La MAD (Messa a disposizione) è una modalità di facile accesso al reclutamento insegnanti, senza passare per i concorsi, i bandi ATA o l’inserimento in graduatoria. Vediamo nello specifico che cos’è la MAD.
Chi può fare la MAD?
La MAD è di fatto una candidatura volontaria e spontanea fatta tramite canali formali ma non aperti dalle istituzioni. Le scuole possono ricorrere alla messa a disposizione per assegnare i posti che non riescono a coprire tramite interpello. Per inviare la domanda di MAD è sufficiente compilare un apposito modulo da presentare alle scuole italiane statali o paritarie. L’invio di questo documento aumenta le possibilità di chiamata per coloro che vogliono diventare insegnanti. Le messe a disposizione aumentano i giorni di servizio, che di conseguenza aumentano il punteggio nelle graduatorie. Anche se vengono utilizzate soprattutto per supplenze brevi sono davvero un ottimo modo per ingranare sulla strada verso l’ottenimento di un contratto e di un passaggio di ruolo. La MAD può essere inviata per diverse tipologie di ruolo all’interno della scuola, ovvero:
- Messa a Disposizione per il profilo di Docente;
- Messa a Disposizione per il profilo di personale ATA;
- Messa a Disposizione per i posti di Sostegno;
- Messa a Disposizione per i recuperi estivi.
Quindi, per capire chi può fare la MAD e rispondere a questa domanda bisogna sapere che c’è una differenza sostanziale tra due principali tipologie: la MAD Docenti e la MAD ATA. Approfondiamole entrambe.
Chi può inviare la MAD Docenti: requisiti
Per i posti da docente, la MAD può essere inviata da tutti coloro che ambiscono a lavorare come professore e che siano in possesso dei requisiti minimi ufficialmente richiesti. Coloro che sono in possesso di laurea triennale possono, ovviamente, presentare domanda, così come quelli che vogliono presentarsi come docenti di sostegno ma sono privi di una specializzazione per il sostegno. Avere i requisiti minimi per l’insegnamento significa essere in possesso di una laurea triennale, ma anche specialistica, magistrale o vecchio ordinamento, oppure essere in possesso di un Diploma ITP. Può essere vantaggioso avere titoli universitari validi per diverse classi di concorso, questo dato agevola l’inserimento e la chiamata per l’assegnazione della supplenza perché consente a chi si propone di coprire eventualmente un campo maggiore di richieste.
Riassumendo, di seguito i titoli di studio che permettono di ricoprire un ruolo di insegnamento per la scuola dell’infanzia e primaria:
- Laurea in Scienze della formazione primaria (titolo abilitante all’insegnamento – art. 6, L. 169/2008);
- Diploma Magistrale o Diploma di Liceo Socio-Psico-Pedagogico conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002 (DM 10 marzo 1997) (titoli abilitanti all’insegnamento).
Di seguito i titoli di studio che permettono di ricoprire un ruolo di insegnamento per la scuola secondaria di I e II grado:
- Laurea di Vecchio Ordinamento DPR 19/2016, si veda la Tabella A;
- Laurea Specialistica o Magistrale di Nuovo Ordinamento DPR 19/2016, si veda la Tabella A
- Diploma accademico di II livello, Diploma di Conservatorio o di Accademia di Belle Arti Vecchio Ordinamento si veda la Tabella A ;
- Diploma di scuola superiore (per gli insegnamenti tecnico pratici) DPR 19/2016, si veda la Tabella B.
MAD: chi può farla per il personale ATA
Il personale ATA è suddiviso in diversi profili professionali, ognuno dei quali richiede determinati requisiti:
- AA – Assistente Amministrativo (richiesto qualsiasi diploma di maturità che consente l’accesso agli studi universitari);
- AT – Assistente Tecnico (richiesto qualsiasi diploma di maturità corrispondente alla specifica area professionale);
- CO – Cuoco (richiesto Diploma di qualifica professionale di Operatore dei servizi di ristorazione, settore cucina);
- IF – Infermiere (richiesta Laurea in Scienze Infermieristiche o altro titolo ritenuto valido dalla vigente normativa per l’esercizio della professione di infermiere);
- GA – Guardarobiere (richiesto Diploma di qualifica professionale di Operatore della moda);
- CS – Collaboratore Scolastico (richiesto diploma di qualifica triennale rilasciato da un istituto professionale, diploma di maestro d’arte, diploma di scuola magistrale per l’infanzia, qualsiasi diploma di maturità, attestati e/o diplomi di qualifica professionale triennali rilasciati o riconosciuti dalle Regioni. Naturalmente è valido anche il possesso di un qualsiasi diploma quinquennale).
Inviare la MAD
La MAD è uno strumento essenziale per garantire l’erogazione di servizi didattici efficaci ed efficienti a tutti gli studenti.
Per inviare la domanda di messa a disposizione nelle scuole, occorrono i seguenti documenti:
- dati anagrafici e recapiti;
- titoli di studio (con data di conseguimento e voto);
- scuole o università in cui sono stati conseguiti i titoli;
- classe di concorso o tipologia di posto per cui ci si candida.
Se sei in possesso di ulteriori titoli culturali e di servizio devi aggiungerli. La presenza di questi titoli aggiuntivi è importante perché migliora la tua esperienza pregressa e la tua possibilità di inserimento nel settore.
Dopo aver compilato il modulo, la MAD può essere inviata:
- tramite PEC;
- tramite e-mail;
- tramite FAX;
- tramite raccomandata A/R;
- recandosi di presenza presso la segreteria.
Alcuni istituti più giovani e smart possiedono un form apposito per l’invio delle MAD o comunque una pagina con le modalità di ricezione della domanda richieste a chi si candida. Se il sito web della scuola specifica come inviare la MAD (ad esempio, compilando un modulo online), si deve seguire questo metodo. In caso contrario, si può scegliere uno dei diversi metodi elencati sopra.
Perché inviare la MAD?
Ogni scuola ha un elenco che utilizza quando deve nominare un supplente. L’elenco è organizzato per classi di concorso ed è possibile che un dirigente scolastico non riesca a trovare un supplente per una determinata classe. Questo può accadere perché tutti gli insegnanti sono già stati selezionati. Pertanto, il dirigente può attingere alle candidature pervenute via MAD. Ė consigliabile fare domanda tra giugno e agosto, perché c’è maggiore possibilità di ottenere una supplenza.
Come funziona la MAD
La compilazione della MAD dev’essere svolta seguendo le indicazioni ufficiali, così come l’invio. Il modo in cui la domanda arriva sulle scrivanie delle segreterie dei diversi istituti è molto importante. Una volta giunta in segreteria la domanda viene registrata insieme alle altre, e inviate al Dirigente Scolastico. Se l’istituto ha difficoltà a reclutare insegnanti supplenti dalle Graduatorie Provinciali per le supplenze o dalle Graduatorie d’Istituto può sempre ricorrere agli archivi in cui le domande degli aspiranti supplenti sono ordinatamente raccolte. Dopo esser stata compilata e inviata nelle modalità indicate, l’istanza di messa a disposizione giunge nelle segreterie degli istituti selezionati, all’interno dei quali verrà archiviata, insieme a tutte le altre MAD presentate dai diversi aspiranti supplenti e verrà inviata al Dirigente Scolastico. Dopo un’attenta valutazione del profilo formativo e lavorativo tramite la lettura del curriculum e della lettera di presentazione l’istituto può decidere di contattare un iscritto e richiedergli di svolgere il ruolo da insegnante come supplente.
Chi ottiene la MAD?
Come già detto, la domanda di MAD consente essenzialmente a un insegnante di proporsi per un impiego temporaneo in una data scuola. In caso di più candidature, i dirigenti scolastici danno la preferenza agli insegnanti qualificati e specializzati.
Quando scade la MAD?
La messa a disposizione non ha una scadenza specifica, ma bisogna inviarla ogni anno per precisare la propria disponibilità ad effettuare supplenze in un determinato anno scolastico.
Come funziona la MAD per il sostegno?
Tra le tante sfide che le scuole devono affrontare, la situazione di emergenza causata dalla mancanza di insegnanti di sostegno è più difficile e in questo senso la MAD è fondamentale. Grazie alle candidature volontarie, le scuole cercano di coprire tutti i posti vacanti che si presentano. La MAD può essere presentata per i posti di sostegno nelle scuole di tutta Italia.
Quanto si guadagna con la MAD?
I docenti assunti a tempo determinato tramite MAD percepiscono la stessa retribuzione degli insegnanti assunti tramite graduatorie e concorsi.
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