Come funziona il concorso maeci? Quello che devi sapere

concorso per diplomatici

Il concorso per il ministero degli affari esteri, anche conosciuto come MAECI per l’estensione della denominazione del ministero, ovvero Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, è un concorso bandito con cadenza annuale. Si trova informazione del bando nella pubblicazione della Gazzetta Ufficiale, che si suggerisce di tenere sotto controllo. Parliamo più diffusamente del concorso MAECI e prove scritte, orali e di altro genere ad esso collegate.

Concorso MAECI: prove scritte e di altro tipo

concorso affari esteriIl concorso MAECI rappresenta davvero un’opportunità lavorativa senza pari nel mondo della diplomazia. Ma quali sono le prove che attendono i coraggiosi intenzionati ad affrontarlo? Vediamo insieme i requisiti, gli argomenti e i tipi di prove. 

Partiamo innanzitutto con le caratteristiche richieste ai partecipanti al concorso. Per accedere alle prove è necessario essere in possesso di:

  • Cittadinanza italiana
  • Idoneità psico-fisica
  • Laurea magistrale nei settori Giurisprudenza, Scienze delle pubbliche amministrazioni, Scienze Politiche, Finanza, Relazioni internazionali, Economia 
  • Età superiore ai 35 anni
  • Assenza di condanne penali

Il concorso si articola in diverse prove, ovvero le seguenti:

  • Prova attitudinale scritta
  • Valutazione dei titoli
  • Prove d’esame scritte
  • Prova d’esame orale

Vediamole meglio nel dettaglio.

La prova attitudinale comprende un questionario con sessanta domande di tipo psico-attitudinale a risposta multipla. A queste domande viene associata anche la redazione di una relazione su un caso di natura internazionale da analizzare. Il test psico-attitudinale comprende diverse tipologie di domande, ad esempio: 

  • successioni di numeri
  • successioni di lettere e di figure
  • interpretazione dei dati di una tabella e semplici operazioni di calcolo

Per farsi un’idea della tipologia di domanda che vengono inserite all’interno delle prove attitudinali è possibile visionare le precedenti prove disponibili sul sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Argomenti concorso MAECI

Le prove scritte sono funzionali alla valutazione della cultura del candidato, la preparazione accademica e la competenza linguistica. Sia le prove di tipo scritto che le prove di tipo orale, come ci si aspetta da un concorso in ambito diplomatico pretendono che il candidato abbia una preparazione anche in altre lingue, oltre all’inglese è prevista la conoscenza di un’altra lingua a scelta tra francese, spagnolo e tedesco. 

Ma non abbiamo ancora elencato le materie delle prove, e siamo certi che questa specifica informazione ti interessa particolarmente. Ecco, dunque, quali sono gli argomenti:

  • Storia delle relazioni internazionali a partire dal Congresso di Vienna
  • Diritto internazionale pubblico e dell’Unione europea
  • Politica economica e cooperazione economica, commerciale e finanziaria multilaterale
  • Lingua inglese (senza l’uso del dizionario su tematiche di attualità internazionale)
  • altra lingua straniera scelta dal candidato (senza l’uso del dizionario su tematiche di attualità internazionale)

Valutazione dei titoli nel concorso MAECI

Come vengono valutati i titoli dei candidati al concorso per posizioni diplomatiche indetto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale? Possiamo dire che la commissione che viene incaricata di esaminare le prove e di correggere gli elaborati assegna ai candidati dei punteggi.

Questi punteggi vengono assegnati inizialmente in base alle dichiarazioni rilasciate nella domanda di iscrizione e partecipazione al concorso. I punteggi previsti dal regolamento vengono assegnati a:

  • titoli universitari post-laurea anche stranieri (master, dottorati, diplomi di specializzazione)
  • attività lavorativa a livello di funzionario nelle organizzazioni internazionali per almeno due anni

Il voto di laurea e la partecipazione a corsi preparatori per il concorso o per la carriera diplomatica non vengono calcolati, quindi non fanno punteggio. Se viene richiesto di dichiararli nella domanda è soltanto a fini statistici.

La prova orale del concorso MAECI è obbligatoria, ma riservata solo ai partecipanti che hanno superato le prove scritte. Le materie di interesse di questa prova sono le medesime, ovvero:

  • Diritto pubblico italiano (costituzionale e amministrativo)
  • Contabilità di Stato
  • Nozioni istituzionali di diritto civile e di diritto internazionale privato
  • Geografia politica ed economica

All’interno della prova orale viene richiesto al candidato anche la valutazione e l’analisi personale e critica di un tema di attualità internazionale. Questa prova orale è di grande rilevanza, poiché in questo contesto più che altrove emerge la reale preparazione e la spontanea attitudine del candidato nel ricoprire un ruolo di tipo diplomatico, oltre alla capacità oratoria di parlare in pubblico esprimendo con chiarezza un punto di vista personale. 

Arrivare alla prova orale preparati significa non solo arrivare con un bagaglio di conoscenze strutturato, ma anche avendo allenato le giuste skills di public speaking, autostima e carisma, oltre alla capacità di rilassarsi, sentirsi a proprio agio e in forma. Riposo e preparazione sono entrambi due aspetti da non sottovalutare. 

Come prepararsi al concorso diplomatico

prove concorso per diplomaticiSuperare nel concorso MAECI le prove scritte non vuol dire aver superato il concorso, come abbiamo appena visto. La prova orale è il vero step da superare, l’ultimo ostacolo che si frappone tra te, la tua passione e ambizione e il lavoro dei tuoi sogni.

Per passare il concorso da diplomatico bisogna possedere una preparazione specifica di livello, in tutte le materie, nelle competenze informatiche e linguistiche e nelle capacità interpersonali, nonché nell’attualità internazionale.

Studiare approfonditamente e precisamente è la prima regola, ma può non essere sufficiente. Informarsi sulle attività del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale è doveroso. Tieni sempre sotto controllo il sito internet, le iniziative, e anche gli eventuali suggerimenti di testi, materiale e manuali che il Ministero stesso potrebbe rilasciare. 

Esistono anche degli specifici corsi di preparazione alla carriera diplomatica, che abbiamo già citato prima quando abbiamo affermato che la loro frequenza non dà diritto ad alcun punteggio. Nonostante ciò sono comunque molto utili. Solitamente sono strutturati come master o corsi di alta formazione della durata di un anno, con costi che variano a seconda dell’ente che li eroga e ospita. La programmazione è piuttosto serrata e l’impegno di studio intensivo, basti pensare che di regola richiedono la presenza in aula, dettaglio che rende obbligatorio il trasferimento presso la sede in cui è localizzato il corso o master. Sono consigliati a chi non deve intraprendere eccessive rinunce dal punto di vista famigliare, oppure costi esorbitanti per eventuali trasferimenti. 

Attenzione, frequentare questi corsi non si traduce sempre nel superamento del concorso, non basta iscriversi, ma bisogna allenarsi e impegnarsi costantemente nell’uso degli strumenti conoscitivi e professionalizzanti che la formazione eroga. In parole povere, è necessario studiare, e poi affrontare l’esame. Il corso aiuta a ottimizzare la preparazione, ma non garantisce nulla.

Concorso MAECI per diplomatici: altri requisiti

Quali altri requisiti sono richiesti a chi vuole diventare diplomatico partecipando al concorso del MAECI? Quelli ufficiali li abbiamo già elencati, ma ci piacerebbe lasciare uno spazio dedicato alle competenze trasversali, a quelle “qualità” o “requisiti” che non sono ufficialmente richiesti sul bando, non sono scritti nero su bianco, ma sono fortemente richiesti e voluti in questo settore.

Per diventare diplomatici del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale è necessario sviluppare un’attitudine aperta alla curiosità, a nuove conoscenze, al viaggio e all’esplorazione. Basti pensare al fatto che i diplomatici trascorrono molto tempo al di fuori del proprio Stato di appartenenza. 

La curiosità intellettuale è davvero la caratteristica che può fare la differenza e distinguere un futuro diplomatico di successo. Osservare con interesse a quanto accade al di fuori dei confini nazionali, sapersi porre le domande giuste e non fermarsi alle risposte più semplicistiche, il desiderio di interagire con persone che provengono da contesti e culture lontane e diverse, queste sono le vere caratteristiche richieste a coloro che vogliono vincere il concorso per diplomatico. 

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