Concorso FIT: come iscriversi e cosa studiare

formazione iniziale e tirocinio

Fare una panoramica sul concorso fit e cosa studiare per superarlo è di grande aiuto per tutti gli studenti e le studentesse che hanno come obiettivo professionale l’insegnamento. Il percorso FIT (Formazione iniziale e tirocinio) è il sistema di reclutamento per l’insegnamento nella scuola secondaria approvato dal decreto legislativo 59/2017.

Concorso fit: cos’è?

concorso fit requisitiL’inizio e l’avviamento di questo percorso è comunque vincolato ai concorsi per i futuri insegnanti. Ma la caratteristica principale del FIT è una fase transitoria, per due diverse casistiche:

  • Concorso per abilitati in arrivo
  • Concorso per non abilitati (ma con 3 anni di servizio sugli ultimi 8)

In più è previsto dal decreto un concorso esclusivo per il FIT. Il sistema prevede che tramite il superamento di un concorso, per titoli ed esami, si può essere ammessi a un percorso di formazione iniziale e di tirocinio, finalizzato all’inserimento nella figura di docente. Il superamento di questo percorso porta all’assunzione.

Il FIT segue uno schema preciso, che divide il triennio in tre parti così organizzate:

  • Primo anno = tirocinio diretto di 250 ore, che si svolge principalmente nelle strutture accademiche, con oneri a carico del MIUR e tirocinio nelle scuole (150 ore), a cui corrisponde un diploma di specializzazione all’insegnamento, specifico per la classe di concorso o per il sostegno. Il tirocinio è retribuito per 10 mesi con un compenso di 600€
  • Secondo anno = formazione da integrare con tirocinio nelle scuole e specifiche attività di insegnamento, come brevi supplenze per assenze fino a15 giorni. Anche in questo caso è previsto un compenso, come indicato sopra
  • Il terzo anno si entra nel vivo delle esperienze di insegnamento. Al partecipante al TIF viene data una cattedra vacante. In questo caso il compenso è pari a quello previsto da una supplenza annuale.

Concorso fit: cosa studiare?

Una delle massime preoccupazioni per gli studenti e le studentesse che si preparano a questo percorso, ma soprattutto a questo concorso è cosa si deve studiare per il concorso FIT. Trattandosi di un corso per insegnanti ovviamente ci si aspetta che il partecipante abbia una buona e solida preparazione nelle materie del settore scientifico-disciplinare inerente educazione e didattica.

Il concorso è stato strutturato in questo modo: due prove scritte e una prova orale.

  • La prima prova scritta riguarda una disciplina a scelta del partecipante, ma all’interno di una scelta che tiene conto solo delle materie inerenti alla classe di concorso
  • La seconda prova scritta si concentra sulle conoscenze di tipo antropo-psico-pedagogico e legate alle metodologie e tecniche didattiche
  • La prova orale è generale, su tutte le materie di concorso e per la verifica delle competenze in lingua straniera e in informatica
  • Per chi deve intraprendere la scelta del sostegno è prevista un’ulteriore prova scritta, che riguarda in particolar modo la pedagogia speciale e la didattica dell’inclusione

Preparazione concorso FIT: requisiti

Possono accedere tutti al concorso FIT? Ovviamente sono da rispettare alcuni requisiti richiesti agli studenti e alle studentesse che devono affrontarle.

Il titolo di studio richiesto dal regolamento delle classi di concorso, o eventuali esami e crediti formativi universitari appartenenti a queste, nel numero richiesto.

Ma sono soprattutto i 24 cfu ad avere rilevanza e senza i quali non è possibile essere ammessi al concorso. I 24 cfu sono diventati famosi, perché senza di questi è praticamente impossibile intraprendere il percorso per l’insegnamento, difatti sono crediti che vengono richiesti proprio nelle materie dell’ambito formativo e didattico.

I 24 crediti devono, infatti, rientrare all’interno di queste discipline: antropo-psico-pedagogiche, metodologie e tecnologie didattiche.

Attenzione, fanno eccezione gli ITP, gli insegnanti tecnico pratici, per i quali non richiesto il possesso dei 24 cfu.

Concorso FIT: come acquisire i 24 CFU

Il ministero dell’istruzione e della ricerca ha indicato, in una tabella, quali sono le modalità di acquisizione dei 24 cfu. Cerchiamo di riepilogarle in maniera esaustiva.

  • L’acquisizione dei 24 crediti e il raggiungimento degli obiettivi formativi deve essere certificato da un’istituzione universitaria, tale certificazione è indispensabile per la partecipazione al Concorso docenti.
  • I CFU/CFAgià conseguiti nel corso degli studi universitari o AFAM, in forma curriculare o aggiuntiva (corso di laurea triennale, specialistica, magistrale, master universitari o AFAM di primo e di secondo livello, dottorati di ricerca, scuole di specializzazione, corsi singoli), possono essere riconosciuti come validi dalle istituzioni universitarie o AFAM che rilasciano la certificazione
  • Si devono possedere almeno 6 CFU/CFAin almeno tre dei quattro ambiti disciplinari previsti dal DM 616/2017
  • Per accedere al Concorso docenti è necessario il possesso sia dei 24 crediti formativi sia dei titoli di accesso alle Classi di Concorso previsti dai DM 259/2017, DPR 19/2016, DM 22/2005, DM 39/1998
  • I CFU/CFA utilizzati per l’accesso alle Classi di Concorso possono essere utilizzati anche per il raggiungimento dei 24 crediti formativi e viceversa

Un altro aspetto importante riguarda chi non si è ancora laureato. Questi studenti potranno integrare i crediti formativi mancanti gratuitamente, mentre chi è già laureato potrà integrare gli esami pagando fino a un massimo di 500 euro, ridotti a seconda del reddito e del numero di crediti da conseguire. In modalità telematica potranno essere acquisiti fino ad un massimo di 12 crediti, e soprattutto, i crediti dovranno essere obbligatoriamente acquisiti presso le istituzioni universitarie, oppure dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica, Master, Dottorati di ricerca, Scuole di specializzazione.

Iscriversi al FIT senza superare il concorso

riconoscimento 24 cfuNon è un’assurdità, è possibile farlo, segui attentamente quello che stiamo per dirti e scopri altre alternative valide per raggiungere il tuo obiettivo.

Per esempio, per gli insegnanti che sono in possesso dei requisiti per l’accettazione possono iscriversi al primo anno del percorso di formazione per conseguire il titolo abilitante. Le abilitazioni sono di due tipi:

  • Abilitazione all’insegnamento sulle classi di concorso per la quale si concorre;
  • E abilitazione sulle attività didattiche sul sostegno

L’iscrizione al FIT deve sempre tenere conto anche del numero di posti messi a disposizione. Questo elemento può fare la differenza. La possibilità o meno di iscriversi è data dal numero di posti. Essendo aperto a chi ha svolto almeno tre anni di servizio le maglie per la partecipazione sono piuttosto larghe, e potrebbero addirittura provocare un soprannumero di insegnanti.

Gli insegnanti che vogliono provvedere all’iscrizione al FIT senza partecipare al concorso dovranno comunque superare una prova.

Il superamento della prova, precisiamo, permette di insegnare soltanto nelle scuole paritarie. In questo modo, si potrà conseguire l’abilitazione su sostegno o su posto comune anche per i candidati che non riusciranno a superare le prove del concorso scuola. In questo modo molti docenti delle paritarie possono proseguire nell’insegnamento conseguendo un’abilitazione a tutti gli effetti.

È importante ricordare che il corso di specializzazione è a spese dello studente o della studentessa, mentre i vincitori del concorso possono accedere a titolo gratuito al FIT (Formazione Iniziale e Tirocinio). Il solo diploma di specializzazione non è sufficiente per l’insegnamento nelle scuole statali, per queste occorre essere vincitori di concorso.

Speriamo che questo articolo sia stato sufficiente a sanare alcuni tuoi dubbi in materia. Siamo a tua disposizione per ulteriori chiarimenti sull’ottenimento dei crediti per la partecipazione al concorso fit, e puoi rivolgerti a noi per avere informazioni precise su come conseguire 24 crediti universitari necessari per l’insegnamento. Il tuo obiettivo è molto vicino, continua a tenere duro e vedrai, che presto starai dietro una cattedra.

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