Moltissime persone si accingono a conseguire i 24 CFU a Firenze. Il motivo è semplice: è indispensabile maturare questo requisito per diventare insegnante. Molte norme cambiano regolarmente, ed è sempre buona abitudine aggiornarsi per non ritrovarsi all’improvviso nella confusione. Abbiamo scelto di scrivere questo articolo illustrate cosa sono i 24 CFU a chi ancora non ha ben chiaro il sistema. Nei prossimi paragrafi tenteremo di rispondere a molte delle domande in merito che continui a porti.
24 Cfu a Firenze: cosa c’è da sapere
Il sistema di reclutamento insegnanti non è differente a seconda delle regioni. Pertanto le informazioni che indicheremo qui di seguito si possono ritenere ragionevolmente valide per tutti, al di là della regione d’appartenenza. Indicazioni precise e ufficiali a riguardo sono state espresse formalmente nel 2017, tramite il famoso Decreto 24 CFU. La regolamentazione contenuta all’interno sancisce le modalità di inserimento nel mondo dell’istruzione attraverso l’iter del reclutamento tramite vari passaggi, molto dibattuti dagli addetti ai lavori. Uno degli elementi più rilevanti e al centro dell’attenzione riguarda l’acquisizione di crediti formativi universitari e l’iter da seguire.
Cosa sono i crediti formativi universitari? Probabilmente hai già in testa una risposta più o meno vaga. Conosciuti anche ì come CFU questi crediti rappresentano una piccola ma funzionale unità di misura che viene utilizzata per conteggiare e quantificare l’impegno totale di studio dello studente e il valore a cui corrisponde singolo esame di un corso di laurea. In sintesi: 1 credito corrisponde a 25 ore di lavoro tra lezioni e studio individuale. Gli esami di solito variano nel numero dei crediti, generalmente oscillano tra i 6 e i 9, arrivando fino ai 12 cfu per gli esami con programmi più approfonditi. Un corso di laurea triennale corrisponde a 180 cfu, ovvero 60 cfu per anno universitario. I corsi di laurea magistrale corrispondono a 120 cfu. I master annuali a 60 cfu. Per raggiungere il totale saranno dunque necessari un totale di esami che permetta di conseguire questo numero. Tutte le attività curriculari ed extracurriculari vengono calcolate in crediti, compresa la tesi finale, le attività di tirocinio e le abilitazioni. Il sistema dei crediti per uniformare il superamento degli esami a livello nazionale e internazionale, consentendo la conversione dei crediti da un’università a un’altra in modo semplice. Tramite il riconoscimento sulla base standard dei crediti universitari sarà possibile richiedere la convalida dei crediti in qualsiasi ateneo o per qualsiasi ragione.
Questo discorso è valido anche e soprattutto per i crediti per l’insegnamento, una delle motivazioni che spingono un gran numero di persone a conseguirli oppure a richiederne il riconoscimento qualora li possedessero già in via curriculare grazie al piano di studi del proprio corso di laurea. Chi consegue i 24 cfu a Firenze può farli riconoscere e convalidare, in tutta Italia, all’interno delle tabelle dei settori scientifico disciplinari.
I 24 crediti devono essere conseguiti all’interno di SSD, ovvero settori scientifico-disciplinari precisi, ai quali corrisponde un codice identificativo. I settori scientifico disciplinari per i 24 crediti sono:
- Pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione
- Psicologia
- Metodologie e tecnologie didattiche generali
I regolamenti istituzionali prevedono che si ottengano i 24 crediti formativi universitari richiesti in almeno tre dei quattro ambiti stabiliti e che per ogni SSD vengano totalizzati almeno 6 crediti certificati.
24 CFU: aggiornamenti in merito
L’acquisizione dei 24 crediti formativi è in costante cambiamento, come abbiamo detto fin da subito. Questi cambiamenti sono spesso causa di confusione e incomprensione ed è per tale motivo che abbiamo scelto di concentrarci sugli ultimi aggiornamenti a riguardo. Ultimamente non è raro imbattersi in affermazioni del tipo: “addio ai 24 CFU per insegnare”. Possiamo considerare queste asserzioni come veritiere e prenderle per buone in toto?
Possiamo intanto pensare che le regole sono destinate ad evolvere, come sempre, ma per ora sembra che il Ministero dell’Università e della Ricerca abbia soltanto espresso apertamente una sua intenzione volta a modificare i parametri per il reclutamento degli insegnanti. Parametri che sussistono da diverso tempo, come appunto il conseguimento dei 24 cfu. Il sistema dei crediti finora si è sempre rivelato efficiente e comodo, ma nelle intenzioni del Ministro c’è quella di dare meno importanza alla mera preparazione teorica in ambito formativo-didattico per valorizzare l’esperienza pratica. Ma per il momento non c’è niente di certo, il MIUR non si è espresso in via ufficiale, quelle pronunciate sono solo dichiarazioni informali e parole, che, sì, lasciano intuire qualche futuro cambiamento ma che dovremo aspettare ancora un po’ prima di vedere in atto.
Il fatto che dobbiamo attendere lo conferma anche il concorso previsto per le materie STEM, l’unico bando attualmente non ha subito particolari stravolgimenti nei criteri di partecipazione.
Quindi, per diventare insegnanti a Firenze è ancora necessario perseguire i requisiti che fino ad ora sono stati considerati validi. Forse qualche cambiamento avverrà, ma fino a quando non sarà reso ufficiale tanto vale non farsi trovare impreparati.
A chi servono i 24 crediti universitari a Firenze?
Quindi, ricapitolando, coloro che vogliono partecipare ai concorsi scuola e rientrare nell’aggiornamento delle graduatorie di II e III fascia devono ancora conseguire i 24 crediti fatidici. Non vogliamo essere troppo generici, per cui ecco quali sono nel dettaglio i canali per cui i 24 CFU sono indispensabili:
- Concorso straordinario scuola secondaria: i crediti sono necessaria ai vincitori per essere ammessi in ruolo, sia a chi fuoriesce dal concorso come idoneo e può concorrere all’abilitazione
- Procedura straordinaria per l’abilitazione: i 24 cfu sono richiesti a coloro che superano la prova scritta e vogliono ottenere l’abilitazione all’insegnamento
- Concorso ordinario scuola superiore: i 24 cfu sono requisito fondamentale, per i laureai e non per i diplomati ITP
- Graduatorie d’istituto di III fascia: i 24 cfu sono requisito per i laureati e i diplomati ITP che richiedono l’inserimento ex novo
Invece, è opportuno segnalare che i docenti abilitati si possono considerare esonerati da questo requisito, come è giusto che sia.
Sottolineiamo ancora una volta che gli studenti in possesso di un titolo universitario di primo e di secondo livello, ma anche master e scuole di specializzazione, che all’interno del proprio piano di studi abbiano già conseguito un numero di crediti nei settori scientifico disciplinari che abbiamo indicato nel paragrafo poco sopra non hanno bisogno dell’ottenimento dei crediti, semmai dovranno richiedere ufficialmente riconoscimento crediti e di certificazione.
Insegnare a Firenze: come ottenere i crediti
Quando abbiamo illustrato riguardo i requisiti per il reclutamento insegnanti è indubbiamente fonte di ansia per alcuni, mentre non preoccupa affatto altri. Chi deve ottenere ancora i 24 crediti a Firenze si ritrova a combattere con informazioni spesso contrastanti e poco precise. Un dato che rincuora è l’esistenza di istituti universitari seri che propongono servizi di riconoscimento crediti. Un canale efficiente, flessibile e di livello qualitativo alto per l’acquisizione di questo requisito è rappresentato dalle università on line come Unicusano. Queste università, grazie alla dinamicità della propria organizzazione e alla personalizzazione della proposta per venire incontro agli studenti interessati sono un’ottima soluzione per ottenere i crediti per l’insegnamento in modo rapido ma preservando la qualità di una formazione ottimale.
Per la procedura di riconoscimento crediti già acquisiti e per la conseguente certificazione può essere richiesto il nostro servizio di riconoscimento cfu, per i quali non sarà necessario sostenere ulteriori esami ma soltanto un documento di convalida ovvero la Certificazione di conformità degli obiettivi formativi e contenuti didattici nel rispetto delle norme contenute nel decreto 616/17.
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