Come insegnare nei corsi regionali?

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Scopriamo come insegnare nei corsi regionali, una grande opportunità professionale che consente di mettersi in gioco e di vivere un’esperienza stimolante. Se hai una competenza formativa e lavorativa consolidata puoi tentare questa strada, e diffondere il tuo sapere a chi ne ha bisogno per formarsi a sua volta. Un detto molto saggio recita: se vuoi imparare qualcosa, insegnala. L’insegnamento e la conduzione di corsi di formazione, che siano corsi regionali oppure organizzati da altri enti ti permetterà di entrare più in profondità nel tuo bagaglio di conoscenze e abilità. Qui sotto ti daremo consigli utili, per capire come candidarti per diventare docente di corsi regionali, quali sono i requisiti richiesti e infine come organizzare concretamente il tuo corso in aula. Seguici, ti guidiamo a trasformare questa tua intenzione in realtà.

Come insegnare nei corsi regionali

corsi regionaliPer insegnare nei corsi di formazione della regione devi avere consolidate esperienze professionali. L’esperienza in questo caso vale più delle lauree e dei cosiddetti “pezzi di carta”. L’esperienza dev’essere duratura e comprovata. Ovviamente, se all’esperienza pratica si aggiunge anche la conoscenza teorica è un vantaggio, perchè le due cose sono strettamente connesse, pertanto chi ha molta esperienza e anche molti titoli probabilmente potrà trovarsi in una condizione di maggiore favore al momento di un’eventuale selezione.

Per proporre la propria candidatura come docente dei corsi di formazione professionale degli enti regionali il primo passo (come accade per molti altri ruoli professionali) è quello di redigere un bel curriculum vitae, che sappia rendere giustizia al tuo background e al tuo know how. Il formato europeo è il più diffuso, e in effetti presenta indubbi vantaggi. La sua struttura è ideale per mettere nero su bianco ogni aspetto della propria preparazione.

Per diventare docenti di corsi di formazione si deve dedicare spazio soprattutto alle esperienze in questo settore, sottolineandole e valorizzandone gli aspetti salienti, come la capacità di pianificare la didattica in aula, l’abilità nell’integrare strumenti digitali, le competenze di problem solving da applicare per la gestione del conflitto in aula. Questi sono solo esempi, ma è ovvio che sono questi elementi  – peculiari di un’esperienza di formazione progettata da un professionista – che sapranno catturare l’attenzione di coloro che dovranno scegliere il nome di un candidato a cui affidare il ruolo di formatore.
Dopo aver compilato il curriculum si può passare alla redazione di un altro documento, ovvero l’inoltro della domanda. Questa fase può rivelarsi più lunga e impegnativa della redazione del curriculum. Per diventare insegnante nei corsi regionali bisogna sapere chi eroga i corsi, fare una ricerca mirata per comprendere se tali enti promuovono corsi che rientrano nel tuo campo di interesse e programmare l’invio di una candidatura spontanea o la risposta a un annuncio per una posizione vacante. 

Docente corsi regionali: cosa fa?

Ma di cosa si occupa il docente dei corsi regionali. Nel paragrafo precedente abbiamo tentato di tracciare alcune linee guida che orientano le attività di docenza all’interno dei corsi di formazione, regionali e non. Ora cercheremo di illustrare ancora meglio quali sono i compiti dei docenti.

Gli insegnanti lavorano all’interno degli enti di formazione professionale. Possono essere assunti oppure possono lavorare come collaboratori esterni, svolgendo la libera professione, e quest’ultima è la situazione più ricorrente.

Quotidianamente gli insegnanti svolgono diverse mansioni, alcune lontano dall’aula in cui si concretizza con maggiore forza la tipologia di impiego. Sono chiamati a istruire gli studenti e le studentesse, e quello è il loro principale obiettivo. Ma prima ancora di esporre la lezione devono fare ricerche, strutturare la scaletta degli insegnamenti, scegliere le metodologie, i dispositivi e gli strumenti adatti, assicurandosi di poter poi svolgere le attività didattiche in sicurezza.

Il tema della sicurezza non è di secondaria importanza. Se parliamo di docenti di corsi regionali possiamo ben immaginare che stiamo parlando di corsi pratici, tecnici, che prevedono anche uso di attrezzature (pensiamo ai corsi in ambito edile, elettrico, idraulico, etc.). Qualsiasi insegnante è tenuto a supervisionare l’uso e la cura degli strumenti di lavoro, anzi questo è indubbiamente uno degli insegnamenti più importanti: la sicurezza prima di tutto.

Insegnare nei corsi regionali: i requisiti

Appurato quali sono i compiti del docente, capiamo come insegnare nei corsi regionali affrontando il tema dei requisiti. È stato già chiarito che non è obbligatorio e indispensabile il diploma. Ma per diventare insegnanti negli Istituti di formazione professionale provinciali è necessario essere in possesso dei titoli di studio indicati nella Del. n. 186 del 10/02/2017, ti invitiamo a prendere visione di questo documento di legge di grande importanza, che racchiude molte informazioni utili.

Precisamente, dal momento che esistono due diverse aree, è importante conoscere la distinzione, quindi: gli insegnamenti impartiti si suddividono in area culturale e area professionalizzante.

Le modalità di accesso all’area culturale sono uniformate all’accesso alle classi di concorso per la scuola statale, relativamente all’area professionalizzante i titoli sono indicati nell’allegato B della DGP 186/2017.

Corsi regionali: come si organizza un corso di formazione?

Insegnare nei corsi regionaliUna volta superato l’iter amministrativo e burocratico e la selezione, arriva il momento di rimboccarsi le maniche e darsi da fare. Solitamente questo momento si accompagna a una quota di ansia e preoccupazione: come si deve insegnare in un corso regionale? Sarò in grado di fare il docente? Come devo organizzare le lezioni? Questi sono aspetti cruciali, e se sei alle prime armi come formatore è sempre utile poter attingere a qualche consiglio. Magari sei un super mega professionista nel tuo lavoro, ma in effetti fare il formatore è tutto un altro mestiere, che prevede competenze e capacità diverse, non tutti riescono a svilupparle. Ma possiamo darti una mano per fare in modo che tu sia uno di quelli che, invece, riescono a trasformare la propria professionalità in passione per l’insegnamento.

Un consiglio spassionato è quello di prediligere sempre la pratica, ma con un pizzico di teoria.

Noi qui ti stiamo spiegando come insegnare nei corsi regionali, diciamo che ti stiamo fornendo alcune sintetiche e semplici basi teoriche prima di buttarti a capofitto nell’esperienza pratica. Bene. Se ci pensi è quasi sempre così che funziona, qualsiasi cosa ti appresti a fare concretamente prima cerchi di capire, di leggere, di informarti, chiedi a chi ne sa qualcosa di spiegarti a parole di cosa si tratta. E questo è quello che devi fare con i tuoi studenti e studentesse. Prima di lanciarli nell’esperienza concreta, prima di pretendere che si “sporchino le mani”, dagli l’opportunità di inquadrare meglio l’attività, spiegando in modo semplice di cosa si tratta, e non dimenticando di continuare a fornire spiegazioni passo dopo passo. La pratica così diventa la parte più concreta e solida, che poggia su basi sicure.

Un altro consiglio che ti invitiamo a cogliere è quello che riguarda il materiale e gli strumenti didattici. Soprattutto quando introduci le parti teoriche non dimenticare che le soglie di attenzione si abbassano in pochissimo tempo se ti affidi esclusivamente alle parole. È scientificamente dimostrato che supportare la comunicazione verbale con foto, immagini, schemi e altri materiali contribuisce a migliorare l’apprendimento.

Ti accorgerai anche tu che è molto più stimolante la lezione. Potrebbero capitarti lezioni anche molto lunghe, di 3 o 4 ore, ed è dura arrivare alla conclusione freschi. Sempre in linea con questo discorso del mantenere dinamico il flusso delle lezioni, senza appiattirlo con monologhi e con spiegazioni che non si alternano ad altri momenti di stimolo, ti suggeriamo di scegliere bene le date delle tue lezioni, se ti è possibile. Non è sempre consentito dagli enti, che si incaricano direttamente della pianificazione calendariale delle docenza, ma se hai anche un minimo margine decisionale evita di inserire lezioni consecutive, o in orari o giorni successivi alle feste comandate, quando è più difficile immergersi nel flusso didattico e ritrovare la concentrazione.

Vedrai che questi consigli saranno in grado di darti il giusto sprint, e siamo certi che ti vedremo diventare un perfetto docente corsi regionali in men che non si dica.

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