Concorso magistratura 2023: come prepararsi

Uno dei quesiti più richiesti da chi intende partecipare al concorso Magistratura è: come ci si prepara per le prove scritte? Quale tipo di formazione occorre avere?

Innanzitutto, per accedere al bando è sufficiente possedere la laurea in Giurisprudenza. La procedura concorsuale attualmente mira al reclutamento di 400 magistrati. Le domande di partecipazione dovevano essere presentate dalle ore 12 del 28 novembre 2022 alle ore 12 del 2 dicembre 2022.

In caso di concorsi futuri, sarà necessario conoscere le novità normative e il dibattito giurisprudenziale più recente, senza tralasciare i principi base.

In secondo luogo, dovete sapere che la Legge Cartabia ha anche previsto, per la prima volta, l’informatizzazione delle prove scritte, che si svolgeranno su PC. Queste nuove disposizioni valgono sia per il concorso Magistratura 2022/2023 che per i successivi concorsi per magistrati.

Per quanto riguarda gli elaborati scritti per la nuova procedura concorsuale i tempi per la consegna tornano a 8 ore, essendo cessate le esigenze legate alla pandemia. Date, sede e modalità di svolgimento delle prove saranno comunicate attraverso l’apposito diario delle prove scritte che sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale e sul sito web del Ministero della Giustizia.

Comunque, tra il 2022 e il 2023 ci saranno molti concorsi al Ministero della Giustizia. Infatti, è stato pubblicato sul sito ufficiale del Ministero della Giustizia il PIAO (Piano integrato di attività e organizzazione 2022-2024) che riporta anche il programma delle assunzioni che ci saranno già da quest’anno e fino al 2024.

Quindi, occorre tenerlo costantemente sott’occhio. Di norma, l’avviso di selezione per le assunzioni di magistrati viene pubblicato per estratto sulla Gazzetta Ufficiale, serie Concorsi ed Esami.

La preparazione

Diventare un magistrato prevede un iter ben preciso e di fatto è un lavoro affascinante e impegnativo.

Possiamo suddividere i magistrati in “onorari” e “togati”:

  • i magistrati “onorari” svolgono le proprie funzioni in maniera non professionale, per un tempo circoscritto e senza ricevere una retribuzione, ma solo un’indennità per le attività svolte;
  • i magistrati “togati” esercitano l’attività giurisdizionale a tempo indeterminato avendo seguito e superato l’intero iter formativo previsto.

Riguardo le caratteristiche di un buon magistrato, sicuramente l’onestà intellettuale e l’etica giocano un ruolo fondamentale. Oltre alle competenze acquisibili durante il percorso di studi, il magistrato deve essere mosso da una forte passione verso il diritto e deve possedere una certa abilità nella scrittura e nella ricerca giuridica per risolvere le controversie e motivarne la decisione, sulla base di un’attenta e veritiera applicazione delle norme.

Concorso magistratura 2023: come si accede al bando?

Come precedentemente esplicitato, potranno accedere al concorso Magistratura tutti i laureati in Giurisprudenza, compresi i neolaureati, senza più l’obbligo di frequenza di tirocini o scuole di specializzazione per le professioni legali né l’abilitazione alla professione forense.

Sarà sufficiente aver conseguito il diploma di laurea al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni.

Occorrerà essere preparati nelle tre materie portanti del concorso, ovvero diritto civile, diritto penale e diritto amministrativo. E ora vediamo nello specifico tutti i dettagli relativi alle funzioni di un magistrato e al concorso Magistratura 2023.

Cosa fa un magistrato?

Il magistrato è una figura professionale investita da poteri giudiziari che lavora nel settore pubblico e può svolgere sia le vesti di Giudice che di Pubblico Ministero.

Nell’ambito delle sue funzioni, il magistrato ha il compito di applicare e far rispettare le norme dello Stato vigenti al momento dello svolgimento dei processi in cui è impegnato.

I magistrati, facendo parte del pubblico ministero, possono ricoprire sia le funzioni di Pubblico Ministero, sia le Funzioni di Giudice, anche se normalmente ogni soggetto tende a specializzarsi solo in una delle due cariche.

Le principali attività che un magistrato può svolgere sono;

  • attività giudicanti (quando i magistrati ricoprono le vesti del giudice e quindi hanno il compito di risolvere e redimere le controversie);
  • attività requirenti (in questo caso il magistrato ha il compito di fare determinate richieste sulle indagini che sta svolgendo, in virtù del fatto che dovrà prendere delle decisioni in merito alle sue competenze).

Inoltre, il magistrato, in base alle responsabilità che gli competono, ha diverse modalità di lavoro.

Nel caso in cui decida di lavorare come Pubblico Ministero, svolgerà le proprie attività sia in tribunale, che in ufficio. Non avrà degli orari fissi, ma dovrà dedicarsi ai casi nella giusta quantità di tempo in modo da svolgere un buon lavoro e non tralasciare nessun dettaglio fondamentale. Il PM non lavora quasi mai da solo, ma collabora con la polizia giudiziaria, i funzionari giudiziari e anche con gli avvocati e i testimoni.

Quando il magistrato invece lavora come giudice, non possiede un vero e proprio posto fisso dove svolgere le attività di sua competenza; può lavorare in aula di tribunale, in ufficio e/o addirittura da casa. Il giudice normalmente collabora con i funzionari giudiziari per collegare tutti i tasselli di un caso con l’obiettivo di trovare una giusta sentenza da emanare.

Concorso magistratura 2023: come si svolge?

La procedura concorsuale per le assunzioni in Magistratura prevede una selezione per titoli ed esami.

Questi ultimi consistono nell’espletamento di una prova scritta, da svolgere anche con l’ausilio di mezzi informatici, e di una prova orale, che in base a quanto previsto dalla Riforma del concorso per magistrati verteranno su queste materie:

  • prova scritta (diritto civile, diritto penale e diritto amministrativo);
  • prova orale (diritto civile ed elementi fondamentali di diritto romano; procedura civile; diritto penale; procedura penale; diritto amministrativo, costituzionale e tributario; diritto commerciale e fallimentare; diritto del lavoro e della previdenza sociale; diritto comunitario; diritto internazionale pubblico e privato; elementi di informatica giuridica e di ordinamento giudiziario). È previsto anche un colloquio in una lingua straniera scelta fra inglese, francese, spagnolo e tedesco.

Concorso magistratura 2023: le domande più frequenti

I posti saranno a tempo indeterminato? Sì, sono a tempo pieno e indeterminato.

Ci sono i limiti di età per poter partecipare? No, non sono presenti limiti di età.

Come si inoltra la domanda? Le domande di partecipazione possono essere inviate tramite il portale Concorsi Ministero Giustizia. Per partecipare è necessario possedere lo SPID.

Il form per l’invio della domanda di partecipazione è gestito dalla Direzione Generale dei Sistemi Informativi Automatizzati che provvede alla protezione dei dati per i profili di competenza.

I risultati delle prove scritte ed i riferimenti alla pubblicazione della graduatoria finale vengono resi disponibili sul sito del Ministero della Giustizia, alla voce Strumenti/Concorsi, esami, selezioni e assunzioni, per la durata massima di 60 giorni.

I concorrenti dichiarati idonei all’esito del concorso per esami sono classificati secondo il numero totale dei punti riportati e, nello stesso ordine, sono nominati, con decreto ministeriale, magistrati ordinari, nei limiti dei posti messi a concorso.

I vincitori, nominati sotto condizione risolutiva dell’accertamento del possesso dei requisiti di legge, devono comprovare tale possesso con le modalità e nei termini successivamente indicati nell’invito ad assumere servizio dall’ufficio competente.

Concorso magistratura 2023: i requisiti

Possono presentare domanda di partecipazione al concorso Magistratura i candidati in possesso di diversi requisiti tra cui:

  • sia cittadino italiano;
  • abbia l’esercizio dei diritti civili;
  • sia di condotta incensurabile;
  • sia fisicamente idoneo all’impiego a cui aspira;
  • sia in posizione regolare nei confronti del servizio di leva al quale sia stato eventualmente chiamato;
  • non sia stato dichiarato  per  tre  volte  non  idoneo  nel concorso  per  esami  alla  data  di  scadenza  del  termine  per  la presentazione della domanda.

Nel bando, comunque, troverete sempre tutti i requisiti ben dettagliati.

 

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