Concorso documentarista Camera dei deputati: tutto ciò che devi sapere

Concorso documentarista Camera dei deputati

Il concorso documentarista Camera dei deputati è una delle selezioni pubbliche più interessanti per chi desidera entrare nel cuore della vita istituzionale del Paese. Il profilo del documentarista è infatti fondamentale per sostenere il lavoro dei deputati, fornendo analisi, ricerche e documenti che accompagnano l’attività parlamentare.
Se cerchi informazioni aggiornate sul documentarista concorso, qui trovi una guida completa e spiegata in modo semplice.

Chi è davvero il documentarista della Camera

Quando si parla di documentaristi nell’ambito della Camera dei deputati, non si fa riferimento a registi o professionisti del settore audiovisivo. Il documentarista parlamentare è un funzionario altamente qualificato che lavora dietro le quinte per produrre dossier, approfondimenti e materiali tecnici che aiutano i parlamentari durante il loro lavoro.

Le sue attività quotidiane includono:

  • raccolta e analisi della documentazione istituzionale;
  • supporto ai deputati nelle ricerche legislative;
  • produzione di schede e resoconti di lavori parlamentari;
  • monitoraggio delle banche dati e aggiornamento degli archivi;
  • studio di temi giuridici, economici e normativi.

Si tratta di un ruolo essenziale per garantire qualità, precisione e trasparenza nel processo legislativo.

I posti disponibili: 65 assunzioni

Il bando più recente ha messo a disposizione 65 posti da documentarista, suddivisi in:

  • 50 posti per l’indirizzo giuridico
  • 15 posti per l’indirizzo economico

Il concorso è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 28 giugno 2022 e ha suscitato un grande interesse, proprio perché offre la possibilità di lavorare a stretto contatto con le istituzioni.

Requisiti per partecipare al concorso

Per accedere al concorso documentarista Camera dei deputati è sufficiente una laurea triennale, anche se molti candidati scelgono di partecipare con un titolo magistrale.

I requisiti principali sono:

  • cittadinanza italiana;
  • godimento dei diritti civili e politici;
  • idoneità fisica all’impiego;
  • assenza di condanne che impediscano l’accesso a cariche pubbliche;
  • possesso di una laurea in ambito giuridico, economico o affine.

Si tratta quindi di un concorso aperto a una vasta platea di candidati, purché abbiano ottime capacità di analisi e forte interesse per il mondo istituzionale.

Le prove del concorso: cosa aspettarsi

Il percorso selettivo del documentarista concorso è articolato e molto serio, proprio per garantire un elevato livello di preparazione.

1. Prova preselettiva

Per la prova selettiva è previsto un test con 60 quesiti a risposta multipla basati su:

  • Costituzione della Repubblica italiana
  • Regolamento della Camera dei deputati

All’interno del bando sono riportate anche le modalità di conteggio dei punti utili per vincere il concorso, a ogni tipo di risposta corrisponde un tipo di conteggio, ovvero:

  • risposta esatta: 0 punti (si parte da una base di 60)
  • risposte non date: -0,8 punti
  • risposte errate o multiple: -1 punto

La preselettiva dell’ultima edizione si è svolta il 16 febbraio 2023 presso la Fiera di Roma.

2. Prove scritte

Le prove scritte, invece, saranno diverse per quanto riguarda l’ambito disciplinare delle domande, dunque a ogni profilo corrisponde una prova scritta. Le prove scritte per il profilo giuridico sono:

  • prima prova consiste nella risposta a due quesiti, di cui: un quesito concernente la storia d’Italia dal 1848 ad oggi e un quesito concernente il diritto privato o il diritto amministrativo, a scelta del candidato
  • seconda prova a carattere teorico pratico, consiste nella redazione di un appunto o di una sintesi su una questione concernente il diritto costituzionale
  • terza prova consiste nella redazione di una sintesi nella lingua inglese, senza l’ausilio del vocabolario, di un testo redatto nella medesima lingua, riguardante argomenti di carattere giuridico

Inoltre, il tempo a disposizione è di 4 ore per le prime due prove e 3 ore per la terza. Le prove si intendono superate con un punteggio medio non inferiore a 21/30, non meno di 18/30 in ciascuna prova.

Le prove scritte per il profilo economico sono praticamente organizzate nello stesso identico modo, ma le domande non toccheranno le stesse materie:

  • prima prova consiste nella risposta a due quesiti, di cui: un quesito concernente l’economia politica e un quesito concernente il diritto costituzionale
  • seconda prova a carattere teorico-pratico, consiste nella redazione di un appunto o di una sintesi su una questione concernente la politica economica
  • terza prova consiste nella redazione di una sintesi nella lingua inglese, senza l’ausilio del vocabolario, di un testo redatto nella medesima lingua, riguardante argomenti di carattere economico

Anche in questo caso, il tempo a disposizione è di 4 ore per le prime due prove (per essere ancora più precisi, di 4 ore per la prima prova e di 4 ore per la seconda prova scritta) e 3 ore per la terza. Le prove si intendono superate con un punteggio medio non inferiore a 21/30, non meno di 18/30 in ciascuna prova

3. Prova orale

La prova orale è analoga per entrambi gli indirizzi e consiste in un colloquio teso a completare la valutazione della preparazione e dell’aggiornamento culturale del candidato nelle materie specifiche del concorso.

Una prova orale in lingua inglese è prevista e prevede lettura e traduzione di un breve testo scritto in lingua, che costituisce la base per il colloquio. Ottengono l’idoneità i candidati che conseguono un punteggio non inferiore a 21/30.

Immediatamente prima dell’inizio di ciascuna seduta dedicata alla prova orale, la Commissione esaminatrice individua gli argomenti del colloquio e i testi oggetto delle prove in lingua straniera, da sottoporre al sorteggio di ciascun candidato.

I candidati possono sostenere una prova orale facoltativa sulla conoscenza di non più di due lingue straniere tra quelle indicate nell’allegato A, Parte III. La prova orale facoltativa consiste nella lettura e nella traduzione di un breve testo scritto nelle lingue prescelte, che costituisce la base per il colloquio.

Alla prova facoltativa è attribuito un punteggio fino ad un massimo di 0,20 punti per ogni lingua. Al termine di ogni seduta dedicata alla prova orale, la Commissione esaminatrice forma l’elenco dei candidati esaminati, con l’indicazione del punteggio da ciascuno di loro conseguito nella prova orale e nell’eventuale prova facoltativa.

Come presentare la domanda

La domanda va sempre presentata tramite il portale ufficiale concorsi.camera.it. Per l’ultima edizione il termine era fissato al 28 luglio 2022, ma le modalità resteranno le stesse anche per eventuali concorsi futuri.

Per restare aggiornati, conviene monitorare:

  • la Gazzetta Ufficiale – Concorsi ed esami,
  • il sito dei Concorsi della Camera dei deputati.

Stipendio e crescita professionale

Il trattamento economico iniziale di un documentarista è di circa 39.000 euro lordi annui. Con l’avanzare della carriera e l’anzianità di servizio è possibile ottenere progressioni e incrementi retributivi, secondo le regole interne dell’Amministrazione della Camera.

Oltre allo stipendio, questo ruolo offre:

  • stabilità lavorativa;
  • un ambiente altamente professionale;
  • la possibilità di contribuire direttamente alla vita democratica del Paese;
  • un contesto ricco di stimoli e attività di studio.

Il prossimo concorso: cosa aspettarsi

Non ci sono ancora date ufficiali per una nuova sessione del concorso documentarista Camera dei deputati, ma chi vuole prepararsi in anticipo può iniziare studiando le materie del bando precedente, che rappresentano un ottimo punto di riferimento.

Diventare documentarista: quali studi servono davvero?

Per diventare documentarista alla Camera dei deputati è importante seguire un percorso di studi orientato alle discipline giuridiche, economiche o politiche, in linea con quanto richiesto nei bandi ufficiali. Come detto infatti, questa figura non riguarda il settore cinematografico, ma è un funzionario specializzato nella documentazione parlamentare, nell’analisi normativa e nella produzione di dossier a supporto dell’attività legislativa.

Una solida preparazione universitaria è quindi essenziale per acquisire le competenze tecniche necessarie. I percorsi più indicati per chi desidera partecipare al documentarista concorso includono:

  • Lauree in ambito giuridico (Giurisprudenza, Scienze dei servizi giuridici, Scienze politiche a indirizzo giuridico)
  • Lauree in ambito economico (Economia, Scienze dell’economia, Scienze aziendali)
  • Lauree in discipline politiche e amministrative (Scienze politiche, Relazioni internazionali, Studi europei)
  • Master o corsi di perfezionamento su politiche pubbliche, diritto parlamentare, analisi normativa, istituzioni europee.

Avere una buona cultura generale, capacità di analisi, attitudine alla ricerca e familiarità con le fonti giuridiche e istituzionali rappresenta un grande vantaggio per chi vuole intraprendere questa carriera.

Credits foto in evidenza: Depositphotos.com – pyty