Come entrare in graduatoria per insegnare?

graduatorie per l’assegnazione di incarichi di supplenza

Il tuo sogno è insegnare e vuoi capire come entrare in graduatoria per insegnare? Perfetto. Sei atterrato nel posto giusto. Molti aspiranti docenti sono sempre in attesa di novità, e uno dei momenti cruciali è sempre la dichiarazione di riapertura della terza fascia. Sappiamo cosa vuol dire avvicinarsi finalmente a un obiettivo tanto atteso e sperato. Ma al tempo stesso conosciamo i dubbi che possono cogliere coloro che si accingono a proseguire questo percorso. Molti si chiedono come iscriversi alle graduatorie, quali siano i passaggi necessari, e soprattutto i requisiti. In questo articolo cerchiamo di fornire risposte esaustive, dal momento che si tratta di una materia in costante aggiornamento e revisione, che ogni anno cambia le sue regole.

Graduatorie d istituto: introduzione

inserirsi nelle graduatorie d'istitutoColoro che si mettono in attesa delle comunicazioni per inserirsi nelle graduatorie d’istituto devono sempre “stare sul pezzo”, per non rimanere spiazzati dal trovarsi di fronte a graduatorie che cambiano improvvisamente nome e forma. Può succedere, è successo in passato e bisogna sempre essere pronti alle modifiche. Ad esempio, fino a qualche anno fa ci si rivolgeva alle graduatorie distinguendole in II e III fascia, ma poi le cose sono cambiate. Le graduatorie per l’assegnazione di incarichi di supplenza si distinguono ora in GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze) e GI (Graduatorie d’Istituto) con intenti e modalità diverse rispetto a quanto avvenuto e definito in passato. Qui di seguito approfondiremo maggiormente come funzionano queste graduatorie, come si aggiorna la propria posizione e molto altro.

Graduatorie d’istituto: cosa sono

Era il 2020, un anno decisivo, l’anno in cui sono state cambiate le caratteristiche delle graduatorie d’istituto. Era l’estate, per la precisione, la stagione successiva al primo lockdown: un momento di grande trasformazione per molti settori.
All’interno del settore scuola era palese la necessità di fornire risposte più precise per coprire i posti mancanti all’interno delle scuole. (Siamo nel 2022 e ancora sentiamo parlare di quanto sia in crisi l’istituzione scolastica a causa di una forte mancanza di personale). La modifica del 2020 prevedeva che per il biennio 2020-21 e 2021-22 l’assegnazione di incarichi di supplenza venisse effettuata su base provinciale e in modo differente a seconda che si tratti di supplenze lunghe o brevi. In quel momento sono state istituite le GPS (nuove Graduatorie Provinciali per le Supplenze). Le modalità di iscrizione a questa graduatoria consentono la scelta di una sola provincia di pertinenza a cui dare la propria disponibilità. All’interno della stessa graduatoria si distinguono due fasce, che si differenziano per la possibilità di iscrizione a docenti in possesso di abilitazione o meno.
In pratica:

  • I fascia = docenti in possesso di abilitazione
  • II fascia = docenti in possesso di titolo di studio con accesso a una classe di concorso (in modalità diversa a seconda del grado di istruzione per cui ci iscrive).

Quanto detto finora è valido per le supplenze lunghe, mentre le supplenze brevi hanno un iter diverso. Il docente deve indicare, nella stessa provincia che ha scelto, fino a 20 istituti per i quali dare disponibilità per incarichi. Queste graduatorie d’istituto nate in conseguenza a questo cambiamento sono di competenze delle segreterie scolastiche e sono definite graduatorie d’istituto. Anche all’interno di queste graduatorie si distinguono tre fasce diverse:

  • la prima fascia = ex prima fascia di istituto valida per il 2019/22, ovvero i docenti abilitati inseriti in GaE;
  • la seconda fascia = aspiranti presenti iscritti nella I fascia delle GPS;
  • la terza fascia = aspiranti presenti nella II fascia delle GPS.

Le posizioni della II e III fascia delle GI vengono definite in base ai punteggi delle GPS, che a loro volta vengono calcolati in base a quanto dichiarato dall’aspirante docente, ovvero i requisiti principali, come titoli di studio posseduti, certificazioni e titoli di servizio maturati attraverso precedenti supplenze. Inclusi, ovviamente, i titoli di accesso richiesti, tra cui rientrano anche i 24 CFU per la secondaria di I e II grado.

Le nuove graduatorie d’istituto per le supplenze

Fino a qui abbiamo chiarito come entrare in graduatoria per insegnare, sia per le supplenze lunghe che per quelle brevi. Parlando di queste ultime abbiamo avuto l’opportunità di chiarire come funzionano le graduatorie d’istituto e cosa sono. Stiamo parlando di cambiamenti introdotti recentemente, dall’anno scolastico 2020/21. Da quella data in poi vengono usate le GPS e le GI per l’attribuzione di supplenze, con le modalità sopra riportate, che qui sotto specifichiamo con maggiore precisione. Abbiamo parlato di graduatorie d’istituto per le supplenze temporanee (fino al massimo l’ultimo giorno di lezione). La convocazione relativa a questa graduatorie viene effettuata dalle singole segreterie scolastiche e non dagli uffici territoriali. L’ordine di chiamata indica di contattare prima la I fascia (quindi gli iscritti in GaE) e a seguire la II e la III fascia delle GI. Per le supplenze lunga durata (ovvero fino al 31 agosto al 30 giugno) si ricorrerà in primis alle GaE, ovvero le graduatorie a esaurimento, che appunto devono ancora essere “esaurite”. Una volta esaurite, gli uffici territoriali scolastici scorreranno le nuove GPS. La possibilità di ricorrere alle graduatorie d’istituto è data al Dirigente Scolastico, che può attingere ad esse per:

  • supplenze annuali e temporanee fino al termine delle attività didattiche per posti che non sia stato possibile coprire con il personale incluso nelle graduatorie a esaurimento
  • supplenze temporanee per la sostituzione di personale temporaneamente assente
  • supplenze per la copertura di posti divenuti disponibili dopo il 31 dicembre.

Come entrare in graduatoria per insegnare

È arrivato il momento di spiegare concretamente come entrare in graduatoria per insegnare iscrivendosi alle GI. Questo tema ha riguardato negli anni coloro che dovevano aggiornare la propria posizione, e coloro che dovevano iscriversi per la prima volta. L’aggiornamento riguardava soprattutto coloro che dovevano salire di fascia, mentre l’iscrizione è per coloro che appena iniziavano il loro percorso. L’iscrizione alle graduatorie d’istituto dipende comunque dall’iscrizione alle GPS, è da quest’ultime che vengono ricavati i dati per le prime. Per potersi iscrivere è stato necessario accedere a Istanze Online, (sistema POLIS – Presentazione On Line delle Istanze), il portale per la presentazione delle domande in digitale connesse ai diversi procedimenti amministrativi. L’accesso è consentito ai possesso di SPID. Se non si è in possesso di SPID, il docente dovrà recarsi in presso una istituzione scolastica per effettuare il riconoscimento.

Ottenere una supplenza dalle graduatorie docenti

graduatorie per l’assegnazione di incarichi di supplenzaAnche se abbiamo parlato profusamente di come iscriversi alle graduatorie d’istituto non ti abbiamo detto come aumentare le possibilità di scalare le graduatorie per assicurarti il posto. Ci sono requisiti indispensabili, e altri che possono agevolarti nella scalata. Abbiamo parlato dei 24 CFU per l’insegnamento. Questo è un requisito obbligatorio, e tra l’altro – riprendendo brevemente il discorso dei cambiamenti nelle procedure di selezione insegnanti – il numero dei crediti sarà oggetto di modifica. È stato già comunicato che presto non saranno più sufficienti i 24 crediti ma per ottenere l’abilitazione all’insegnamento serviranno 60 CFU. Ecco perché, prima che questa regola cambi definitivamente, è un buon momento per ottenere i requisiti per insegnare, entro ottobre 2022, data dopo la quale non saranno più considerati validi soltanto 24 crediti (attendere o verificare aggiornamenti ufficiali dal Ministero). Oltre a questo requisito quali altri percorsi di formazione e titoli ti aiutano a migliorare il punteggio nelle graduatorie per l’insegnamento? Ecco una piccola tabella riassuntiva:

  • master e corsi di perfezionamento: stando alle ultime tabelle di valutazione dei titoli MIUR, permettono il riconoscimento di 1 punto nelle graduatorie docenti;
  • certificazioni informatiche: ogni certificazione porta al riconoscimento di 0,5 punti, per un totale di 4 titoli e quindi di 2 punti;
  • certificazioni linguistiche: a seconda del livello attestato, possono far riconoscere dai 3 ai 6 punti;
  • corso CLIL: il percorso da solo vale 3 punti, ma combinato con una certificazione linguistica permette di conseguire fino a 9 punti extra.

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