Per capire come diventare professore alle bisogna conoscere bene quali sono le procedure e le diverse possibilità di raggiungimento di questa carriera professionale. Per questo abbiamo deciso di racchiudere in questo articolo diversi chiarimenti necessari per essere informati in modo puntale. Prima di intraprendere la decisione di fare carriera in ambito scolastico leggi i prossimi paragrafi
Come insegnare nelle scuole superiori: i cambiamenti
Una cosa è certa, se parliamo di professore e non di maestro stiamo parlando di un’insegnante che presta la sua professionalità e le sue competenze in un contesto di istruzione secondaria e non primaria. È un sogno ambito da molti, come dimostrano i numeri di chi partecipa ai concorsi ogni anno. L’Italia ha un iter parecchio complesso, e tra norme e decreti spesso e volentieri le cose che erano valide l’anno precedente non sono più valide poco tempo dopo. Le normative non sempre sono diffuse con tempestività, oppure certe indiscrezioni trapelano con anticipano e seminano confusione. Insomma, districarsi in quest’atmosfera non è un gioco da ragazzi.
Ma partiamo dalle basi, per prima cosa se vuoi sapere come si può insegnare nelle scuole superiori avrai già capito che dovrai superare un concorso, finalizzato all’abilitazione all’insegnamento.
Il conseguimento dell’abilitazione è vincolato ad alcuni requisiti, primo fra tutti il possesso di un titolo di laurea adeguato, ovvero corrispondente come abilitante per la specifica classe di concorso a cui si vuole partecipare (che cambia a seconda delle materie).
Come già accennato precedentemente, le cose sono cambiate nel corso degli anni. Nel 2010, ad esempio, l’unico modo per abilitarsi era il cosiddetto TFA, Tirocinio Formativo Attivo, un percorso della durata di un anno, a numero chiuso, che le Università istituivano esclusivamente per coloro che avevano conseguito il titolo di laurea magistrale. Lo svolgimento di questo tirocinio conduceva all’abilitazione ad insegnare presso una “classe di concorso”.
Gli ultimi insegnanti che sono stati abilitati con questa procedura risalgono al 2016, dopo questa data un altro Decreto Legislativo aveva stabilito che un’altra modalità, un percorso triennale, chiamato FIT – Formazione Iniziale e Tirocinio.
Le leggi sono cambiate ulteriormente nel 2019, quando è stato soppresso il FIT e lo ha sostituito con un concorso abilitante che conduce direttamente a un percorso annuale di formazione e prova. Allo stato attuale, allora, come si ottiene l’abilitazione all’insegnamento nelle scuole?
Come si può insegnare nelle scuole
Precisiamo che ci stiamo occupando di rispondere a coloro che vogliono diventare insegnanti delle scuole superiori. Per la scuola secondaria, sia di primo che di secondo grado, già da tempo è previsto il superamento di un concorso pubblico, conosciuto comunemente come concorso a cattedre. Questo concorso viene istituito ogni due anni, ma solo nelle regioni e nelle classi di concorso che abbiano posti vacanti.
Per partecipare al concorso si deve essere già in possesso dell’abilitazione, oppure si può partecipare ugualmente se in possesso di questi requisiti:
- laurea magistrale o a ciclo unico coerente con le classi di concorso per cui si concorre. Per verificare a quali classi di concorso dà accesso il proprio titolo di studio sono disponibili appositi motori di ricerca: del MIUR per i titoli di studio vecchio ordinamento o di altre organizzazioni
- aver conseguito 24 CFU (Crediti Formativi Universitari) nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche
Coloro che superano le prove del concorso ottenendo almeno il minimo punteggio previsto conseguono l’abilitazione per le classi di concorso in questione. Qual è la differenza con la procedura che veniva seguita precedentemente? Perché gli abilitati e i non abilitati possono entrambi partecipare al concorso? Perché superando le prove concorsuali l’abilitazione è già conseguita, non è più necessario il percorso di specializzazione che veniva prima previsto.
Nel 2020, inoltre, il Ministero aveva attivato una procedura di selezione straordinaria, che serviva per accedere all’abilitazione delle classi di concorso della scuola secondaria. Questa procedura è stata rimandata per tanto tempo a causa della pandemia, con date continuamente posticipate. Al momento del suo svolgimento non è stata comunque un’occasione di selezione priva di polemiche.
Diventare professore delle scuole superiori: le classi di concorso
Come si può ben comprendere da quanto abbiamo scritto finora, un’informazione importantissima per coloro che si accingono a diventare insegnanti, ad affrontare le procedure e a partecipare ai concorsi riguarda la riforma delle classi di concorso. È doveroso sapere di cosa si tratta e come funzionano, e sono proprio gli aspetti che chiariremo qui.
Per fare chiarezza dobbiamo partire dai cambiamenti che sono stati introdotti con i Decreti del 2016 e del 2017. Questi decreti hanno sancito che:
- Innanzi tutto, l’aggiornamento delle classi di concorso tiene conto delle modifiche ordinamentali relative sia agli insegnamenti della scuola secondaria, sia alle lauree che costituiscono titolo di accesso ai percorsi abilitanti per l’insegnamento.
- In secondo luogo, l’accorpamento di alcune classi di concorso assimilabili per rendere più efficiente l’occupazione dei docenti (il numero delle classi è passato infatti da 168 a 114).
- Infine, l’aggiunta di 11 nuove classi di concorso e nello specifico:
- A-53 – Storia della musica
- A-55 – Strumento musicale negli istituti di istruzione secondaria di II grado
- A-57 – Tecnica della danza classica
- A-58 – Tecnica della danza contemporanea
- A-59 – Tecniche di accompagnamento alla danza
- A-63 – Tecnologie musicali
- A-64 – Teoria, analisi e composizione
- A-23 – Lingua italiana per discenti di lingua straniera (alloglotti)
- A-35 – Scienze e tecnologie della calzatura e della moda
- A-36 – Scienze e tecnologia della logistica
- A-65 – Teoria e tecnica della comunicazione
Sicuramente tra le novità più gradite c’è stato l’inserimento di queste nuove classi di concorso, che permettono di avviare una radicale e innovativa rivoluzione della scuola, integrando in essa approcci contemporanei e lasciando il masso alle tendenze internazionali. Questa “mossa” di svecchiamento e di aggiornamento della scuola ha introdotto nuove discipline, che interessano soprattutto i licei e gli istituti a indirizzo musicale, coreutico, di moda, grafica e comunicazione.
Le modifiche agli ordinamenti hanno mostrato un’apertura che si attendeva ormai da quasi un decennio e che si è consolidata con il radicarsi dei licei musicali e coreutici.
Le prove del concorso scuola ordinario: la procedura semplificata
Infine, crediamo che sia importante concludere questo viaggio tra le informazioni relative a come insegnare nelle scuole superiori, parlando della procedura semplificata di concorso introdotta negli ultimi anni, che ha permesso di sostituire una procedura assai più complessa.
La procedura non semplificata, quella di cui stiamo parlando, era valida sia per il Concorso a cattedra per insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria sia per quello del Concorso a cattedra ordinario scuola secondaria.
La nuova procedura di selezione e di prove concorsuali è stata introdotta anche per semplificare le modalità di concorso in epoca pandemica, dove si è rivelato senz’altro molto complicato gestire concorsi pubblici e situazioni istituzionali. Altri motivi che si sono aggiunti a questo riguardano la necessità di poter fare affidamento su un buon numero di insegnanti in modo rapido e sicuro, per poterli dare un ruolo in cattedra quanto prima.
Il decreto Sostegni Bis ha quindi previsto di semplificare, in via eccezionale, i concorsi ordinari, che ora prevedono:
- il superamento di una unica prova scritta con più quesiti a risposta multipla, volti all’accertamento delle conoscenze e competenze del candidato sulla disciplina della classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipa, nonché sull’informatica e sulla lingua inglese
- una prova orale
- la valutazione dei titoli
Per la gioia dei futuri insegnanti. Questa è sicuramente una buona notizia e il momento è propizio per tentare di raggiungere l’obiettivo professionale di diventare docente delle scuole superiori. Verifica le classi di concorso nelle quali rientri e se possiedi tutti i crediti richiesti dalle tabelle ministeriali. Speriamo di averti fornito informazioni utili e buone notizie che possano essere di sprone a dare il meglio.
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