Come diventare educatrice di asilo nido

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Come diventare educatrice di asilo nido? Se avete sempre desiderato lavorare con i bambini piccoli in un ambiente sicuro e dare loro rispetto e protezione in modo serio e professionale, questa potrebbe essere la professione che fa per voi. Occuparsi di bambini piccoli non è una mansione per tutti. Non solo sono richieste forti qualità personali, ma anche un’ampia gamma di competenze psico-educative.

Comunque, se ti chiedi ormai da tempo come diventare educatrice di asilo nido o se hai sempre desiderato svolgere questa professione a stretto contatto con la prima infanzia e i suoi bisogni essenziali, ecco che è giunto il momento di conoscere davvero quali sono i requisiti personali e formativi richiesti per coronare questo sogno. In questo articolo parleremo esattamente di come fare per diventare insegnante di asilo nido.

Insegnamento asilo nido: soft skill

insegnante di asilo nido

Per chi ama i bambini e desidera lavorare nel settore dell’istruzione, l’educazione della prima infanzia è senza dubbio una delle opportunità più entusiasmanti, ma anche la più impegnativa.

L’ingresso in una scuola materna è il primo approccio dei bambini con il mondo esterno alla famiglia e richiede quindi gentilezza, comprensione e pazienza. Le persone che studiano e puntano il massimo per diventare educatori di asilo nido sono particolarmente propensi a lavorare con i bimbi di una fascia di età bassissima, ma soprattutto amano l’infanzia e le sue caratteristiche peculiari.

In effetti, non è da tutti desiderare di avere a che fare con una classe di bambini da 0 a 3 anni. Pianti, esigenze speciali, giochi lanciati in aria, ma anche tanta creatività, spontaneità e affetto. Si tratta senza ombra di dubbio di un mestiere impegnativo e bellissimo al contempo.

Per diventare educatore di asilo nido sono pertanto necessarie competenze specifiche nei campi della psicologia, della pedagogia, della sociologia e dell’educazione primaria. Conoscere i modelli comportamentali dei bambini piccoli è, infatti, un requisito minimo per svolgere il lavoro in modo professionale e competente.

Ma cosa serve esattamente per diventare insegnante di asilo nido? Prima di addentrarci nei requisiti formativi parliamo delle attitudini personali, che possono davvero fare la differenza. Si suppone e si auspica che la persona che desidera lavorare in questo contesto possieda le seguenti qualità:

  • pazienza;
  • capacità di attenzione;
  • capacità di comunicazione e ascolto;
  • empatia;
  • creatività.

Insegnamento asilo nido: requisiti formativi

Per lavorare come educatore o educatrice di servizi per l’infanzia, è necessario essere in possesso di un titolo di studio che conferisca la qualifica di educatore di servizi per l’infanzia, nonché di educatore professionale socio-educativo (anche se quest’ultimo si riferisce a tutte le altre professioni educative, ad eccezione dei servizi per bambini da 0 a 3 anni).

La legge italiana a cui si fa riferimento è il Decreto Ministeriale n. 378/18 che stabilisce i titoli di accesso alla professione di educatore dei servizi per l’infanzia a partire dall’anno 2019/2020, ai sensi dell’art. 4 c. 1 e) del Decreto Legislativo n. 65/17.

Per quanto riguarda gli educatori nei servizi per l’infanzia, il decreto n. 65/17 prevede che il titolo di accesso sia la laurea in Scienze dell’educazione e della formazione con indirizzo specifico per gli educatori nei servizi per l’infanzia (classe di laurea L19), oppure la laurea in scienze della formazione primaria integrata da un corso di specializzazione per il conseguimento di 60 crediti formativi universitari complessivi è stato previsto come. Il Decreto Ministeriale 378/18, invece, stabilisce i crediti richiesti per la laurea L19 e il formato dei corsi specialistici per i laureati in Scienze della Formazione Primaria (LM-85bis o con indirizzo infanzia se conseguita con il vecchio ordinamento).

Se non avete una laurea, potete considerare altre possibilità di lavoro con i bambini da 0 a 3 anni. Se avete un diploma di scuola superiore o universitario in materie umanistiche (o una laurea in psicologia o in scienze dell’educazione, per esempio), potete seguire un corso per diventare educatore della prima infanzia.

Educatrice asilo nido: mansioni

Esattamente di cosa si occupa un insegnante di asilo nido? Il suo è un ruolo di cura ad ampio raggio. La cura si declina nell’assistenza, osservazione e vigilanza dei piccoli iscritti all’asilo. La “sfida” dell’educatore dell’asilo nido è quella di prendersi cura senza commettere errori né distrazioni, perché in questa fase e fascia d’età tutto è estremamente rilevante.

Tra le principali spicca la costruzione e la gestione delle attività educative e di socializzazione. E per attività educative non si intende la didattica tipica dei gradi di istruzione superiori, anzi non si tratta di istruzione in senso stresso. Per educazione in questo frangente intendiamo il primo approccio a regole essenziali come il gioco come momento di scambio e condivisione, l’igiene personale come buona norma per la salute e l’igiene di sé e dei luoghi che frequentiamo, la sana e regolare alimentazione.

Se le primarie attività educative rappresentano la prima voce nella lista delle mansioni delle educatrici di asilo nido, quali altri voci meritano di essere segnalate? Le indichiamo qui di seguito, in un altro elenco puntato che può contribuire a farsi un’idea più ampia e precisa della professione. Ecco di cosa si occupa quotidianamente l’insegnante di asilo nido:

  • organizza giochi e attività di intrattenimento;
  • alimentazione;
  • igiene;
  • cura, assistenza e vigilanza;
  • comunicazione giornaliera con le famiglie.

I bambini hanno estremo bisogno di allenare la propria socialità, di scoprire questa dimensione e di saperla gestire con persone di diverse età. Un buon insegnante predispone al bambino il percorso verso la socialità in modo interattivo, sicuro e stimolante.

Insomma, per insegnare nell’asilo nido occorre possedere diverse qualità e capacità, dal multitasking alla pazienza, passando per la disponibilità e l’umiltà.

L’importanza del gruppo

Per lavorare con i bambini ci si cala spesso in una dimensione di gruppo. Raramente gli insegnanti di asilo nido lavorano da soli, anche perché nei lavori per quelle fasce di età il rapporto tra il numero di bambini e gli educatori è molto basso. Da considerare anche che lo scopo degli asili nido è innanzitutto quello di inserire i bambini in un contesto di gruppo, favorire la socializzazione con i coetanei, promuovere lo sviluppo cognitivo e comportamentale e incoraggiare l’autonomia personale. Allo stesso tempo, soprattutto nel caso dei bambini più piccoli, l’educatore deve garantire cibo, pulizia, riposo e provvedere ai bisogni primari. A tal fine, le ore di assistenza ai bambini sono separate da attività periodiche, le cosiddette “routine”.

educatrice nido

Esistono due tipi di gioco: il gioco libero, che permette ai bambini di impegnarsi in attività ludiche sotto la guida di un educatore in grado di promuovere la comunicazione, le attività esplorative e la libera espressione, e il gioco strutturato, che è una proposta di gioco per un piccolo gruppo di bambini in base alla loro età e allo sviluppo delle loro abilità. Ognuno di questi tipi di gioco mira a incoraggiare e favorire l’acquisizione di specifiche abilità, come quelle motorie, sensoriali, percettive, linguistiche, logiche, comunicative, di identità personale e di interazione con gli altri.

Gli insegnanti all’asilo nido organizzano attività educative e ricreative, monitorano i progressi didattici dei bambini e interagiscono con i genitori per raccogliere feedback sulle attività svolte in classe.

Le attività da svolgere con i bambini possono comprendere:

  • raccontare storie e fiabe;
  • pittura;
  • giochi che utilizzano suoni, colori, odori e sapori;
  • giochi manipolativi;
  • percorsi tattili e pannelli sensoriali;
  • giochi simbolici e di ruolo;
  • giochi di rilassamento.

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