UDA: significato, cos’è, a che serve

esempi unità didattica di apprendiemento

È arrivato il momento di chiarire il significato del termine UDA: Unità Didattica di Apprendimento. In questo blog ci occupiamo soprattutto di formazione, approfondendo e dando ampio spazio alle tematiche del settore istruzione. Non può mancare un articolo per offrire una spiegazione sulle unità didattiche di apprendimento, su come si strutturano e su qual è il loro grado di importanza per la didattica in aula

UDA: significato

unità didattica di appredimento scuola elementareCon la sigla UDA si indica l’Unità Didattica di Apprendimento, ovvero la base dell’apprendimento scolastico, il piccolo (ma grande in termini di rilevanza) mattoncino che compone il mosaico del programma scolastico. Questo elemento è la base del metodo didattico e dell’insegnamento. L’aspetto più interessante è dato dal fatto che le UDA possono essere, e anzi molto spesso lo sono, interdisciplinari, ovvero unite da una tematica comune e messe insieme e unite per costruire un percorso lungo, di una durata specifica, finalizzato all’apprendimento.

L’Unità didattica di apprendimento è parte integrante di un percorso formativo che racchiude tutte le discipline interessate e che viene disegnato dal docente su misura rispetto alla classe e ai suoi bisogni e obiettivi. Sulla base di questi bisogni e obiettivi l’UDA viene veicolata tramite metodologie diverse, strumenti e approcci di varia natura.

Il fine ultimo è porre al centro del processo dell’apprendimento lo studente, che grazie a questa modalità di strutturare le lezioni e la didattica diventa il protagonista. Per apprendere in modo ottimale lo studente e la studentessa dovranno cooperare, attivare le proprie capacità di problem solving, sviluppare un margine di autonomia nel ragionamento e nella progettualità, tutto questo all’interno di una tematica che fa fa cornice, che viene stabilita precedentemente e rappresenta i filo conduttore principale.

La peculiarità dell’UDA è data anche dal metodo di valutazione, che si discosta dalle solite valutazioni gerarchiche, espresse in giudizi di valore. Le competenze sono valutate in base a quanto lo studente o la studentessa si è lasciato coinvolgere all’interno del flusso di attività ed è stato in grado di contribuire nello svolgimento, nell’ottimizzazione, nell’evoluzione del processo didattico avviato tramite UDA.

Unità didattica apprendimento e vita scolastica

La vita scolastica, l’esperienza in aula e l’apprendimento danno vita a diverse e numerose situazioni in cui un’UDA può rivelarsi davvero funzionale e ottimale sotto molti punti di vista. Ma non solo, un’UDA può essere impiegata anche modalità di approccio nel supporto all’alunno in determinate fasi della sua vita. Proprio il fatto che sia così flessibile e capace di rendersi trasversale rende le UDA particolarmente adattabili alle esigenze del momento, sia per il gruppo che per il singolo.

A ben vedere le Unità Didattiche di Apprendimento rappresentano una piccola rivoluzione in seno alla didattica stessa, spingendo gli insegnanti a separarsi dalla visione divisava delle discipline come compartimenti stagni, impossibilitate a dialogare tra loro. Proprio l’approccio cooperativo che rende il sapere malleabile regala alla didattica una possibilità esperienziale più allargata e incisiva.

Gli alunni fuori da scuola apprendono in modo profondo proprio così, attraverso esperienze che vanno a toccare la vita su più livelli interconnessi. E anche attraverso internet e la rete sono messi nelle condizioni di poter perseguire quella concezione “reticolare” della conoscenza.

Come si strutturano le UDA

Fin qui siamo riusciti a spiegare il significato delle UDA, adesso possiamo entrare nel vivo della loro organizzazione e del modo in cui dovrebbero essere strutturate per funzionare al meglio.

Ricordiamo che stiamo parlando di un approccio che privilegia autonomia e responsabilità da parte degli studenti, per questo è di vitale importanza che il modo in cui è strutturato non sia dispersivo e sfilacciato, pena la confusione degli studenti e la mancata realizzazione degli obiettivi di apprendimento, che renderebbero difficili anche un nuovo tentativo di utilizzo della modalità.

Abbiamo detto già dell’importanza della tematica, una macro-tematica che funziona da chiave di volta, da ponte e da cornice. La prima fase sarà quindi di organizzazione e introduzione al tema, e in questa stessa fase verranno esplicitati i prerequisiti necessari e le competenza da impiegare, allenare e migliorare.

La fase centrale dell’unità è importante perchè inquadra i contenuti veri e propri, si entra nel vivo. Ogni contenuto sarà veicolato da specifiche attività didattiche che dovranno puntare molto se non tutto sulla cooperazione e sull’apprendimento situazionale, sempre restando nel territorio della macro-tematica e mai discostandosene.

I docenti per entrambe le fasi e in tutte le attività previste sono tenuti a supervisionare con attenzione, intervenendo solo nell’eventualità in cui si renda necessario apportare modifiche nel contesto e nei presupposti, ma per quanto possibile l’impegno assunto dev’essere in linea con la flessibilità del percorso, che deve adattarsi agli obiettivi desiderati, senza allontanarsene troppo. Insomma, il lavoro docente è quello di osservatore attento, di partecipante integrato ed equilibrato e di incaricato del monitoraggio dell’avanzamento ai fini della valutazione finale del lavoro di tutti gli alunni.

UDA: i diversi cicli di istruzione

Le unità didattiche di apprendimento non sono specifiche di un unico ciclo di istruzione, anzi, sono perfettamente adattabili a qualsiasi ciclo. Determinati livelli di istruzione cambieranno le esigenze e gli obiettivi finali, ma sostanzialmente la tipologia di progettazione resta la stessa. I macro-temi scelti saranno diversi per la scuola primaria o secondaria, oppure possono essere identici ma declinati in modi diversi e con linguaggi comprensibili dalla fascia d’età in questione.

Ad esempio, temi di natura socio-politica possono essere adatti al ciclo di istruzione della scuola superiore e meno adatti agli alunni di scuola elementare, che ancora non possono toccare argomenti di una certa complessità. Viceversa, promuovendo nella scuola superiore tematiche banali si rischia di rendere difficoltoso il coinvolgimento degli alunni e di mandare in fumo i vantaggi delle UDA com strumento didattico adatto a tutti.

Sono le attività il fulcro delle UDA e sono soprattutto queste a dover essere ritagliate su misura per la classe di età e le competenze che possiede. Rispetto a queste, è abbastanza intuitivo che gli alunni della scuola primaria preferiranno attività di tipo ludico, mentre i più maturi saranno più portati all’approccio critico nelle attività.

Chi deve progettare le UDA

unità didatticaIl massimo vantaggio nell’applicazione delle UDA come metodologia si ottiene coinvolgendo diversi docenti. La condizione ideale si compie quando tra questi docenti si è instaurato già un buon legame professionale nonché umano. Qualora siano tutti concordi sull’importanza della tematica scelta relativamente alla propria disciplina e in generale per l’insieme del disegno progettuale non ci sono dubbi che il risultato del percorso sarà positivo e costruttivo per la classe. Per capire cosa stiamo dicendo possiamo utilizzare il concetto di asse, ovvero, tutte le materie dei relativi docenti possono innestarsi su uno stesso asse culturale. L’asse può essere umanistico, scientifico, linguistico e così via, assorbendo così il contributo di tutti gli insegnanti con competenze allineate al macro-tema di riferimento.

Non è facile immaginare questo tipo di organizzazione, e in effetti dal punto di vista organizzativo è un po’ complesso, ma il livello di coinvolgimento che riesce a generare è molto alto e si rivela molto funzionale per l’apprendimento di tutto la classe, riuscendo a trascinare anche i soggetti con bisogni diversi.

Ci auguriamo che questo approfondimento sulle UDA abbia suscitato il tuo interesse e che possa darti la giusta spinta per tentare di applicare le unità didattiche di apprendimento all’interno della tua classe.

Credits foto in evidenza e 1: Depositphotos.com – monkeybusiness

Credits foto 2: Depositphotos.com – PantherMediaSeller