Ora che settembre è bello che iniziato fioccano le domande sulla mad nella scuola paritaria. Interessante tema da affrontare. Ci si può candidare a insegnare nelle scuole paritarie? Anche queste fanno opera di reclutamento e hanno bisogno di personale. Vediamo quali sono gli iter da rispettare e le regole.
Messa a disposizione: scuola pubblica, privata o paritaria?
Prima di parlare approfonditamente della mad nelle scuole paritarie vogliamo soffermarci nello specifico sulla Messa a Disposizione. MAD, infatti, è la sigla che definisce questa modalità di autocandidatura nelle scuole. Si potrebbe anche definire come una sorta di curriculum, che il singolo aspirante docente invia di sua sponte all’ente scolastico. Tramite questa candidatura è possibile ottenere posizioni di supplenza sia per il breve che per il lungo periodo. La Messa a disposizione è utilizzata prevalentemente nella scuola pubblica. Ma molti si chiedono se può essere utilizzata per candidarsi anche nelle scuole paritarie. E qui subentra un ulteriore chiarimento. Prima di rispondere a questa domanda dobbiamo definire meglio un altro punto: quali sono le differenze tra scuole paritarie e scuole private. Diamo una definizione precisa, riportandola direttamente dal sito del Ministero dell’Università e della Ricerca:
“Le scuole paritarie svolgono un servizio pubblico e sono inserite nel sistema nazionale di istruzione. Per gli alunni, la regolare frequenza della scuola paritaria costituisce assolvimento dell’obbligo di istruzione.“Ministero dell’Istruzione
Per comprendere ancora meglio il tema è necessario riportare anche le parole con cui il MIUR definisce le scuole non paritarie:
“Le scuole non paritarie sono sempre di natura privata, e sono iscritte in elenchi regionali aggiornati ogni anno, reperibili sul sito internet dell’Ufficio scolastico regionale competente per territorio“
Scuole paritarie: cosa sono
In sintesi: per scuole private si intendono scuole non amministrate dallo stato. Mentre, per quanto riguarda le scuole statali, sappiamo che la loro gestione è affidata al Miur, che gestisce gli istituti scolastici mediante i Dirigenti Scolastici.
Sembrerebbe che le differenze tra scuole statali e paritarie siano minime, ed in effetti è così. Queste due tipologie di scuole sono molto simili, nelle normative, nei programmi, nella scelta dei docenti e molto altro. La differenza che salta prima all’occhio risiede nel fatto che la scuola paritaria viene affidata alla dirigenza del singolo istituto, e non viene posto sotto al dirigenza del ministero. Le scuole paritarie possono essere dirette e gestite da fondazioni, associazioni o società.
Le scuole paritarie possono avere un orientamento religioso, ma la formazione che erogano agli studenti è analoga a quella delle scuole statali. La sua posizione economica è indipendente da quella statale, può ricevere sussidi da parte dello Stato ma deve sostenersi tramite fondi reperiti in modo autonoma, e solitamente ottenuti grazie al pagamento delle rette degli studenti. Un altro aspetto che ci interessa in questa sede, è quello che riguarda il reclutamento insegnanti scuole paritarie, differente dal reclutamento insegnanti nella scuola pubblica. Per quanto riguarda le private, spesso circola la voce che siano più selettive, e che abbiano delle maglie più stringenti per l’assunzione degli insegnanti. Perchè nelle scuole private conta soprattutto il curriculum e non l’iter che è stato ufficializzato dal Ministero a livello nazionale. Ma vediamo meglio.
Messa a disposizione scuole paritarie
Forse possiamo definire meglio questi aspetti del reclutamento entrando nello specifico. Abbiamo detto che le scuole paritarie sono simili a quelle pubbliche, mentre le private rappresentano un mondo a parte. Bene, questo ci aiuta a capire che è possibile candidarsi con la Messa a disposizione nelle scuole paritarie, come si fa per la scuola pubblica. Ma non è possibile candidarsi alla scuola privata tramite modalità di presentazione della Messa a disposizione. Era facilmente intuibile. Nelle scuole paritarie ci si può candidare inviando la Mad alle caselle istituzionali, oppure consegnando la candidatura brevi manu, recandosi di persona presso l’istituto nel quale si desidera prestare servizio e lavorare come insegnante. Il contenuto della messa a disposizione nelle scuole paritarie è identico a quello previsto per la scuola pubblica.
Mad scuole paritarie: inviare le candidature
La possibilità di inviare diverse candidature per la messa a disposizione negli istituti paritari, e di poterla recapitare tramite casella di posta elettronica, permette agli aspiranti docenti di inviarne diverse, ampliando le proprie possibilità di chiamata e di ottenere una posizione lavorativa nell’insegnamento. Anzi, è vivamente consigliato candidarsi con una domanda da Messa a Disposizione su più province.
Perchè limitare la tua candidatura a una sola provincia. Puoi estendere il tuo “raggio d’azione” sulle province limitrofe o no, a seconda delle tue esigenze e della tua determinazione a spostarti e a inseguire questo sogno professionale. Non ti resta che fare un piano d’azione, stilare un elenco di province in cui potresti o vorresti lavorare, e vedrai che anche a te accadrà quello che è successo a molte altre persone come te, che non vedevano l’ora di fare il loro primo giorno di insegnamento. Con la Messa a disposizione non è impossibile ottenere incarichi di supplenza breve o lunga, bisogna tentare il tutto per tutto.
Un trucco che può aumentare le possibilità di chiamata è quello di inviare domande di Messa a disposizione alle province considerate favorevoli, dove ci sono maggiori possibilità di riuscita, più richiesta di personale in seguito a un numero di posti vacanti più alto. Per compilare la domanda puoi scaricare qualche modello di Mad su internet, oppure rivolgerti ai servizi on line che raccolgono le candidature e le inviano in maniera metodica a un ampio numero di istituti all’interno dei loro database.
Reclutamento insegnanti scuole paritarie: circoscrivere la zona
Certo, la Messa a disposizione è una modalità comoda, senza ombra di dubbio, ma anche questa ha i suoi limiti. Nonostante sia già parecchio vantaggiosa, perché semplifica le modalità di ottenere una posizione di supplenza, c’è chi vorrebbe un vantaggio ancora più grande. Anche se può suonare irritante e prepotente, viene proprio da chiedersi “ma cosa vuoi? Il lavoro sotto casa?”.
Ci capita spesso di incontrare aspiranti docenti che chiedono se sia possibile selezionare “la zona” in cui inviare la Mad. Sarebbe bello poter rispondere, sì, certo, puoi circoscrivere una zona, un’area in cui presentare la tua domanda, così potrai lavorare proprio a un tiro di schioppo dalla tua abitazione. Ma non è così. C’è parecchio caos nel mondo del reclutamento insegnanti, nonostante ci sia carenza di personale le scuole hanno i fondi bloccati e devono tagliare il personale, i docenti sono costretti a spostarsi dalle proprie regioni, e ancora non accenna a migliorare la situazione.
Non diciamo che ti devi accontentare di ciò che passa in convento, crediamo anche noi che non sia giusto sottostare a delle condizioni di lavoro disagevoli, che non valorizzano il professionista e le scuole per cui lavora. Ma concretamente, si può solo fare uno sforzo e iniziare a lavorare, le cose miglioreranno strada facendo ma intanto bisogna darsi da fare.
Messa a Disposizione: sanzioni in caso di rinuncia
Visto che abbiamo fatto questo ricco excursus sulla messa a disposizione, e nell’ultimo paragrafo abbiamo tentato di rispondere a una domanda rispetto alla messa a disposizione, oltre ad aver chiarito come funziona la messa a disposizione scuole paritarie vogliamo chiarire un altro punto ancora. Questo punto riguarda la spinosa questione delle rinunce.
Cosa succede in caso di rinuncia alla messa a disposizione? In effetti, soprattutto se hai inviato varie domande, può capitare di essere contattati da due scuole diverse e di dover rinunciare. Sappiamo che se un docente inserito in graduatoria GPS rinuncia all’incarico, la sanzione è piuttosto dura: viene, infatti, cancellato dalle graduatorie. Ma per quanto riguarda le domande di Messa a Disposizione funziona nello stesso modo? No, fortunatamente. Un candidato può tranquillamente rinunciare ad un incarico di MAD senza incorrere in brutte conseguenze e sanzioni. Se rinunci ad una convocazione da MAD, al massimo non verrai più chiamato da quella scuola per tutto l’anno scolastico in corso.