Concorsi pubblici per laureati in giurisprudenza

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Sebbene la giurisprudenza sia una disciplina apparentemente specializzata e incentrata sul diritto, in pratica gli studenti che la studiano sviluppano competenze trasversali, apprendendo concetti culturali e imparando l’arte dell’argomentazione che sono utili in tutti i settori dell’esistenza.

Tuttavia, l’annosa questione che affligge molti studenti di legge è: quali sono le opportunità di lavoro dopo la laurea in giurisprudenza? Spesso si pensa che, una volta laureati, l’unica possibilità sia quella di diventare avvocato, penale o civile. Tuttavia, la gamma di lavori che si possono ottenere con una laurea in giurisprudenza è davvero ampia. Vediamo quali opzioni può scegliere un laureato in giurisprudenza.

Sbocchi lavorativi con la laurea in giurisprudenza

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Le opportunità di lavoro nel campo legislativo sono tantissime, grazie all’eccellente formazione offerta dai corsi di laurea in giurisprudenza.

 Avvocato d’affari

Un lavoro che si può svolgere è l’avvocato d’affari, notto anche come avvocato d’impresa o business lawyer. Si tratta di una figura che possiede una laurea in giurisprudenza, competenze giuridiche ed economiche e soft skills manageriali per gestire fusioni aziendali, transazioni commerciali internazionali, negoziazioni, redazione di contratti, valutazione di operazioni finanziarie strutturate e contenziosi a vari livelli. È pertanto una figura professionale molto ambita dalle grandi aziende.

Notaio

Diventare notaio è una delle tante professioni legali da prendere in considerazione, soprattutto per coloro che desiderano specializzarsi in diritto tributario, diritto societario o diritto fiscale. Per diventare notaio è necessario superare un rigoroso esame di abilitazione. Il superamento di questo esame consente di svolgere la professione notarile per tutelare gli atti dei clienti, ovvero compravendite, permute, ipoteche e, naturalmente, testamenti con lasciti. Il notaio è innanzitutto una persona di provata fiducia e rigore morale, poiché deve gestire il rapporto tra due o più parti, raggiungendo accordi privati in varie trattative senza la necessità di un organo legale.

Magistrato

I magistrati sono giuristi che rappresentano lo Stato e hanno il potere di amministrare la giustizia. Diventare magistrato è il sogno di molti giovani studenti, soprattutto per l’ideale simbolico di rappresentare la magistratura in Italia, uno dei lavori più ambiti dopo la laurea in giurisprudenza. Per diventare magistrato, dopo la laurea in giurisprudenza, uno studente deve superare un concorso speciale con i seguenti tre percorsi:

  • frequentare la Scuola di Specializzazione per professioni;
  • svolgere attività forense presso l’Avvocatura dello Stato per almeno 18 mesi;
  • conseguire il dottorato di ricerca in materie giuridiche.

Dopo il concorso, se l’esito è favorevole, l’aspirante magistrato farà un tirocinio nella professione per almeno 18 mesi e solo dopo sarà valutato da un’apposita commissione per l’accesso al ruolo effettivo.

Diplomatico

Avete sempre desiderato viaggiare e confrontarvi con realtà diverse? Allora un lavoro da svolgere assolutamente dopo la laurea in giurisprudenza è il diplomatico. Si tratta di un ruolo professionale delicato in cui sono indispensabili competenze giuridiche ed economiche, ma soprattutto la perfetta conoscenza di almeno due lingue straniere per poter rappresentare al meglio il proprio paese nei rapporti con gli altri stati esteri. Per diventare diplomatico è necessario superare un bando indetto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI).

Data Protection Officer

I responsabili della protezione dei dati devono proteggere e garantire il rispetto della privacy e dei dati personali detenuti dalle aziende nei settori della vendita al dettaglio, della finanza, della sanità e in altri campi. Con l’espansione della tecnologia digitale, il trattamento dei dati sensibili sta diventando un problema di gestione sempre più complesso. Per questo motivo, i DPO con formazione giuridica specializzata in diritto della privacy devono collaborare con le aziende che raccolgono dati sensibili per garantire che siano conservati in modo appropriato e fungere da intermediari con le autorità giudiziarie del proprio settore.

Forze dell’ordine

Sapevate che una laurea in giurisprudenza può portare a posizioni molto elevate nelle forze dell’ordine? Uno degli sbocchi professionali da poter intraprendere è una carriera nella Polizia, nei Carabinieri o nella Guardia di Finanza. Se si supera la procedura di reclutamento, si può diventare commissario di polizia, ufficiale della Guardia di Finanza o tenente dei Carabinieri. Le decisioni vengono prese sulla base di una conoscenza approfondita della legge e di una buona comprensione della realtà.

Consulente del lavoro

Il mercato del lavoro sta diventando sempre più complesso in termini di burocrazia. Per questo motivo, la professione ricercata dalle aziende è quella del consulente del lavoro. I consulenti del lavoro sono professionisti che operano nel campo del diritto del lavoro e si occupano della gestione amministrativa, economica e legale di tutti gli aspetti contrattuali che riguardano i lavoratori di una data azienda. Buste paga, confronti con l’INPS, cessazione del rapporto di lavoro, ecc. sono tutti atti che passano nelle mani del consulente del lavoro. Per diventare consulente del lavoro è ovviamente fondamentale la laurea in giurisprudenza, ma è anche necessario prepararsi all’esame nazionale per l’iscrizione all’albo professionale dei consulenti del lavoro e, soprattutto, occorre puntare costantemente sulla formazione, fondamentale per aggiornarsi sulle normative del mercato del lavoro.

Giurista d’impresa

Negli ultimi anni questa professione è diventata l’opzione lavorativa più popolare per i laureati in giurisprudenza. Il giurista d’impresa è un professionista che si occupa di transazioni legali, commerciali e fiscali, difende sempre gli interessi legali dell’azienda che lo assume, fa da tramite con le autorità competenti in caso di controversie e consiglia l’azienda in campo legale.

Pubblica Amministrazione

Esistono numerosi concorsi rivolti ai laureati in giurisprudenza, molti dei quali riguardano le professioni nella pubblica amministrazione e non solo. I laureati che aspirano a questo percorso hanno diverse opportunità per scegliere il ruolo più adatto alle proprie capacità e potenzialità: INPS, Agenzia delle Entrate, Banca d’Italia, Regioni, Comuni e ASL, Camere di Commercio, Università statali e Avvocatura dello Stato. Per iniziare al meglio a lavorare in queste professioni legali, si consiglia di consultare sempre la sezione “Concorsi ed esami” della Gazzetta Ufficiale.

Docenti

Se per voi è naturale voler diffondere la conoscenza, un percorso da attuare è quello dell’insegnamento. In effetti, con una laurea in giurisprudenza è possibile partecipare ai concorsi relativi alla classe A-46, che copre il diritto e l’economia, l’economia politica, il diritto e la legislazione del turismo, il diritto e la pratica commerciale e molte altre materie correlate. Per poter insegnare, il curriculum in giurisprudenza deve includere economia politica, economia aziendale, politica economica e statistica.

Altri sbocchi professionali

Tra gli altri sbocchi professionali menzioniamo anche:

  • esperto nel settore immobiliare;
  • giornalista;
  • HR Specialist;
  • imprenditore;
  • mediatore civile;
  • procuratore sportivo.

Concorsi pubblici per laureati in giurisprudenza

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La strada tradizionale, quella dell’attività forense in generale, della magistratura o della carriera da notaio sono le più battute, ma non sono le uniche. Come visto nel precedente elenco, infatti, gli sbocchi professionali sono molteplici. Pertanto in base alle proprie aspirazioni, si possono provare diversi indirizzi e quindi affrontare la via concorsuale più consona ai propri desideri, competenze e passioni.

Funzionari amministrativi, consulenti legali e manager sono solo alcuni esempi di professioni che richiedono una solida formazione giuridica. Pertanto, chi è in possesso di una laurea in giurisprudenza può tentare di entrare in prefettura, nelle forze dell’ordine, oppure provare a diventare dipendente dell’Agenzia delle Entrate, dell’Inps, della Banca d’Italia o di altri enti pubblici statali.

Un’altra possibilità è di insegnare presso licei o istituti secondari di secondo grado. Va da sé, che le autorità pubbliche, sia a livello locale che nazionale, offrono il maggior numero di opportunità di lavoro per i laureati in giurisprudenza.

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