Concorso dirigenti scolastici: cosa sapere per partecipare

concorso presidi

Il concorso per dirigenti scolastici viene tenuto sott’occhio da molti aspiranti dirigenti. Come dargli torto! In effetti la posizione di dirigente nella scuola è un’ottima posizione. E non stiamo parlando di prestigio ma del fatto che un ruolo di questo tipo è il degno compimento di un percorso da insegnante. È l’occasione giusta per sperimentare nuove sfide e per contribuire in modo ancora più incisivo a costruire una scuola di qualità, umana e innovativa. Ma cosa bisogna fare per partecipare? Quali sono i requisiti richiesti per un concorso da dirigenti scolastici?

Dirigente scolastico: cosa fa?

Prima di parlare in modo dettagliato dei requisiti e delle informazioni riguardo i concorsi per dirigenti scolastici vogliamo concentrarci su questa figura, illustrandone le mansioni e le responsabilità. Sappiamo già tutti che si tratta di una posizione di rilievo e lo abbiamo anche fatto presente nell’introduzione a questo articolo. Ma perchè è così rilevante all’interno dell’istituzione scolastica? Il dirigente, che prima (e anche ora, in realtà) veniva chiamato preside, come indica la stessa denominazione si occupa di dirigere tutti gli aspetti che caratterizzano il funzionamento della struttura scolastica in tutte le sue parti.

Per inquadrare meglio la sua posizione, la sua rilevanza, e tutte le attività connesse al ruolo, ci sembra utile fornire un breve elenco di quest’ultime:

  • gestione unitaria dell’istituzione scolastica
  • rappresentanza legale della scuola
  • gestione il personale dell’amministrazione scolastica e della collettività nelle opportune sedi
  • responsabilità dell’organizzazione delle risorse umane e strumentali disponibili

Il dirigente scolastico, che a volte può venire abbreviato come DS, ha dunque un certo potere all’interno dell’istituzione scuola. Alla sua dirigenza sono subordinati il DSGA, il personale docente e il personale ATA, dei quali si occupa di supervisionare, controllare e verificare l’operato e il conseguimento degli obiettivi funzionali alla scuola.

Chi è il DSGA, di cui abbiamo appena parlato? Se questa sigla non ti dice niente, forse è perchè non hai dimestichezza con questa abbreviazione. Per esteso il DSGA è il Direttore dei Servizi Amministrativi e Generali, un profilo rilevante che accompagna il DS nello svolgimento delle azioni utili a rispettare le direttive e gli obiettivi. Il DSGA coordina il lavoro del persone ed è a capo degli uffici amministrativi ma rimane subordinato al Dirigente Scolastico.

Concorso dirigenti scolastici: requisiti

Dopo aver illustrato il lavoro del dirigente scolastico all’interno dell’organizzazione di un istituto scolastico possiamo proseguire parlando del nuovo Concorso Dirigenti Scolastici, che è già stato annunciato da tempo.

Infatti, è dal 2017 che non si svolge un nuovo concorso per dirigenti scolastici, ed è attesissimo il bando. Gli aspiranti presidi attendono dalla scuola primavera di conoscere le date di avvio della procedura concorsuale. Non si tratta di un breve ritardo. In realtà prima della pubblicazione del bando ci si attende la pubblicazione del Decreto Ministeriale che dovrà contenere le indicazioni per disciplinare i prossimi concorso per presidi. Il momento è propizio in effetti, considerando che sono quasi del tutto esaurite le graduatorie della procedura concorsuale per dirigenti scolastici risalente al 2017. Ma non bisogna dimenticare che le tempistiche necessarie per espletare un iter che prevede la pubblicazione di un decreto e la pubblicazione di un bando non sono celeri, e che probabilmente questi due passaggi richiederanno forse molti altri mesi.

Chi vuole diventare preside probabilmente non potrà coronare questo sogno a breve.

Ma passiamo a un altro aspetto fondamentale per prepararsi al meglio. Per lavorare come dirigenti scolastico il concorso è un passaggio indispensabile, è bene conoscere quali sono le carte giuste da giocarsi. La bozza del concorso indica come requisiti fondamentali i titoli culturali e il servizio riassumendo, gli aspiranti devono aver svolto almeno 5 anni di servizio sia con contratto a tempo indeterminato che a termine, sia nelle scuole statali che paritarie, aver superato l’anno di prova, aver conseguito una laurea quadriennale, specialistica o un titolo di studio equiparato. In caso di servizio a tempo determinato, si intende valido ai fini del conteggio lo stesso prestato per la durata di almeno 180 giorni o dal primo di febbraio fino alla fine delle operazioni di scrutinio finale.

Ovviamente anche l’anno in corso, l’anno scolastico 2022/23 verrà valutato come somma dei 5 anni di servizio richiesti.

Concorso presidi: posti a disposizione e prove

La bozza di regolamento a cui stiamo facendo riferimento per fornire queste informazioni preliminari non fanno riferimento al numero di dirigenti scolastici del concorso che verrà indetto.

Possiamo invece dare informazioni utili rispetto alle prove del concorso, sapendo che le prove saranno certamente quelle previste generalmente dall’iter di queste prove concorsuali. Ovvero:

  • prova preselettiva
  • prova scritta
  • colloquio orale

La prova preselettiva sarà di tipo regionale, e verrà indetta nel caso in cui il numero di candidati al concorso dovesse superare di 4 volte il numero di posti disponibili messi a concorso per dirigenti scolastici. Sarà una prova con quesiti a risposta multipla, incentrati sulle materie delle prova scritta. Inoltre, la prova sarà valutata secondo i seguenti criteri di valutazione:

  • risposta esatta: + 1 punti
  • risposte omesse: 0 punti
  • risposta errata: -0,30 punti Il tempo a disposizione per completare la prova sarà di 100 minuti.

La prova scritta, sarà computer based, ovvero svolta al computer, e per superarla si dovranno affrontare 5 quesiti a risposta aperta e 2 quesiti in lingua inglese, su diversi argomenti. Quali saranno questi argomenti? Ovviamente inerenti le discipline e le questioni relative alla dirigenza in campo scolastico, come, ad esempio:

  • Normativa riferita al sistema educativo di istruzione e di formazione e agli ordinamenti degli studi in Italia con particolare attenzione ai processi di riforma in atto
  • Modalità di conduzione delle organizzazioni complesse, con particolare riferimento alla realtà delle istituzioni scolastiche ed educative statali
  • Processi di programmazione, gestione e valutazione delle istituzioni scolastiche, con particolare riferimento alla predisposizione e gestione del Piano triennale dell’offerta formativa, all’elaborazione del Rapporto di autovalutazione e del Piano di miglioramento, nel quadro dell’autonomia delle istituzioni scolastiche e in rapporto alle esigenze formative del territorio
  • Organizzazione degli ambienti di apprendimento, con particolare riferimento all’inclusione scolastica, all’innovazione digitale e ai processi di innovazione nella didattica
  • Organizzazione del lavoro e gestione del personale, con particolare riferimento alla realtà del personale scolastico
  • Valutazione ed autovalutazione del personale, degli apprendimenti e dei sistemi e dei processi scolastici
  • Elementi di diritto civile e amministrativo, con particolare riferimento alle obbligazioni giuridiche e alle responsabilità tipiche del dirigente scolastico, nonché di diritto penale con particolare riferimento ai delitti contro la Pubblica amministrazione e in danno di minorenni
  • Contabilità di Stato, con particolare riferimento alla programmazione e gestione finanziaria presso le istituzioni scolastiche ed educative statali e relative aziende speciali;
  • Sistemi educativi dei Paesi dell’Unione europea

Quando verrà finalmente pubblicato il decreto, oltre ad esultare tutti in coro Habemus Decreto! Conosceremo anche i relativi criteri di valutazione per la prova scritta. Per ora, nona vendo fonti ufficiali da cui estrapolare informazioni affidabili ci asteniamo da fare eventuali previsioni. Idem per quanto riguarda la durata della prova.

Inoltre, con l’uscita del decreto e del bando del concorso, saranno definiti i tempi della prova ed i relativi criteri di valutazione.
La prova orale invece, sappiamo che prevede tre fasi:

  • colloquio sulle materie d’esame e sulle capacità di risolvere un caso riguardante la funzione di Dirigente Scolastico
  • verifica della conoscenza degli strumenti informatici e delle TIC di più comune impiego
  • verifica della conoscenza della lingua inglese al livello B2 attraverso la lettura e traduzione di un testo scelto dalla Commissione

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