Mibact: cos’è, come funziona, struttura

Il Ministero della Cultura, ovvero il vecchio MIBACT, è un dicastero del governo italiano. Si occupa della tutela e gestione dell’ambito culturale in generale, e del paesaggio. La sua è una lunga storia, che merita di essere conosciuta, così come merita di essere conosciuta la sua organizzazione e il suo funzionamento. Questo articolo fa chiarezza proprio su questi aspetti.

Mibact: cos’è

funzionari mibactLo conosciamo con la sigla MIBACT perchè stava ad indicare il Ministero per i beni culturali e ambientali. Ma ora è semplicemente Ministero della Cultura. Ora l’acronimo da utilizzare sarebbe MiC, anche se ancora molti lo abbreviano come Mibact, essendo recente il cambiamento, risalente a fine 2021.
L’attuale dicastero è nato dalla separazione avvenuta con il Ministero della Pubblica Istruzione, nel 1974. Il primo Ministro a reggere questo dicastero fu Giovanni Spazzolini, mentre adesso l’attuale ministro è Dario Franceschini, in carica dal 5 settembre del 2019.
Dunque, il nuovo ministero ha raccolto le richieste che prima erano assorbite dal Ministero della pubblica istruzione, quelle più pertinenti alle antichità, belle arti, biblioteche ed accademie. A questi aspetti si sono aggiunti anche alcuni altri, che erano retti e gestiti dal Ministero dell’Interno, come gli archivi di Stato, la discoteca di Stato, l’editoria libraria e la diffusione della cultura.
Per alcune legislature è stata accorpata anche la competenza sul turismo, che adesso è passata a un nuovo e apposito ministero, appunto il Ministero del turismo.

Organizzazione Mibact: le strutture centrali

Il Mic, ancora conosciuto come Mibact, ha una struttura complessa che non è possibile riassumere del tutto nella cornice di questo articolo.
In questo paragrafo segnaliamo quali sono le strutture centrali, in un elenco che le contiene tutte. Ma prima di segnalare anche gli uffici di diretta collaborazione è opportuno sottolineare dove risiedono buona parte degli uffici della direzione del Ministero, soprattutto la Direzione generale archeologia, belle arti e e paesaggio (ABAP), dell’Istituto centrale per il catalogo e la documentazione (ICCD): presso il Complesso monumentale di San Michele
Ed ecco, inoltre, la lista degli uffici di diretta collaborazione:

  • l’ufficio di gabinetto
  • la segreteria del ministro
  • la segreteria tecnica del Ministero
  • l’ufficio legislativo
  • l’ufficio stampa e comunicazione
  • le segreterie dei sottosegretari di Stato

Organizzazione Mibact: gli organi centrali

Come avrai intuito, non è semplicissima l’organizzazione del Ministero della Cultura, prevede molti livelli diversi ed è facile confondersi. Ora cercheremo di inquadrarli e di comprendere meglio le funzioni per avere un quadro più preciso.
Per quanto riguarda gli Organi centrali, si distinguono in due diversi livelli

  • Segretariato generale
  • Direzioni generali

Segretariato generale

Il Segretariato generale è l’organo che si occupa dell’azione amministrativa, gestisce, programma e elabora le scelte e la direzione verso la quale queste scelte si rivolgono. Orienta la strategia dell’attività generale del Ministero, coordina gli uffici e le attività del Ministero, vigila sulla loro efficienza e rendimento e riferisce periodicamente al Ministro gli esiti della sua attività.
È organizzato in sette servizi:

  • Servizio I – Coordinamento amministrativo
  • Servizio II – Ufficio UNESCO
  • Servizio III – Relazioni internazionali
  • Servizio IV – Programmazione
  • Servizio V – Contratti e attuazione programmi
  • Servizio VI – Eventi, mostre e manifestazioni
  • Servizio VII – Anticorruzione e servizio ispettivo

Le direzioni generali

Il segretariato generale coordina anche l’attività delle direzioni generali, che sono molteplici e diverse, eccole elencate qui di seguito:

  • Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio
  • Direzione generale Archivi
  • Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore
  • Direzione generale Bilancio
  • Direzione generale Cinema e audiovisivo
  • Direzione generale Creatività Contemporanea
  • Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali
  • Direzione generale Musei
  • Direzione generale Organizzazione
  • Direzione generale Sicurezza del patrimonio culturale
  • Direzione generale Spettacolo

Organi consultivi centrali

Operano presso il Ministero, quali organi consultivi a carattere tecnico-scientifico le strutture di consulenza e supporto di seguito indicate:

  • Consiglio superiore per i beni culturali e paesaggistici
  • Consiglio superiore dello spettacolo (già Consiglio nazionale dello spettacolo)
  • Consiglio superiore del cinema e dell’audiovisivo
  • Comitato permanente di promozione del turismo in Italia (soppresso)

nonché sette comitati tecnico-scientifici:

  • Comitato tecnico-scientifico per l’archeologia
  • Comitato tecnico-scientifico per le belle arti
  • Comitato tecnico-scientifico per il paesaggio
  • Comitato tecnico-scientifico per l’arte e l’architettura contemporanee
  • Comitato tecnico-scientifico per i musei e l’economia della cultura
  • Comitato tecnico-scientifico per gli archivi
  • Comitato tecnico-scientifico per le biblioteche e gli istituti culturali

I comitati durano in carica tre anni e possono riunirsi in seduta congiunta a richiesta del Ministro o del Segretario generale per l’esame di questioni a carattere interdisciplinare.

Non è stata confermata, nell’attuale struttura, l’esistenza di due ulteriori comitati di carattere consultivo

  • Comitato tecnico-scientifico speciale per la tutela del patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale
  • Osservatorio nazionale per la qualità del Paesaggio

Istituti dotati di autonomia speciale

Tutti con sede a Roma, tranne ove indicato diversamente.

  • Archivio Centrale dello Stato
  • Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
  • Biblioteca Nazionale Centrale di Roma
  • Centro per il libro e la lettura
  • Istituto centrale per gli archivi
  • Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi
  • Istituto centrale per il catalogo e la documentazione
  • Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche
  • Istituto centrale per il patrimonio immateriale
  • Istituto centrale per il restauro
  • Istituto centrale per l’archeologia
  • Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale
  • Istituto centrale per la grafica
  • Istituto centrale per la patologia degli archivi e del libro
  • Opificio delle pietre dure
  • Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo, con sede a Taranto
  • Soprintendenza speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma
  • Soprintendenza speciale per il PNRR
  • Ufficio del soprintendente speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016, con sede a Rieti e Roma

Musei e parchi archeologici con autonomia speciale

Il ministero può deliberare la creazione di istituti dotati di autonomia speciale, cui affidare determinati musei e parchi archeologici statali di rilevante interesse nazionale. Gli istituti autonomi sono dotati di autonomia scientifica, finanziaria, contabile ed organizzativa, e dipendono funzionalmente dalla Direzione generale Musei.

Organi periferici

L’organizzazione periferica del dicastero è alquanto complessa.

In primo luogo, è da notare che il ministero, eccetto quanto concerne il patrimonio archivistico, non esercita competenza sui beni culturali delle tre regioni autonome Sicilia, Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta, in quanto i rispettivi statuti speciali affidano la materia in maniera esclusiva alle predette.

Al vertice dell’organizzazione periferica si trovano 17 segretariati regionali: essi coordinano l’attività di tutte le strutture periferiche del ministero site nella rispettiva regione. La loro attività coinvolge quindi:

  • le 43 soprintendenze Archeologia, belle arti e paesaggio
  • i 100 Archivi di Stato
  • 38 delle 46 biblioteche pubbliche statali

I concorsi MIBACT

concorso mibactL’ultimo concorso MIBAC per l’assunzione di 500 funzionari risale al 2016. Attraverso questa procedura concorsuale sono stati assunti:

  • 5 Funzionari Antropologi
  • 90 Funzionari Archeologi
  • 130 Funzionari Architetti
  • 95 Funzionari Archivisti
  • 25 Funzionari Bibliotecari
  • 5 Funzionari Demoetnoantropologi
  • 30 Funzionari della promozione e comunicazione
  • 80 Funzionari Restauratori
  • 40 Funzionari Storici dell’Arte

Il Mibact, ora Mic, è sicuramente una meta ambita per moltissima laureati in ambito umanistico, la preparazione per il concorso al Mibact del 2016 aveva previsto l’assunzione di 500 funzionari, un numero alto ma comunque non sufficiente a coprire l’enorme quantità di domande giunte per candidarsi a quella posizione. Eppure sembra sempre più palese la necessità di rinnovare la classe politica e amministrativa che si occupa di cultura in Italia.
I tempi stanno cambiando con una velocità disarmante, e servirebbe un’ampiezza di vedute e una capacità di visione realmente innovativa per traghettare la cultura nella nuova era, fatta di sfide enormi e di opportunità nascoste ma pronte ad essere colte.

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