Test situazionali: cosa sono, a che servono, esempi

situational judgement test

I quesiti situazionali si ritrovano molto spesso all’interno delle prove preselettive dei concorsi pubblici. Per dare un’idea della tipologia di concorsi possiamo dire che si trovano test situazionali all’interno del Concorso RIPAM 2293 diplomati per vari Ministeri, il Concorso per Dirigenti SNA o all’interno della prova scritta del Concorso per 2133 Funzionari RIPAM. Ma non solo. I recruiter inseriscono questo genere di domande all’interno delle selezioni aziendali, per valutare quale sia il candidato più adatto a ricoprire una determinata posizione. Ma vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta.

Quiz situazionali: cosa sono

test situazionali ripam pdfI testi situazionali, anche chiamati in inglese Situation Judgement Test (SJT) sono largamente diffusi nel mondo anglosassone, dove sono protagonisti indiscussi delle procedure di selezione del personale. Sono utilizzati con frequenza anche nei concorsi per le posizioni all’interno dell’Unione Europea. Insomma, stiamo parlando di un tipo di test che ha riscosso parecchio successo e che viene universalmente riconosciuto come valido e affidabile. Ma di cosa si tratta?

Forse nel nostro Paese non abbiamo ancora preso dimestichezza con questa prova, e tendiamo a storcere il naso. Non capiamo quali competenze sono in grado di valutare, per quali ruoli professionali sono più adatti e come sono strutturati. Per rispondere a queste domande è nato questo articolo. 

Abbiamo una particolare simpatia per il test situazionale, ci sembra un ottimo modo per avere valutare un aspetto cruciale della preparazione di un futuro professionista, ovvero le competenze trasversali personali, anche conosciute come soft skills. Queste sono quelle abilità sottili e impalpabili, apparentemente poco concrete, che appartengono a ogni singolo individuo e che vanno a costituire il patrimonio intangibile di un’azienda. Sono i fattori distintivi, i talenti e le conoscenze specifiche individuali dei dipendenti, che rendono unica un’organizzazione.

Le competenze trasversali valutate dai test situazionali rappresentano il bagaglio di valori unico e indivisibile. Per imparare a conoscerle meglio presentiamo questa utile distinzione delle soft skills in gruppi:

  • skill di efficacia personale: autocontrollo e resistenza allo stress; fiducia in se stessi; elasticità; flessibilità; creatività; apprendimento permanente (cd. lifelong learning)
  • skill relazionali: comprensione interpersonale; orientamento al cliente; lavoro di squadra (cd. teamwork); comunicazione
  • skill relative a impatto e influenza: capacità di esercitare un impatto o un’influenza sugli altri; consapevolezza organizzativa; leadership
  • skill orientate alla realizzazione: orientamento agli obiettivi (o al successo); efficienza; attenzione all’ordine, alla qualità e all’accuratezza; capacità di prendere l’iniziativa (approccio proattivo); problem solving; pianificazione e organizzazione; ricerca e gestione delle informazioni; autonomia
  • skill cognitive: pensiero analitico; pensiero concettuale

I quiz situazionali sono diversi dai test della personalità che conosciamo, perché sono in grado di dare informazioni sulle capacità del candidato di intraprendere le azioni giuste in determinate situazioni specifiche. Sembra un approccio generico e astratto, ma i test situazionali sono accompagnati da modalità di valutazione che si misurano con precisione.

Test situazionali nei concorsi

Dopo aver illustrato meglio cosa sono questo genere di test possiamo passare a indicare quali sono i contesti in cui vengono maggiormente utilizzati, soprattutto per quanto riguarda i concorsi pubblici. 

Se ci rivolgiamo al mondo dei recruiter e della selezione del personale possiamo affermare che i quesiti situazionali sono adatti e pertanto utilizzati in tutti in settori lavorativi. Molte aziende, e sempre di più negli ultimi anni, si avvalgono di queste modalità di recruiting per le fasi selettive: dalle compagnie di assicurazione alle compagnie aeree. Ma è in particolare modo per gli organi con funzioni operative che il test situazionale mostra la sua efficacia, perché all’interno delle posizioni con più alto livello di gerarchia si hanno maggiori possibilità di incorrere in situazioni problematiche che richiedono capacità di risoluzione avanzata e spendibile con spontaneità nell’immediato. 

Ma è soprattutto per il concorso RIPAM che i test situazionali si sono fatti conoscere. Prima di fornire maggiori spiegazioni e anche esempi sui Situational Judgement Test inquadriamo un momento di cosa stiamo parlando.

Cos’è il Ripam? Stiamo parlando del progetto di riqualificazione della Pubblica Amministrazione, nato e sviluppato con l’obiettivo di formare e reclutare personale altamente qualificato per l’ammodernamento della macchina amministrativa. Per affrontare le sfide del futuro un rinnovamento è sempre quello che ci vuole, e la Pubblica Amministrazione ha deciso di attuarlo con selezione di nuove personale attraverso concorsi pubblici, concorsi che includevano nelle prove anche i quesiti situazionali. 

Molti dunque sono andati alla ricerca dei test situazionali Ripam in pdf per arrivare preparati al fatidico momento. Anche noi vogliamo venire incontro ha chi necessita di maggiori informazioni su questa peculiare modalità di selezione, e dunque nei prossimi paragrafi ti spiegheremo com’è strutturato un test situazionale e ti forniremo un esempio.

Quesiti situazionali: come sono strutturati?

test situazionale nei concorsiLo schema con cui viene strutturato un quesito dei SJT è molto semplice. Viene esposta una problematica aziendale, che può essere inerente al rapporto con i clienti o a un conflitto con i fornitori, oppure a una divergenza tra colleghi o superiori, e successivamente viene posta una domanda che possiamo semplicemente riassumere così:

Cosa faresti per affrontare questa situazione?

Alla domanda vengono fatte seguire diverse risposte comportamentali, che illustrano diverse azioni e reazioni. Il candidato è chiamato a decidere quale sia, secondo le sue personali valutazioni, l’azione più adatta al contesto e al raggiungimento del risultato. 

A ogni domanda corrispondono generalmente dalle quattro alle sette risposte-azioni. Sono così numerose per ridurre le possibilità di “indovinare” scegliendo una risposta in modo causale. 

Alcuni test prevedono anche la possibilità di “votare” l’appropriatezza delle risposte valutandole numericamente, e mettendole per così dire “in classifica”.
Il test situazionale non è per niente facile, anche perché molto spesso tutte le risposte sono realistiche e plausibili, ed è difficile individuare la più corretta. Proprio da questo si deduce quali sono le competenze trasversali e le attitudini di un candidato, perché la risposta dipenderà dalla sua scala di valori, dalla logica che applica alle scelte, dal suo schema di priorità dovuto a fattori interni o esterni. Insomma, è un test davvero interessante da utilizzare, ed è stata secondo noi un’ottima idea averlo inserito all’interno del concorso RIPAM.

Esempio di test situazionale

Sei un commesso del reparto libri per bambini della libreria KIBU della contea di Holt. Sono le 17 del 24 dicembre. Ti hanno chiesto di lavorare alle casse, c’è una lunga coda di clienti in attesa di pagare. Improvvisamente, il sistema che consente le transazioni con carta di credito smette di funzionare. Uno dei responsabili delle casse ti informa che saranno necessari almeno 20 minuti prima che il provider possa risolvere il problema. Esamina le seguenti risposte e seleziona l’azione che ritieni più efficace e quella meno efficace.

A. Continui a servire i clienti e chiedi scusa per l’impossibilità di pagare con carta di credito

B. Chiedi cosa fare al responsabile delle casse

C. Ti consulti con il responsabile delle casse e gli suggerisci di far subentrare qualche dipendente della libreria per informare i clienti in coda del disservizio e dei tempi necessari per la risoluzione

D. Anticipi la tua pausa caffè perché i clienti dovranno tornare più tardi quando il sistema di pagamento con carta di credito funzionerà nuovamente

La risposta A non è una risposta particolarmente efficace, in quanto i clienti che hanno intenzione di pagare con la carta di credito continuano a fare la fila e, quando raggiungono la cassa, potrebbero non essere in grado di pagare i prodotti perché non dispongono di contante o di mezzi di pagamento alternativi. La risposta B è una risposta ragionevole, in quanto chiedi consigli a una persona esperta. La risposta C è la risposta più efficace in quanto non puoi fare alcunché per risolvere il problema del pagamento con carta di credito, ma puoi fare in modo che si forniscano ai clienti le informazioni necessarie per decidere se continuare a stare in fila, per poi pagare con mezzi alternativi, o se tornare più tardi. La risposta D è la risposta meno efficace, in quanto non hai la certezza matematica che i clienti tornino nuovamente, inoltre, lasci in una situazione difficile il responsabile e i tuoi colleghi.

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