 dicembre 2024.

In questo articolo ti spieghiamo cosa sono i 24 crediti formativi universitari. (altro…)

Classe di concorso A65: cos’è, requisiti, dove si può insegnare

classe A65 - Teoria e Tecnica della Comunicazione

La classe di concorso A65 è una classe molto interessante perché racchiude lauree e competenze inerenti il mondo della comunicazione, intesa in modo tale da abbracciare una moltitudine di modalità comunicative, canali e strumenti. Coloro che possono partecipare a questa classe di concorso possiedono lauree e studi inerenti i linguaggi non verbali e multimediali che accompagnano, interagiscono o sostituiscono il linguaggio della parola, scritta e orale.

Grazie al titolo di laurea in loro possesso hanno approfondito e possiedono competenze nell’ambito dei linguaggi del corpo e dei segni, della danza, del mimo, dell’arte e della musica. Ma non solo, anche il teatro, il cinema, la televisione.

All’interno dei curriculum di studio che hanno perseguito per conseguire una laurea valida per il concorso nella classe A65, hanno dedicato spazio e rilevanza anche ai linguaggi multimediali, quelli che comunicano mediante più codici: la parola, scritta e orale, ma anche, e prioritariamente, l’immagine fissa e in movimento, il suono.

Si tratta di una classe di insegnamento attualissima, e insegnare in un istituto che prevede queste discipline è davvero stimolante. In questo articolo forniamo molte informazioni utili:

  • programma concorsuale e modalità di svolgimento delle prove
  • requisiti di laurea per l’accesso alla classe di concorso
  • istituti in cui insegnare
  • obiettivi e finalità dell’insegnamento in questa classe di concorso

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Classe di concorso A63: cos’è, requisiti, dove si può insegnare

classe a63

La classe di concorso A63 è una classe molto interessante perché racchiude lauree e competenze inerenti il mondo delle tecnologie musicali Nei successivi paragrafi vedremo insieme come si svolgono le gli obiettivi e le linee guida del Liceo Musicale e Coreutico – sezione: Musicale, l’istituto nel quale sarà possibile insegnare una volta superato il concorso. (altro…)

Classe di concorso A59: cos’è, requisiti, dove si può insegnare

Classe di concorso A59

Hai un diploma di conservatorio in pianoforte? Se ti interessa l’insegnamento, puoi accedere alla classe di concorso A59 e insegnare nei licei musicali e coreutici.  

Come forse saprai, le classi di concorso sono dei codici di lettere e numeri che servono per semplificare le procedure di assegnazione delle cattedre della scuola pubblica. Nel caso della classe A59 la materia identificata è la seguente: tecniche di accompagnamento alla danza e teoria e pratica musicale.  

Per poter accedere a questa classe e insegnare bisogna essere in possesso di titoli di studi specifici e risultare vincitori del relativo concorso per la scuola. Se vuoi saperne di più, continua la lettura della guida qui di seguito con tutte le informazioni sulla A59.  

Classe di concorso A59: i titoli di accesso

Una volta chiarita la materia identificata dalla A59, passiamo ai titoli di accesso. Per poter essere inseriti nelle graduatorie di questa classe di concorso bisogna avere un diploma rilasciato da un conservatorio con indirizzo in pianoforte del vecchio ordinamento oppure un diploma accademico di II livello. Quest’ultimo può essere stato conseguito presso un conservatorio o presso un istituto superiore di studi musicali e deve avere come indirizzo maestro collaboratore per la danza oppure pianoforte o strumenti a tastiera.  

Concorso per la classe A59: il programma

Il semplice titolo di studio non è sufficiente per accedere all’insegnamento nella scuola pubblica. Come aspirante professore, devi sostenere il concorso e risultare vincitore. Ovviamente, il concorso verte sulla tua materia di insegnamento. Per superarlo, dunque, dovrai prepararti e studiare un programma specifico. Qui di seguito, gli argomenti che fanno parte del programma della classe di concorso A59 stabiliti a livello ministeriale:  

 

  • conoscenza delle indicazioni nazionali previste per il curriculum di studi della scuola secondaria di secondo grado, con particolare riferimento a quelle del Liceo coreutico  
  • padronanza approfondita degli elementi strutturali del linguaggio musicale e dei rapporti esistenti tra la musica e la danza  
  • dimestichezza con i principi di base teorici, tecnici e stilistici della danza classica e della danza contemporanea 
  • conoscenza della terminologia e delle principali notazioni della danza classica e della danza contemporanea 
  • familiarità con la storia della danza e con la storia del balletto classico e conoscenza del relativo repertorio più rappresentativo 
  • nozioni di base delle tecniche e degli stili della composizione coreografica 
  • conoscenza approfondita degli elementi costitutivi delle pratiche coreutico-didattiche 
  • dimestichezza con la grammatica e con la sintassi musicale 
  • conoscenza dell’analisi ritmica, della fraseologica e della dinamica dei principali balletti di repertorio 
  • padronanza della composizione musicale estemporanea sia teorica che pratica 
  • capacità di applicare le tecniche di composizione musicale estemporanea per realizzare in tempo reale l’accompagnamento più idoneo al contesto specifico, in stili e forme diversi 
  • abilità nella lettura estemporanea e nell’esecuzione delle riduzioni pianistiche di partiture appartenenti al repertorio sia della danza che del balletto classico  
  • propensione alla comunicazione e facilità di interazione con i danzatori e con i coreografi sia in ambito didattico che in ambito professionale, con inclusa la capacità di mettere a disposizione le proprie competenze e di offrire il proprio contributo al lavoro 
  • teoria e pratica dell’uso consapevole della voce nell’accompagnamento delle lezioni di danza e dell’uso degli strumenti a percussione nell’ambito dell’accompagnamento delle lezioni di danza
  • teoria e pratica dell’uso delle tastiere elettroniche nell’ambito delle lezioni di danza 

Le prove del concorso

Il concorso pubblico sonda la formazione degli aspiranti insegnanti non solo nella materia di loro insegnamento. Sosterrai cioè anche una parte comune a tutti che verte su nozioni didattiche, digitali e linguistiche.  

Per quanto riguarda nello specifico la classe di concorso A59, il concorso include anche una prova pratica. Di cosa si tratta? Di solito, la prova ha una durata pari a 30 minuti ed è suddivisa in due parti della durata di 15 minuti ciascuna.  

Durante la prima parte bisogna accompagnare al pianoforte alcuni esercizi estemporanei di danza classica. Questi esercizi vengono scelti da un insegnante di tecnica della danza classica. Durante questa prima parte cioè gli aspiranti insegnanti devono dare prova di saper leggere in maniera estemporanea alcune riduzioni pianistiche di partiture del repertorio del balletto classico.   

La seconda parte della prova ha sempre una durata di 15 minuti e prevede che ogni candidato accompagni esercizi e sequenze di danza contemporanea, proposti da un docente di tecnica della danza contemporanea. L’accompagnamento deve avvenire utilizzando un set di percussioni oppure uno strumento musicale. Quest’ultimo può essere anche elettronico.  

Classe A59: le cattedre nei licei musicali e coreutici

Una volta vinto il concorso, puoi entrare di diritto nella scuola come docente della classe di concorso A59. Ricoprirai il ruolo di maestro collaboratore per la danza e ti occuperai dell’accompagnamento musicale in tutte le ore delle lezioni di danza e di laboratorio. In particolare, andrai a insegnare nei licei musicali e coreutici con indirizzo coreutico e lavorerai in stretta collaborazione con i docenti di tecnica della danza classica (classe di concorso A57) e con quelli di tecnica della danza contemporanea (classe di concorso A58). Di seguito, le cattedre della A59:  

 

  • Laboratorio coreografico nel secondo biennio e nel quinto anno 
  • Laboratorio coreutico nel primo biennio 
  • Teoria e pratica musicale per la danza nel primo biennio 
  • Tecniche della danza classica nel primo biennio, nel secondo biennio e nel quinto anno 
  • Tecniche della danza contemporanea nel primo biennio, nel secondo biennio e nel quinto anno 

Come si svolge la settimana di un docente A59 in un liceo coreutico

I licei musicali e coreutici sono nati nel 2010 e hanno rappresentato da subito un’ottima occasione di specializzazione per gli studenti interessati alla musica e alla danza. Si tratta, infatti, di scuole create per dare vita a un percorso scolastico standard e completo per tutti gli aspiranti ballerini e musicisti. Per quanti sono in possesso di un diploma del conservatorio in pianoforte o di un diploma accademico di II livello, i licei sono diventati una importante occasione di lavoro. I docenti della classe A59, infatti, ricoprono il ruolo di maestro accompagnatore per la danza e sono attivi sia nel biennio che nel triennio dei licei.  

Queste scuole hanno un funzionamento diverso rispetto a quello delle altre scuole superiori. Gli alunni, infatti, non possono iscriversi liberamente dopo aver terminato le scuole medie. Esiste una prova di ingresso a sbarramento. Gli aspiranti allievi cioè devono superare il test e risultare idonei altrimenti non possono iscriversi. 

Durante i primi due anni gli allievi seguono le lezioni sia di danza classica che di danza contemporanea. Terminato il biennio, sostengono una prova durante la quale gli insegnanti sono chiamati a valutare i progressi ottenuti e la maggiore o minore propensione per il balletto classico o per la danza contemporanea. Il triennio, infatti, si configura come un percorso specialistico che vede gli allievi indirizzati verso l’una o l’altra disciplina.  

Il maestro collaboratore per la danza è comunque presente, indipendentemente dalla specializzazione prescelta. Il suo ruolo resta sempre quello di accompagnare le ore di danza al pianoforte e di suonare in maniera estemporanea, aiutando gli allievi a dare il meglio di sé dal punto di vista espressivo e a padroneggiare il rapporto tra musica e danza. 

Qui di seguito, un programma tipo di un liceo con indirizzo coreutico con il monte ore delle varie discipline:  

 

  • Laboratorio coreutico – 4 ore settimanali nel primo biennio 
  • Laboratorio coreografico – 3 ore settimanali nel secondo biennio e nel quinto anno 
  • Tecniche della danza classica e contemporanea – 8 ore settimanale durante tutti gli anni del liceo  
  • Teoria e pratica musicale per la danza – 2 ore settimanali nel primo biennio 

Credits immagine: AllaSerebrina/DepositPhoto.com

Classe di concorso A66: cos’è, requisiti, dove si può insegnare

classe a66

La classe di concorso A66 è la classe di concorso in Trattamento testi, dati ed applicazioni e Informatica. O forse sarebbe il caso di dire era, perché ormai questo concorso e gli insegnamenti ad esso legati sono in esaurimento. Si riferisce a competenze che sono state ampiamente surclassate dalla nuove tecnologie. Vediamo meglio di che cosa si tratta il Trattamento testi, dati ed applicazioni. (altro…)

Classe di concorso A58: cos’è, requisiti, dove si può insegnare

Classe di concorso A58

Hai un diploma in danza contemporanea e vorresti insegnare? Allora, hai il titolo giusto per accedere alla classe di concorso A58 e insegnare tecnica della danza contemporanea nei licei musicali e coreutici con indirizzo coreutico.  

Come sai, la classe di concorso è un codice alfanumerico che indica un preciso insegnamento. Si tratta di un sistema introdotto per armonizzare e semplificare l’assegnazione delle cattedre nella scuola pubblica. Per poter accedere a una classe di concorso bisogna essere in possesso di requisiti specifici, corrispondenti a una serie di titoli di studio.  

Vuoi approfondire l’argomento e saperne di più? Di seguito, trovi tutte le informazioni sulla classe A58, inclusi il programma del concorso per la scuola pubblica e le cattedre che potresti ottenere nel biennio e nel triennio dei licei.  

Classe di concorso A58: i titoli di accesso

Per accedere alla classe di concorso A58 è necessario il possesso del diploma accademico di II livello. Questo tipo di diploma è considerato equivalente a una laurea magistrale. In particolare, i diplomi in danza sono equivalenti alla laurea della classe LM-65 in Scienze dello spettacolo e produzione multimediale.  

Tornando alla A58 è necessario il diploma accademico di II livello in danza contemporanea oppure il diploma accademico di II livello in composizione con indirizzo in coreografia. Se hai il secondo titolo, però, sei tenuto a rispettare una condizione ben precisa: il tuo piano di studi deve includere 48 CFA in tecnica della danza contemporanea.  

Ovviamente, il semplice titolo di studio non è sufficiente per insegnare nella scuola pubblica. Dovrai partecipare al concorso e risultare vincitore. Dopodiché potrai iniziare la tua carriera nei licei musicali e coreutici.  

Programma del concorso per la classe A58

Come aspirante insegnante di danza contemporanea sosterrai un concorso che include una parte comune a tutte le classi di concorso e una parte specifica. Quest’ultima prevede la verifica delle tue conoscenze in materia di danza contemporanea. Questo significa che dovrai studiare un programma ad hoc per superare il concorso. Di seguito, le materie oggetto di concorso per la classe A58:  

  • elementi di psicologia e di pedagogia in riferimento all’insegnamento della danza contemporanea
  •  strategie didattiche per rispondere ai diversi bisogni formativi armonizzando le esperienze, le abilità e le competenze dei singoli allievi e dell’intera classe 
  • dimestichezza con le modalità di correlazione esistenti tra la danza e le altre discipline scolastiche, tra cui la storia della danza, la storia della musica e la storia dell’arte  
  • conoscenza approfondita dell’apparato muscolo-scheletrico e dei principali elementi di fisiologia del movimento applicata alla danza 
  • dimestichezza con le patologie muscoloscheletriche riferite alla danza 
  • abilità nell’accompagnare gli studenti in un percorso di interiorizzazione del movimento, stimolandone l’autonomia critica e i collegamenti tra le diverse esperienze 
  • padronanza delle metodologie utili a migliorare la sensibilizzazione percettiva e a sviluppare le capacità di ascolto degli allievi, con l’obiettivo di stimolarne l’espressione personale, la capacità interpretativa, l’immaginazione e la creatività 
  • abilità nell’intervenire nel corso delle lezioni di tecnica della danza e nei laboratori con strategie mirate alla risoluzione di eventuali problematiche riguardanti il singolo e/o l’intera classe 
  • conoscenza approfondita del rapporto tra la musica e la danza nell’accompagnamento musicale durante le lezioni e durante i laboratori, in modo da interagire in maniera pertinente e costruttiva con il maestro collaboratore per la danza 
  • conoscenza di almeno due tecniche della danza moderna e contemporanea, inclusi i loro principi e il loro specifico vocabolario 
  • padronanza delle metodologie didattiche delle tecniche della danza contemporanea  
  • capacità di utilizzo delle tecniche di danza contemporanea e delle ore di laboratorio coreografico per comporre, sperimentare e improvvisare, avvalendosi di strutture e moduli stilistici appartenenti al repertorio della danza moderna e contemporanea, ma ricontestualizzati in maniera creativa 
  • conoscenza approfondita degli studi critici e dei testi didattici teorico-tecnici sulla danza contemporanea di pubblicazione recente  
  • padronanza della storia della danza dall’evo antico fino ai giorni attuali, con particolare attenzione alle fonti e agli aspetti filologici e ricostruttivi della coreografia 
  • conoscenza approfondita della produzione coreografica e videografica della danza moderna e contemporanea dal Novecento fino ai giorni nostri
  •  capacità di avvicinare gli studenti ai linguaggi multimediali della danza (simulazione coreografica al computer, videocreazione ecc.) e agli aspetti legati alla produzione scenica (suono, costumi, illuminazione, scenografia) 

Le prove del concorso

Di solito, i concorsi prevedono una prova scritta con una batteria di domande a cui rispondere in un lasso di tempo predefinito. Per gli aspiranti insegnanti della classe di concorso A58 è prevista anche una prova pratica. Bisogna simulare una lezione di danza che deve includere un breve riscaldamento, una fase con moduli dinamico-ritmici e una serie di frammenti coreografici. Questi ultimi devono essere in grado di stimolare la capacità interpretativa degli studenti in correlazione a elementi come lo spazio, il tempo e la dinamica.

Durante la prova, la commissione consegna anche una busta con un modulo dinamico-ritmico da realizzare in maniera estemporanea durante la lezione. Ovviamente, ai candidati viene concesso anche il tempo necessario a organizzare al meglio la prova.  

Classe A58: le scuole e le cattedre

Se risulti vincitore di concorso, puoi iniziare la tua carriera nei licei musicali e coreutici con indirizzo coreutico. Si tratta di scuole nate nel 2010 con l’intento di creare un percorso scolastico standard per tutti quegli allievi aspiranti musicisti e ballerini. La classe di concorso A58 ti consente di accedere alle seguenti cattedre:  

  • laboratorio coreutico nel primo biennio 
  • laboratorio coreografico nel secondo biennio e nel quinto anno  
  • storia della danza nel secondo biennio e nel quinto anno 
  • tecniche della danza contemporanea  

Come funzionano i licei musicali e coreutici

Il funzionamento dei licei musicali e coreutici è diverso da quello delle altre scuole superiori. Gli aspiranti studenti, infatti, non possono iscriversi direttamente dopo aver terminato le scuole medie, ma vengono ammessi solo dopo aver superato una prova di ingresso. Devono dimostrare cioè di avere una certa dimestichezza con la danza. Non solo, devono avere anche qualità specifiche, come uno spiccato senso del ritmo e una buona capacità di padronanza dello spazio.  

Nel primo biennio, gli studenti del liceo con indirizzo coreutico faranno sia danza classica che danza contemporanea. Essendo due anni iniziali, la danza classica è predominante rispetto a quella contemporanea in termini di orario. Le ore settimanali totali dedicate alla danza sono 8, di cui 6 di danza classica e 2 di danza contemporanea. Questa suddivisione viene adottata perché gli studenti devono consolidare i passi di base sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista espressivo.  

Le ore di danza contemporanea aumentano nel triennio. Al termine del biennio, infatti, gli studenti vengono giudicati da una commissione che valuta la preparazione sia nella tecnica classica che in quella contemporanea. Non solo, i docenti giudicano anche le potenzialità di ciascun alunno per capire in quale delle due discipline può eccellere. Il triennio, infatti, è concepito proprio come un percorso di perfezionamento, non solo pratico ma anche teorico.

Qui di seguito, ti proponiamo un calendario indicativo di un triennio di un liceo con indirizzo coreutico sezione danza contemporanea. In questo modo puoi farti un’idea più precisa di quante ore di insegnamento settimanale avrai e di quali cattedre sarai titolare come docente della classe di concorso A58:  

  • Tecnica della danza contemporanea – 4 ore settimanali  
  • Laboratorio coreografico di danza contemporanea – 3 ore settimanali 
  • Storia della danza – 2 ore settimanali 

Ovviamente gli studenti del secondo biennio e del quinto anno non faranno solo lezione di danza contemporanea. Di solito, infatti, i programmi prevedono anche 4 ore settimanali di tecnica della danza classica, affidate ai docenti della classe di concorso A57.  

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Classe di concorso A62: cos’è, requisiti, dove si può insegnare

classe di concorso a62

La classe di concorso A62 è una classe molto interessante perché racchiude lauree e competenze inerenti il mondo della tecnologia inteso in senso ampio, con un approfondimento sul versante grafico. La classe di concorso è funzionale al reclutamento di insegnanti che andranno ad operare nell’ambito della di un’area formativa di tipo scientifico-tecnologico.

La competenza scientifica e tecnologica, nel quadro delle competenze chiave per l’apprendimento permanente delineato a livello europeo, è considerata in un ambito unitario che comprende anche la matematica. Considerare l’insieme delle discipline tecniche e scientifiche come un’area unitaria, in effetti, è giusto perché fra scienza e tecnologia c’è una profonda interazione e spesso condivisione di strumenti, contenuti e metodi.

Tenere conto di questa interazione non può che arricchire e rendere più profonda la formazione. La stretta correlazione fra questi due ambiti è testimoniata dalle lauree valide per il concorso classe A62, appartenenti ad aree disciplinari di tipo scientifico, come Ingegneria, Chimica, e altre. Le vedremo insieme nei successivi paragrafi, insieme al programma concorsuale e, infine, agli istituti in cui è possibile insegnare una volta superato il concorso. (altro…)