Come diventare docente ITP

insegnante tecnico pratico

In questo articolo cercheremo di capire meglio la figura dei docenti ITP (Insegnanti Tecnico Pratici): chi sono, e in quali casi il diploma ITP è abilitante.

Scoprite con noi cosa serve per diventare ITP nel sistema scolastico italiano, che tipo di lavoro bisogna fare, in quali scuole si può insegnare e, soprattutto, come si diventa ITP.

ITP: chi sono?

tecnico di laboratorio

ITP è l’acronimo di Insegnante Tecnico Pratico o, più precisamente, un insegnante con qualifiche pratiche, che di solito lavora in un laboratorio di scuola superiore.

Ad esempio, esistono ITP che lavorano nei laboratori di informatica e insegnano agli studenti come utilizzare i computer e i software installati su di essi.

Quindi, di fatto, gli insegnanti tecnico pratici sono insegnanti che prestano servizio e insegnano all’interno dei laboratori delle scuole secondarie, in particolar modo degli istituti professionali, mettendo in campo la propria preparazione improntata maggiormente su aspetti pratici e tecnici di una materia.

I docenti ITP spesso lavorano al fianco di un altro insegnante a cui è stata assegnata la cattedra di una specifica materia. Ma attenzione, non cadere nell’errore di credere che la funzione dell’insegnante tecnico pratico sia quella di un assistente. In realtà, gli ITP sono da considerare veri e propri insegnanti che collaborano strettamente con altri colleghi nella pianificazione e nella gestione delle attività didattiche di ogni tipo, compresa l’attività di valutazione finale.

Questi professionisti svolgono un ruolo importante nell’educazione degli studenti e forniscono una formazione pratica per prepararli al meglio alla forza lavoro. Secondo la normativa ITP valida fino al 31 dicembre 2024, il diploma di qualifica ITP è sufficiente per accedere alla classe di concorso ITP e per lavorare in un istituto tecnico professionale. Dopo questa data, tuttavia, la partecipazione alle classi di concorso ITP sarà possibile solo dopo il conseguimento di una laurea triennale.

Chi rientra nella categoria ITP?

A causa dell’elevato numero di classi di concorso, esiste un’ampia varietà di profili di insegnanti che rientrano nella categoria ITP. Ecco alcuni esempi:

  • ITP di Meccanica (insegnano materie come meccanica, meccatronica e sistemi meccanici);
  • ITP di Elettronica (insegnano materie come elettronica, elettrotecnica e automazione);
  • ITP di Infornatica (insegnano lo sviluppo di software, la programmazione, la gestione di reti informatiche e la manutenzione dell’hardware);
  • ITP di Arti grafiche (insegnano grafica pubblicitaria, stampa e fotografia);
  • ITP di Enogastronomia (insegnano materie legate alla cucina e all’ospitalità, tra cui tecniche culinarie, gestione della cucina e servizio in sala. Le lezioni si svolgono in laboratori di cucina dove gli studenti imparano le tecniche culinarie e i metodi di cottura).

ITP: mansioni

Il compito principale dell’ITP è quello di organizzare e gestire in piena autonomia tutte le attività svolte nel laboratorio. Come già summenzionato, gli l’ITP possono collaborare con i docenti di teoria del relativo corso e contribuire al raggiungimento degli obiettivi didattici, ma non sono mai gerarchicamente o funzionalmente subordinati. I principali compiti di chi lavora come ITP sono i seguenti:

  • partecipare al monitoraggio delle iscrizioni di ogni studente;
  • partecipare alle riunioni del consiglio di classe e programmare le attività didattiche in sinergia con il docente di teoria;
  • pianificare e realizzare le attività di laboratorio secondo il programma;
  • spiegare agli studenti le procedure per lo svolgimento delle attività di laboratorio;
  • monitorare l’andamento del lavoro degli studenti in collaborazione con l’insegnante di teoria;
  • valutare, insieme all’insegnante di teoria, il lavoro degli studenti in base ai contenuti stabiliti durante la programmazione.

ITP: sbocchi professionali

Le attività ITP possono essere realizzate solo in alcuni tipi di scuole:

  • scuole tecniche;
  • scuole professionali.

Attualmente esistono tre modi principali per iniziare a lavorare come ITP nelle scuole:

  • concorsi scolastici (partecipare ai concorsi di selezione per insegnanti, che di solito vengono banditi ogni due anni. Attualmente, fino al 2024, per partecipare è sufficiente il diploma, ma dopo questa data è richiesta la laurea triennale e 60 CFU di specializzazione all’insegnamento);
  • Graduatorie Provinciali per Supplenze (GPS) (i candidati ITP possono iscriversi al GPS, che viene regolarmente aggiornato e suddiviso in gruppi in base ai titoli di studio e ad altre qualifiche);
  • Messa a Disposizione (ovvero tramite MAD, un modulo di domanda volontaria che può essere presentato direttamente alla scuola per trovare una supplenza nel breve periodo).

I diplomi che attualmente danno accesso ai posti per insegnanti tecnico pratici sono:

  • diplomi di Maturità tecnica o professionale;
  • diplomi di I° livello dell’alta formazione artistica, musicale coreutica.

Per quanto concerne i concorsi, le domande di partecipazione si effettuano tramite il sito web del MIUR. Il concorso consiste nei seguenti test:

  • prova scritta (50 domande a risposta multipla a cui rispondere in 100 minuti. L’argomento varia a seconda della classe di concorso a cui si partecipa);
  • prova orale (durata massima di 45 minuti).

Prima della prova scritta e di quella orale può essere prevista una prova preliminare di qualificazione.

Se si supera il concorso, si viene inseriti in una graduatoria di merito regionale dalla quale si può scegliere una scuola (sempre della regione in cui si è presentata la domanda). Ad esempio, se ci si iscrive in Lombardia, si può scegliere tra le scuole lombarde che hanno posti vacanti.

Dopo l’iscrizione, si entra in un periodo di prova, cioè un periodo di studio/lavoro accompagnati da un insegnante esperto.

Se si è in possesso di un diploma tecnico pratico, si può diventare ITP e si può anche partecipare ai corsi di specializzazione per diventare insegnante di sostegno.

Le MAD invece possono essere inviate a tutte le scuole che si desidera, senza limitazioni di tempo o di luogo. Basta una lettera inviata al dirigente scolastico quando si libera un posto ITP per comunicare la propria disponibilità.

In pratica, per reclutare un nuovo ITP, le scuole accedono prima alla graduatoria regionale. Se non ci sono posti vacanti, chiamano la persona che ha inviato la MAD. Nei concorsi è necessario scegliere la regione di interesse, ma con la MAD è possibile candidarsi ovunque. Quindi, la MAD è senz’altro un’opportunità da cogliere al volo.

Cosa cambierà a partire dal 31 dicembre 2024?

insegnante di laboratorio

Dopo il 31 dicembre 2024, ai fini della partecipazione ai concorsi per l’accesso al ruolo di ITP, saranno richiesti i due seguenti requisiti da possedere congiuntamente:

  • titolo di studio (laurea oppure diploma dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica di I livello oppure titolo equipollente o equiparato oppure diploma di specializzazione per le tecnologie applicate e diploma di specializzazione superiore per le tecnologie applicate);
  • abilitazione per la specifica classe di concorso di partecipazione al concorso.

ITS Academy: cos’è?

Si tratta di una scuola di specializzazione tecnica avanzata dove gli studenti possono ottenere il titolo di tecnico superiore. Il corso biennale o triennale è suddiviso in semestri.

Il corso biennale di livello V EQF (livello cinque del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente) è suddiviso in quattro semestri e prevede almeno 1.800 ore di formazione. Al termine del corso, il discente supera un esame e una valutazione finale e ottiene il titolo di “Esperto tecnico applicato”.

Il corso triennale di livello VI EQF (livello 6 del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente) è composto da sei semestri e comprende almeno 3.000 ore di formazione. Al termine del corso, viene rilasciato un “Diploma superiore in tecnologia applicata”, dopo il superamento dell’esame e della valutazione finale.

Questi due diplomi, insieme al diploma Europass, sono rilasciati dal Ministero dell’Istruzione, sono validi a livello nazionale e costituiscono titoli validi per la partecipazione ai concorsi pubblici.

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