Concorso magistratura: come diventare magistrato

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Chi vuole partecipare al concorso per la magistratura si pone spesso le seguenti domande: come ci si prepara per superare la prova scritta e il colloquio orale? Quale tipo di formazione occorre avere? Quali sono i requisiti del concorso per la magistratura?

Innanzitutto, per partecipare al concorso il primo requisito imprescindibile è il conseguimento di una laurea in giurisprudenza. Devi essere cioè in possesso del titolo di dottore in giurisprudenza.

Ma non è finita qui. I requisiti di accesso al concorso per la magistratura sono diversi. Continua la lettura della guida e scopri tutto quello che devi sapere su come diventare magistrato.

Concorso magistratura: come si accede al bando?

Come precedentemente esplicitato, i requisiti per accedere al concorso in magistratura prevedono la laurea in Giurisprudenza. Se il tuo sogno è indossare la toga, dovrai iscriverti cioè al corso di laurea a ciclo unico di durata quinquennale. Il vecchio corso quadriennale non è più attivo. Appartiene, infatti, al vecchio ordinamento universitario.

Giurisprudenza è una facoltà aperta. Cosa significa? Non dovrai sostenere un test di ingresso a sbarramento, dal cui esito dipende la possibilità di iscriverti o meno.

Alcuni atenei, però, possono prevedere una prova iniziale, utile a testare le tue conoscenze di base. Si tratta di una formula che permette di verificare se ci sono delle lacune nella tua preparazione. In caso di esito negativo della prova dovrai seguire dei corsi aggiuntivi per rimetterti in pari e iniziare il tuo percorso universitario senza problemi. Per laurearti dovrai conseguire 300 CFU e sostenere una tesi finale. Al termine dei quattro anni, avrai la tua laurea in giurisprudenza e potrai pensare al concorso in magistratura.

Generalmente, i concorsi per l’assunzione di nuovi magistrati vengono banditi ogni due anni.

Concorso magistratura: i requisiti

Qui di seguito, trovi tutti i requisiti per il concorso in magistratura. Leggi la lista con attenzione. Nel caso in cui non possiedi uno dei requisiti elencati, non potrai inviare la domanda di partecipazione al concorso:

  • cittadinanza italiana
  • esercizio dei diritti civili
  • condotta incensurabile
  • idoneità fisica all’impiego
  • posizione regolare nei confronti dell’eventuale servizio di leva
  • non sia stato dichiarato non idoneo per tre volte al concorso per esami entro la data di scadenza per la presentazione della domanda

Per quanto riguarda, invece, i titoli di studio, gli aspiranti magistrati hanno tre diverse opzioni:

  • Laurea in giurisprudenza di durata non inferiore a 4 anni (salvo il caso di seconda laurea) e diploma conseguito presso le scuole di specializzazione per le professioni legali
  • Laurea in giurisprudenza di durata non inferiore a 4 anni (salvo il caso di seconda laurea) e diploma di specializzazione in una disciplina giuridica. Il diploma di specializzazione deve essere stato conseguito al termine di un corso della durata non inferiore ai 2 anni
  • Laurea in giurisprudenza di durata non inferiore a quattro anni e tirocinio di 18 mesi presso gli uffici giudiziari oppure tirocinio di 18 mesi presso l’Avvocatura dello Stato

Concorso magistratura: come si svolge?

La procedura concorsuale per le assunzioni in Magistratura prevede una selezione per titoli ed esami.

Questi ultimi consistono nell’espletamento di una prova scritta e di una prova orale:

  • prova scritta. Dovrai scrivere tre elaborati incentrati su principi di diritto civile, diritto penale e diritto amministrativo. Per completare la prova avrai a disposizione ben 8 ore di tempo
  • prova orale. Il colloquio verte su diritto civile ed elementi fondamentali di diritto romano; procedura civile; diritto penale; procedura penale; diritto amministrativo, costituzionale e tributario; diritto commerciale e fallimentare; diritto del lavoro e della previdenza sociale; diritto comunitario; diritto internazionale pubblico e privato ed elementi di informatica giuridica e di ordinamento giudiziario. Non solo, la prova orale prevede anche un colloquio su una lingua straniera a scelta tra inglese, francese, spagnolo e tedesco.

Concorso magistratura: le domande più frequenti

Ci sono i limiti di età per il concorso in magistratura?

  • No, non sono previsti limiti di età.

Come è composta la commissione del concorso?

  • La commissione è formata da magistrati, avvocati iscritti all’albo dei patrocinanti davanti alle magistrature superiori e professori universitari di ruolo. Questi ultimi devono insegnare le materie oggetto di concorso.

Cosa succede in caso di esito positivo del concorso in magistratura?

  • Tutti gli idonei vincitori di concorso vengono inseriti in una lista in base al proprio punteggio. Dopodiché vengono nominati magistrati ordinari. A seguito della nomina, tutti i futuri magistrati partecipano a un ulteriore tirocinio retribuito della durata di 18 mesi.

Come diventare giudici: la preparazione per il concorso

Come hai visto, diventare un magistrato prevede un iter ben preciso e piuttosto complesso.

La semplice preparazione universitaria non è sufficiente. Sicuramente, lo scoglio più complicato è la prova scritta. Durante il percorso universitario, non si redigono molti elaborati. Questo significa che sarai poco preparato alla modalità stessa del concorso. Il consiglio è di approfondire le materie oggetto d’esame e di esercitarti il più possibile.

Cosa significa? Dovrai fare un po’ di prove scritte in modo da acquisire la giusta tecnica per redigere un buon elaborato. La cosa migliore da fare è usare le tracce dei concorsi degli anni passati.

Anche il tempo è fondamentale. Non puoi pensare di preparare il concorso per la magistratura in qualche mese. Non è possibile, però, indicare un tempo standard valido per tutti. Molto dipende, infatti, dalla preparazione personale, dalla costanza, dalla determinazione, dalla possibilità o meno di concentrarsi unicamente sulla preparazione del concorso ecc. In linea di massima, dovresti iniziare a preparare il concorso già un anno prima delle prove.

Qui sotto, trovi qualche altro consiglio utile per preparare il concorso per la magistratura:

  • Acquisire quanta più dimestichezza possibile con i codici
  • Leggere le sentenze più significative della Corte di Cassazione per aumentare il proprio livello di padronanza dei termini e del linguaggio giuridico e conoscere i diversi orientamenti giurisprudenziali
  • Creare degli schemi riassuntivi
  • Fare ripassi mirati
  • Organizzare simulazioni del concorso

Cosa fa un magistrato?

Nell’ambito delle sue funzioni, il magistrato ha il compito di applicare e far rispettare le norme dello Stato vigenti al momento dello svolgimento dei processi in cui è impegnato.

I magistrati possono ricoprire sia le funzioni di Pubblico Ministero che le funzioni di Giudice.

Possono cioè svolgere:

  • attività giudicanti (quando i magistrati ricoprono le vesti del giudice e si pronunciano sulle controversie)
  • attività requirenti (quando il magistrato è Pubblico Ministero e dirige le indagini)

Inoltre, il magistrato, in base alle responsabilità che gli competono, ha diverse modalità di lavoro.

Nel caso in cui decida di lavorare come Pubblico Ministero, svolgerà le proprie attività sia in tribunale che in ufficio. Non avrà degli orari fissi, ma dovrà dedicarsi ai casi il tempo necessario a svolgere un buon lavoro e non tralasciare nessun dettaglio fondamentale. Il PM non lavora quasi mai da solo, ma collabora con la polizia giudiziaria, i funzionari giudiziari e anche con gli avvocati e i testimoni.

Quando il magistrato ricopre il ruolo di giudice, invece, può lavorare in un’aula di tribunale, in un ufficio e/o addirittura da casa. Il giudice normalmente collabora con i funzionari giudiziari per collegare tutti i tasselli di un caso, con l’obiettivo di elaborare una giusta sentenza da emanare.

La carriera del magistrato

Dopo aver superato il concorso per diventare magistrato, è necessario completare un periodo di formazione pratica della durata di 18 mesi, lavorando al fianco di un giudice o di un pubblico ministero. Questa fase, se conclusa positivamente, consente l’assegnazione a un tribunale in qualità di magistrato onorario. Tuttavia, nel primo anno di attività, il neo magistrato non svolge le sue funzioni in autonomia ma è coadiuvato da un collega più esperto.

Con l’avanzare della carriera, dopo aver maturato undici anni di esperienza come magistrato ordinario, si apre la possibilità di essere promossi al ruolo di magistrato presso la Corte d’Appello. Ulteriori sette anni di servizio consentono di aspirare alla posizione di magistrato della Corte di Cassazione, il più alto grado nella gerarchia giudiziaria.

La carriera non si ferma qui. Dopo altri otto anni di dedizione, si può ambire a ricoprire incarichi direttivi superiori. In questa fase, la nomina avviene per discrezione del Consiglio Superiore della Magistratura, il quale si basa sul parere del Consiglio giudiziario competente per la valutazione dei candidati. Questo percorso riflette la progressione meritocratica all’interno del sistema giudiziario, offrendo opportunità di crescita professionale basate sull’esperienza, la competenza e il contributo individuale alla giustizia.

Quando guadagna un magistrato?

Dai dati forniti dall’Aran, emerge che i magistrati rappresentano la categoria di dipendenti pubblici con la retribuzione più elevata in Italia. Con uno stipendio medio annuo lordo di circa 147 mila euro.

Lo stipendio di base per queste figure professionali è fissato in 74.417 euro annuali, cifra alla quale vanno aggiunti una serie di pagamenti ulteriori come la tredicesima e la quattordicesima, l’adeguamento al costo della vita (perequazione), un’indennità integrativa speciale, la retribuzione per anzianità di servizio, oltre ad altre voci stipendiali e accessorie, queste ultime in grado di raggiungere quasi i 17.000 euro e comprendenti, tra l’altro, il pagamento degli straordinari.

È importante notare che, diversamente da altre categorie di dipendenti pubblici, i magistrati non beneficiano dell’alloggio di servizio. Ricevono però un’indennità di trasferimento, la quale subisce un incremento per coloro che vengono assegnati a servire in aree considerate disagiate, a partire dal terzo anno di servizio.

La progressione retributiva nel corso della carriera giudiziaria riflette l’anzianità e il merito. Durante il periodo di tirocinio, un magistrato può aspettarsi un salario annuo lordo di poco inferiore ai 23.000 euro, che si eleva a quasi 32.000 euro con l’ingresso ufficiale in ruolo. Successivamente, ogni quattro anni fino a un massimo di sette riconoscimenti, avvengono valutazioni di professionalità che possono portare a significativi aumenti salariali.

La media salariale tende ad aumentare anche in base agli incarichi ricoperti, come la posizione di Primo Presidente della Corte di Cassazione, che rappresenta il vertice della carriera.

 

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