Avrai sicuramente sentito parlare del concorso per Documentarista alla Camera dei Deputati. Non si parla di altro nelle ultime settimane. Erano mesi, se non anni, che si attendevano notizie dei concorsi alla Camera dei Deputati, ma questo era uno dei più ambiti senza ombra di dubbio. Perché? Innanzitutto perché si tratta di una posizione di livello a cui si può accedere tramite un concorso per esami e non per titoli, di una posizione a tempo indeterminato e di un lavoro a cui corrisponde una contribuzione annua davvero notevole.
Ma vediamo insieme tutte le principali informazioni che riguardano il concorso indetto il 16 febbraio 2023 a Roma, cosa prevede il bando, quali sono i requisiti e le prove di accesso.
Concorsi camera deputati: il Documentarista
Scommettiamo che una grossa percentuale di persone che ora mostrano grande entusiasmo al pensiero di diventare documentaristi alla Camera fino a poco tempo non sapevano neanche dell’esistenza di questa figura professionale.
D’altronde non stiamo parlando della professione più conosciuta all’interno di quella a cui si può accedere tramite concorsi alla Camera dei Deputati. Dunque chi è il documentarista? Cosa fa? Di cosa si occupa? E sì, lo sappiamo che lo stai pensando, manca una domanda la cui risposta incuriosisce tutti: a quanto ammonta lo stipendio del documentarista alla Camera?
Procediamo per gradi, rispondiamo a una domanda per volta. Cosa fa il documentarista? In sintesi ecco quali sono le mansioni che andranno a svolgere coloro che vinceranno il concorso:
- trascrivere i resoconti degli interventi dei parlamentari e dei collaboratori tecnici
- formulare istruttorie e di redigere elaborati documentali
Quanto guadagnano i documentaristi Ma veniamo all’aspetto più succulento, quello che fa gola a tanti: lo stipendio. Volevi sapere quanto guadagna il documentarista? Possiamo affermare che si tratta davvero di un ottimo compenso annuo, ovvero uno stipendio annuo lordo è pari a €39.236. Ma non è finita qui, trattandosi di un lavoro a tempo indeterminato, lo stipendio raggiunge, con gli scatti di anzianità ogni 10 anni:
- €81.388 dopo i primi 10 anni
- €155.000 dopo 20 anni
- €214.049 dopo 30 anni
- €229.363 dopo 35 anni
- €240.222 dopo 40 anni
Non male, vero?
Concorso documentarista camera deputati
L’altro aspetto che vogliamo affrontare in questo articolo riguarda il bando di concorso per Documentarista alla Camera dei Deputati. Il bando è stato indetto per 65 posizioni, che riguardano due diversi profili, ovvero:
- 50 posti per l’indirizzo giuridico
- 15 posti per l’indirizzo economico
Entrambi questi profili verranno selezionati tramite modalità analoghe, che si differenzieranno soltanto per gli argomenti intorno ai quali ruoteranno le prove, che saranno appunto di tipo giuridico per i 50 posti del profilo giuridico e conseguentemente di tipo economico per il profilo economico.
Allora, quali sono queste prove? Come si articola il concorso? L’iter dei concorsi prevede, per tutti i profili:
- prova preselettiva
- tre prove scritte
- prova orale
Scendiamo ancora di più nel dettaglio andando a vedere come sono ripartiti i quesiti all’interno delle singole prove. Per la prova selettiva è previsto un test con 60 quesiti a risposta multipla basati su:
- Costituzione della Repubblica italiana
- Regolamento della Camera dei deputati
All’interno del bando sono riportate anche le modalità di conteggio dei punti utili per vincere il concorso, a ogni tipo di risposta corrisponde un tipo di conteggio, ovvero:
- risposta esatta: 0 punti (si parte da una base di 60)
- risposte non date: -0,8 punti
- risposte errate o multiple: -1 punto
Le prove scritte del concorso per documentaristi alla Camera
Le prova scritte, invece, saranno diverse per quanto riguarda l’ambito disciplinare delle domande, dunque a ogni profilo corrisponde una prova scritta. Le prove scritte per il profilo giuridico sono:
- prima prova consiste nella risposta a due quesiti, di cui: un quesito concernente la storia d’Italia dal 1848 ad oggi e un quesito concernente il diritto privato o il diritto amministrativo, a scelta del candidato
- seconda prova a carattere teorico pratico, consiste nella redazione di un appunto o di una sintesi su una questione concernente il diritto costituzionale
- terza prova consiste nella redazione di una sintesi nella lingua inglese, senza l’ausilio del vocabolario, di un testo redatto nella medesima lingua, riguardante argomenti di carattere giuridico
Inoltre, il tempo a disposizione è di 4 ore per le prime due prove e 3 ore per la terza. Le prove si intendono superate con un punteggio medio non inferiore a 21/30, non meno di 18/30 in ciascuna prova.
Le prove scritte per il profilo economico sono praticamente organizzate nello stesso identico modo, ma le domande non toccheranno le stesse materie:
- prima prova consiste nella risposta a due quesiti, di cui: un quesito concernente l’economia politica e un quesito concernente il diritto costituzionale
- seconda prova a carattere teorico-pratico, consiste nella redazione di un appunto o di una sintesi su una questione concernente la politica economica
- terza prova consiste nella redazione di una sintesi nella lingua inglese, senza l’ausilio del vocabolario, di un testo redatto nella medesima lingua, riguardante argomenti di carattere economico
Inoltre, il tempo a disposizione è di 4 ore per le prime due prove (per essere ancora più precisi, di 4 ore per la prima prova e di 4 ore per la seconda prova scritta) e 3 ore per la terza. Le prove si intendono superate con un punteggio medio non inferiore a 21/30, non meno di 18/30 in ciascuna prova
Documentarista camera: prova orale
La prova orale, temutissima, è analoga per entrambi gli indirizzi e consiste in un colloquio teso a completare la valutazione della preparazione e dell’aggiornamento culturale del candidato nelle materie specifiche del concorso.
Una prova orale in lingua inglese è prevista e prevede lettura e traduzione di un breve testo scritto in lingua, che costituisce la base per il colloquio. Ottengono l’idoneità i candidati che conseguono un punteggio non inferiore a 21/30.
Immediatamente prima dell’inizio di ciascuna seduta dedicata alla prova orale, la Commissione esaminatrice individua gli argomenti del colloquio e i testi oggetto delle prove in lingua straniera, da sottoporre al sorteggio di ciascun candidato.
I candidati possono sostenere una prova orale facoltativa sulla conoscenza di non più di due lingue straniere tra quelle indicate nell’allegato A, Parte III. La prova orale facoltativa consiste nella lettura e nella traduzione di un breve testo scritto nelle lingue prescelte, che costituisce la base per il colloquio.
Alla prova facoltativa è attribuito un punteggio fino ad un massimo di 0,20 punti per ogni lingua. Al termine di ogni seduta dedicata alla prova orale, la Commissione esaminatrice forma l’elenco dei candidati esaminati, con l’indicazione del punteggio da ciascuno di loro conseguito nella prova orale e nell’eventuale prova facoltativa.
Come è facile intuire il bando di concorso per Documentaristi alla Camera dei Deputati è il documento ufficiale a cui fare riferimento, pertanto per avere le corrette informazioni, le uniche da considerare veritiere e vincolanti vi invitiamo a consultarlo, è disponibile all’indirizzo concorsi.camera.it, raggiungibile anche dal sito istituzionale della Camera dei deputati camera.it.
Come inviare la domanda di partecipazione
Il sito della Camera dei deputati che abbiamo linkato poco sopra è anche il canale per l’invio della domanda di partecipazione, che deve essere inviata per via telematica, entro le ore 18:00 (ora italiana) del trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale.
Per accedere all’applicazione i candidati devono essere in possesso di un’identità nell’ambito del Sistema pubblico di identità digitale (SPID). Chi ne fosse sprovvisto può richiederla secondo le procedure indicate nel sito spid.gov.it.
La data e l’orario di invio della domanda di partecipazione sono attestati dall’applicazione, allo scadere del termine non permetterà più né la compilazione né l’invio della domanda di partecipazione.
Diventare documentarista: quali studi?
Esistono numerosi percorsi che portano alla professione di documentarista. Avere un’ampia e solida base culturale è fondamentale per sviluppare una prospettiva unica e creativa sul mondo. Pertanto, ottenere un diploma di scuola superiore rappresenta un eccellente trampolino di lancio, che dovrebbe essere seguito dall’ampliamento delle proprie conoscenze attraverso studi avanzati ed esperienze variegate. Tra i percorsi di studio principali per diventare documentarista possiamo elencare:
- frequentare una scuola di cinema
- laurearsi al DAMS – Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo
- seguire dei corsi brevi specialistici.
In cosa consiste il lavoro del documentarista?
Il documentarista è l’artefice di un documentario, ed utilizza tecnologie avanzate e strumentazioni specifiche per la sua creazione. Il processo creativo si dispiega attraverso diverse fasi chiave:
- Ideazione: questa fase riguarda la selezione di un tema o soggetto da esplorare.
- Pre-produzione: questa tappa prevede la pianificazione dettagliata del progetto, l’organizzazione logistica, l’assegnazione dei ruoli e la scelta delle scene da riprendere.
- Produzione: è il momento in cui il documentario prende forma, attraverso un processo che, nei progetti più elaborati, vede la collaborazione di vari esperti, inclusi fotografi e tecnici del suono.
- Post-produzione: fase dedicata all’editing audio e video del materiale girato.
- Distribuzione: il documentario viene introdotto sul mercato.
Generalmente, il documentarista lavora all’interno di una squadra o troupe. La sua attività può essere commissionata da enti privati o pubblici, come canali TV, istituzioni o può derivare da un’iniziativa personale. In quest’ultimo caso, è necessario reperire finanziamenti, che possono arrivare da produttori o attraverso raccolte fondi.
Credits foto in evidenza: Depositphotos.com – pyty