Alunni stranieri NAI: le metodologie didattiche più efficaci

alunni NAI

Gli alunni NAI sono quegli studenti stranieri che, arrivati da poco nel nostro Paese, non parlano ancora la lingua italiana, o la parlano molto poco. I bambini stranieri NAI, in base alla loro età, alla loro provenienza, alla loro lingua di origine e al livello di scolarità pregressa potrebbero essere inseriti tra gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES).

Ma andiamo con ordine e capiamo chi sono gli studenti NAI e quali sono le metodologie didattiche più efficaci per insegnare loro.

Alunni NAI: chi sono

Come anticipato, si definiscono studenti NAI tutti quegli alunni che sono arrivati in Italia da poco tempo e che perciò non conoscono ancora la nostra lingua, e che decidono di continuare la loro formazione scolastica nel nostro Paese. NAI è infatti l’acronimo di “NeoArrivati in Italia“.

Si tratta quindi di alunni con cittadinanza straniera che ancora non parlano italiano o conoscono poco la nostra lingua. Tuttavia, spesso rientrano in questa categoria anche giovani inseriti nel nostro contesto scolastico da un paio di anni ma che presentano ancora esigenze didattiche specifiche a causa di difficoltà di tipo linguistico.

Solitamente gli studenti NAI attraverso tre fasi distinte, con un lungo apprendimento linguistico, che l’istituzione scolastica nella quale sono inseriti e gli insegnanti devono sostenere e accompagnare in modo attento e costante, per una buona crescita degli alunni.

Le linee guida per gli alunni stranieri NAI: le tre fasi

La prima fase di apprendimento dura qualche mese, durante i quali l’attenzione e gli sforzi dello studente si rivolgono principalmente all’acquisizione della lingua italiana, in modo da iniziare a comunicare. In questo periodo sarà necessario aiutare lo studente in diverse attività, tra le quali:

  • comprensione
  • produzione orale
  • acquisizione di tecniche di letto-scrittura
  • creazione di un lessico di base.

La seconda fase può durare anche per tutto il primo anno di inserimento nell’istituzione scolastica, e ha lo scopo di accrescere ulteriormente l’acquisizione della lingua per la comunicazione interpersonale di base: lo studente inizia quindi a capire i verbi, e dovrò essere supportato in questo processo da strumenti facili e linguisticamente accessibili per chiunque.

Infine, nella terza e ultima fase, gli alunni stranieri rientrano nello stesso percorso didattico degli altri alunni, ma vengono ancora aiutati attraverso forme di facilitazione didattica e linguistica e con iniziative di aiuto allo studio in orario extrascolastico.

Le metodologie didattiche per gli alunni NAI

Gli approcci didattici e le strategie utilizzate per i processi di apprendimento in relazione agli alunni NAI devono prediligere le attività di gruppo. In particolare, è indicato il peer tutoring, ossia una metodologia didattica in grado di trasmettere conoscenze ed esperienze tra pari: si tratta quindi di una forma di didattica attiva, inclusiva, partecipativa e costruttiva.
Anche le attività in laboratorio sono particolarmente indicate all’interno di una strategia didattica dedicata a studenti che provengono da altre nazioni e hanno difficoltà a a parlare la lingua italiana.
Per quanto riguarda le lezioni frontali, è opportuno utilizzare un linguaggio semplice, e prestare particolare attenzione a non utilizzare insieme più linguaggio comunicativi.
Un’altra metodologia didattica molto consigliata per gli alunni NAI è il Role Playing, ossia il gioco di ruolo: attraverso specifiche attività è possibile simulare particolari scenari della vita reale, all’interno di un ambiente protetto nel quale tutti gli studenti ricoprono contemporaneamente il ruolo di protagonista e di spettatore.
Infine, all’interno di qualsiasi strategia didattica è fondamentale il coinvolgimento dei genitori, che rivestono un ruolo fondamentale nel processo di crescita dell’alunno. I genitori devono infatti stimolare il proprio figlio verso l’indagine e la conoscenza di tutti quegli aspetti di tipo culturale, sociale e artistico del nuovo Paese in cui vivono. Inoltre, devono favorire la socializzazione con i coetanei e l’aggregazione, anche al di fuori del contesto scolastico.

Il Piano Didattico Personalizzato per studenti NAI

Per gli studenti NAI è possibile stilare un PDP, che non è altro che un piano didattico personalizzato finalizzato a colmare lo svantaggio linguistico dello studente.

Il PDP è regolamentato dalla legge 170 del 2010 e viene solitamente utilizzato per gli studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES) o per studenti DSA, ossia con Disturbi Specifici dell’Apprendimento.

Un PDF per alunni NAI è fondamentale per personalizzare la didattica in base alle esigenze dell’alunni e far sì che raggiunga, in accordo con la famiglia e in collaborazione anche con altre istituzioni, l’autonomia e il successo scolastico.

Il PDP è redatto dal consiglio di classe e deve indicare:

  • i dati anagrafici dello studente
  • la data di arrivo in Italia
  • gli anni di scolarità nel paese di origine
  • le scuole e classi frequentate in Italia
  • la lingua madre
  • altre lingue eventualmente parlate e/o conosciute.

Inoltre è opportuno specificare se l’alunno è in Italia da meno di 12 mesi o se ha già superato la prima alfabetizzazione, ma ancora non ha raggiunto competenze nella lingua italiana tali da poter affrontare le materie di studio (se l’alunno è in Italia da 12/24 mesi)

Il PDP dovrebbe poi riportare anche i vari livelli di competenza negli ambiti disciplinari, ossia:

  • Linguistico-espressivo
  • Motorio
  • Logico-matematico
  • Tecnologico e Scientifico
  • Artistico-espressivo
  • Storico-geografico
  • Musicale

Nel PDP devono essere indicate tutte le discipline coinvolte nel piano. In particolare è necessario specificare tutti gli interventi integrativi e di supporto che sono previsti, come ad esempio:

  • attività individualizzate
  • attività in piccoli gruppi
  • corso di italiano per stranieri L2 in orario curricolare o extracurricolare
  • doposcuola didattico per alunni stranieri
  • attività di recupero disciplinare
  • attività ricreative pomeridiane scolastiche
  • attività presso strutture esterne alla scuola

Le misure dispensative previste per gli alunni NAI

Per riuscire ad inserire in modo efficace gli alunni NAI nel sistema scolastico e lavorare con loro nel modo migliore possibile, si raccomandano apposite misure dispensative, che possono essere applicate senza problemi a tutte le materie. Le principali misure dispensative per gli studenti NAI sono:

  • dispensa della lettura ad alta voce;
  • dispensa della scrittura veloce sotto dettatura;
  • concessione dell’uso del vocabolario
  • utilizzo di testi semplificati e di dispense scritte al PC in linguaggio facile, ricco di tabelle e schemi.

Verifiche e forme di valutazione personalizzate

Anche le forme di verifica di valutazione dello studente NAI devono essere personalizzate sulla base dei suoi specifici bisogni. Ecco una serie di forme di verifica e valutazione personalizzate che si possono applicare di volta in volta agli alunni NAI:

  • pianificare tempi più lunghi per svolgere le prove scritte e lo studio a casa;
  • programmare le interrogazioni;
  • predisporre prove scritte differenziate;
  • prediligere prove scritte con domande aperte
  • far usare nella prova schemi e riassunti
  • prediligere l’uso di verifiche semi strutturate ed utilizzo di un linguaggio iconografico (almeno nella prima fase del percorso).

Le modalità di inserimento degli alunni NAI nella scuola

Vediamo infine quali sono le modalità di inserimento degli alunni NAI all’interno del sistema scolastico italiano. Il primo elemento da valutare è l’età anagrafica degli studenti che arrivano nel nostro Paese, ovvero se sono, secondo l’ordinamento della scuola italiana, studenti ancora in età di obbligo scolastico oppure studenti non più soggetti all’obbligo scolastico.

L’iter di inserimento dell’alunno NAI, infatti, cambia in base all’ordine e grado della scuola nella quale verrà iscritto. Se lo studente è ancora in età di obbligo scolastico sarà inserito in una classe che corrisponde alla propria età anagrafica. Tuttavia, il collegio docenti può decidere diversamente tenendo conto dei seguenti fattori:

  • l’ordinamento degli studi del Paese di provenienza (a seconda del quale l’alunno NAI potrebbe essere inserito in una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella relativa all’età anagrafica);
  • il corso di studi seguito nel Paese di provenienza e il titolo di studio posseduto dall’alunno;
  • la verifica della preparazione e delle competenze possedute.

Se invece l’alunno NAI è uno studente non più soggetto all’obbligo scolastico, secondo la normativa italiana e deve iscriversi presso un istituto di istruzione secondaria superiore, dove l’iter di inserimento, soprattutto nel caso di cittadini comunitari, consiste:

  • nella richiesta dell’equipollenza del diploma del primo ciclo di istruzione;
  • in eventuali prove integrative da svolgersi a seguito della valutazione della richiesta da parte del Consiglio di classe.

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