Il PEI (Piano Educativo Individualizzato) è necessario per fornire un piano didattico personalizzato capace di favorire l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità certificata. Qui di seguito approfondiremo questa tematica, anche alla luce dei recenti aggiornamenti in materia.
Che cos’è il PEI
La scuola italiana è sempre più attenta alle esigenze specifiche degli alunni con disabilità. Il cammino verso il pieno riconoscimento del loro diritto alla scolarizzazione è ancora lungo, ma i passi sono stati sicuramente fatti e il PEI gioca un ruolo importante in questo percorso, incarnato dalla Legge 104 del 1992.
L’obiettivo di questo documento è quello di costruire un’educazione inclusiva. Una comunità accogliente dove tutti, indipendentemente dalle condizioni personali, possano trovare opportunità di esperienze di crescita.
Pertanto, al modello del PEI lavorano congiuntamente diversi approcci professionali, per fare in modo che siano integrati tutti gli aspetti e gli strumenti di supporto per un intervento educativo didattico atto a perseguire determinati obiettivi. Dunque al suo interno vengono indicate le figure professionali impiegate, gli strumenti metodologici e le modalità di valutazione del perseguimento degli obiettivi. Il fine ultimo è quello di costruire un contesto di apprendimento accogliente e funzionale allo sviluppo delle capacità e delle facoltà dello studente al centro del piano individualizzato.
PEI: come è nato?
Il decreto ministeriale n. 182/2020 e le relative linee guida hanno introdotto un unico modello nazionale di PEI (Piano Educativo Individuale) per le scuole italiane.
Successivamente, il 1° agosto 2023, è stato pubblicato sul sito del Ministero il decreto n. 153 del 2023, che introduce diverse disposizioni di modifica al precedente decreto n. 182/2020. Tali modifiche sono state redatte nel contesto della nuova gestione delle misure di sostegno per gli studenti con disabilità.
Questo strumento svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo educativo degli studenti con disabilità e funge anche da importante collegamento tra le istituzioni educative e le famiglie.
L’individualizzazione dell’istruzione è infatti alla base di tutte le forme di inclusione. Pertanto, come precedentemente detto, il PEI deve definire gli obiettivi educativi da raggiungere, i mezzi e le attività per ottenerli e i criteri di valutazione. Ciò include, ad esempio, una programmazione con obiettivi minimi e una programmazione differenziata. Il PEI è quindi un documento complesso e voluminoso, che serve a collegare, coordinare e integrare tutti gli interventi attuati nel corso dell’anno. Per questo motivo, i PEI vengono regolarmente controllati e modificati in base allo sviluppo degli alunni.
Redazione del PEI
Il PEI viene redatto e successivamente ratificato dal Gruppo di Lavoro Operativo per l’Inclusione (GLO), che coinvolge tutti gli attori della vita scolastica e delle attività extrascolastiche di uno studente con disabilità e ha lo scopo di monitorare il percorso educativo di tale studente.
I partecipanti al GLO includono:
- docenti, dirigenti scolastici e insegnanti di sostegno;
- genitori e tutori;
- operatori socio-sanitari che supportano la riabilitazione dell’alunno e altre attività terapeutiche al di fuori della scuola.
Il contenuto del PEI è fondamentale in quanto contiene tutte le informazioni di base sul percorso educativo di uno studente con disabilità.
Osservazione sistematica
Per sviluppare un PEI, gli insegnanti che lavorano con studenti con disabilità iniziano con l’osservazione sistematica. Questo processo mira a identificare i punti di forza che costituiscono la base per gli interventi educativi e didattici, con riferimento ai diversi domini indicati nel profilo funzionale.
Ogni area corrisponde a una specifica dimensione identificata:
- obiettivi e risultati attesi;
- strutturazione di interventi educativi e metodologici, attività e strumenti.
In particolare, si osservano i seguenti aspetti:
- dominio emotivo e capacità di socializzare con i coetanei e gli adulti;
- dominio del linguaggio e della comunicazione (verbale e non verbale);
- orientamento e autonomia (comprende le abilità motorie generali, visive, uditive e tattili);
- abilità cognitive e caratteristiche neuropsicologiche (la memoria, l’organizzazione spaziale e temporale, la capacità di utilizzare e integrare le abilità per risolvere i compiti e le abilità relative alla lettura, alla scrittura, al calcolo e alla decodifica di frasi e messaggi).
L’osservazione è un elemento particolarmente importante nello sviluppo del piano educativo individuale. Infatti, il PEI deve essere sviluppato in virtù di una pianificazione a breve e a lungo termine, tenendo conto di quattro aspetti fondamentali. Per ognuno di questi aspetti devono essere individuati gli obiettivi, gli interventi educativi da attuare (attività, strategie e strumenti) e i criteri e i metodi per verificare il raggiungimento degli stessi.
Sviluppo di metodi di intervento
Dopo l’osservazione sistematica e l’interazione con gli studenti con disabilità da parte degli insegnanti, si possono sviluppare degli interventi nelle seguenti aree:
- relazioni, interazione e socializzazione;
- comunicazione e linguaggio;
- autonomia e orientamento;
- cognizione, neuropsicologia e apprendimento.
Ambienti di apprendimento inclusivi
Gli insegnanti e gli amministratori scolastici hanno il compito di pianificare, organizzare e implementare ambienti di apprendimento inclusivi, tenendo conto sia dei facilitatori che delle barriere, seguendo l’approccio bio-psicosociale alla base della classificazione ICF dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Contenuto del PEI
Oltre a un “quadro informativo” elaborato dai genitori o dai tutori legali, o da membri del GLO esterni all’istituzione scolastica, il PEI comprende:
- percorsi e attività specifiche;
- strumenti e ausili, compresi quelli tecnici;
- criteri e metodi di valutazione;
- metodi di collaborazione tra scuola, casa e altre realtà extrascolastiche.
Valutazione
Il PEI definisce anche i criteri di valutazione e gli obiettivi specifici per il comportamento. Stabilisce se il comportamento sarà valutato secondo gli stessi criteri utilizzati in classe o se ne saranno impiegati degli altri personalizzati per raggiungere tali scopi. È importante sottolineare che la valutazione dell’apprendimento è di esclusiva competenza del consiglio di classe nell’istruzione secondaria, del consiglio di classe nell’istruzione prescolare e del consiglio di classe nell’istruzione primaria.
Insegnante di sostegno
L’insegnante di sostegno è a tal fine uno specialista che fornisce risposte specifiche ai bisogni inclusivi dell’intera classe.
Revisione intermedia e finale
Fornisce un feedback sul processo educativo degli alunni con disabilità, esamina l’efficienza e l’efficacia delle strategie adottate e identifica gli elementi chiave per l’organizzazione del PEI per l’anno scolastico successivo.
Perché il PEI è importante?
La corretta elaborazione di un PEI non solo consente agli insegnanti di garantire i diritti di apprendimento degli studenti appartenenti alle categorie più deboli, ma è anche uno strumento molto utile quando uno studente si trasferisce in un’altra scuola o passa al livello successivo di istruzione.
In particolare, il compito degli insegnanti è quello di definire:
- un quadro esplicativo;
- il numero di ore da destinare alle attività di sostegno;
- i criteri da utilizzare nelle decisioni (ad esempio, il numero di ore da dedicare alle attività di sostegno);
- la definizione dei costi di gestione;
- interventi di inclusione;
- supporto igienico di base;
- risorse destinate alla comunicazione, al sostegno e all’autonomia;
- grado di difficoltà e descrizione qualitativa;
- facilitatori e barriere;
- Risultati raggiunti
- necessità di mobilità;
- assenza dello studente e del docente di sostegno.
Quali alunni hanno un PEI?
Viene creato un PEI per ogni alunno con una disabilità certificata.
Che cos’è un PEI provvisorio?
Un PEI provvisorio è un tipo speciale di piano educativo individualizzato che, in alcuni casi, serve come strumento provvisorio fino allo sviluppo di un PEI definitivo. Ad esempio, i bambini che entrano a scuola per la prima volta (scuola materna o primaria) o gli alunni che frequentano classi non accreditate nell’anno scolastico in corso.
Quando deve essere completato un PEI provvisorio?
Il PEI provvisorio deve essere compilato una volta durante l’anno scolastico, dopo l’iscrizione e prima dell’elaborazione del piano definitivo, entro il 30 giugno, con scadenza al 30 ottobre.
Chi prepara il PEI provvisorio?
Il PEI provvisorio deve essere redatto e approvato anche dal GLO nominato dal dirigente scolastico.
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