Come diventare docente nei corsi di formazione?

come diventare formatore

Una guida su come diventare docente nei corsi di formazione ci serve per entrare in un mondo vicino a quello dell’insegnamento, ma più vicino al mondo del lavoro. Un mondo interessante, stimolante, a contatto con le persone e basato sulle esperienze e le professionalità individuali che diventano davvero un grande punto di forza. 

Come diventare docente nei corsi di formazione

corsi di formazione per formatoriLa formazione è un campo che non smette mai di crescere, a tal punto da spingere alcuni a definirlo, forse in modo un po’ piccato e polemico, “il business dell’ultimo decennio”. Basta notare con una certa attenzione il numero delle scuole di formazione, le pubblicità che ci vengono proposte sui social, la domanda che si fa sempre più presente e complessa. Ma in realtà la formazione è sempre stata parte integrante di una buona professione. 

I contesti aziendali e istituzionali più strutturati sanno che affinare le competenze tecniche (ma anche le soft skills) dei propri dipendenti è una mossa intelligente, perché ottimizza le performance e si traduce facilmente in una crescita della produttività del lavoratore e di conseguenza dell’azienda.

Con l’aumentare della proposta in questo settore è aumentata anche la percentuale di persone che si domandano come diventare formatore, quali sono i percorsi di istruzione e/o accademici che agevolano l’inserimento lavorativo in questo ruolo.
Chiariamo fin da subito che il formatore è un professionista accreditato, anche se questa professione non è riconosciuta in veste ufficiale. Può utilizzare le proprie competenze da formatore per insegnare e formare una o più persone in una materia specifica, oppure in un ambito di crescita personale. Il ruolo può essere svolto da dipendente o da libero professionista, in quest’ultimo caso il formatore propone autonomamente i propri servizi in vari contesti, che spaziano dall’azienda alle associazioni. All’interno di questi stessi contesti può anche avviare servizi di consulenza e di orientamento, non per forza svolgere attività di formazione in aula o da remoto. 

Anche se abbiamo messo l’accento sulla formazione in ambito lavorativo e aziendale, è utile ricordare che la formazione non è riservata soltanto a chi lavora, anzi, sono soprattutto le persone che ancora non possiedono un’occupazione a interessarsi alla frequenza dei corsi di formazione.

Diventare formatore: i passi da compiere

Forse è opportuno chiarire che anche se all’interno di questo articolo abbiamo utilizzato la parola docente non ci stiamo riferendo esattamente a un docente né universitario, né di scuola secondaria di primo o secondo grado. Anche se le due figure possono coincidere e un docente può essere a sua volta formatore, un formatore non è per forza di cose un docente. Infatti, mentre per il docente esiste un percorso ben preciso, fatto anche di concorsi per l’abilitazione all’insegnamento, graduatorie e altri passaggi burocratici e selettivi, per diventare formatore accreditato ancora non esistono albi professionali ufficiali né norme che stabiliscano un preciso iter.

Esistono, ad ogni modo, delle tappe che chi vuole diventare formatore dovrebbe affrontare e superare, una prassi ormai consolidata che si rivela ideale per coloro che vogliono svolgere una professione all’interno del settore della formazione. 

Forse è bene precisare fin da subito che un titolo di laurea è un requisito considerato fondamentale, anche se non imprescindibile. La legge non pone dei vincoli, neanche in merito al tipo di indirizzo, di conseguenza puoi scegliere se intraprendere una laurea di tipo umanistico oppure di tipo economico-giuridico. Dobbiamo ammettere che i corsi di laurea che più si avvicinano a questo campo e che consentono di maturare competenze da formatori sono Scienze dell’Educazione e Scienze della Formazione, ma anche Psicologia e Sociologia. 

Corsi di formazione per formatori

Associazione Italiana FormatoriAnche se sembra un gioco di parole in realtà è proprio così: esistono dei corsi di formazione per formatore. Ti diremo di più, sono un’ottima strada per coloro che vogliono lavorare nella formazione, in quanto allenano e affinano le competenze e le abilità strettamente inerenti alla professione, in un’ottica pratica. 

Esistono degli enti specializzati che garantiscono anche un periodo di pratica sul campo, molto importante al fine di strutturare la capacità di affrontare un gruppo, ideare il percorso formativo, preparare le lezioni, e in più in generale svolgere tutte le attività che un professionista di questo campo deve svolgere. 

L’ente italiano che regola la professione di formatore è l’AIF, Associazione Italiana Formatori, che certifica questo profilo professionale in chi possiede un titolo di studio universitario o un titolo di scuola formazione (quindi non per forza la laurea) inerente l’area in cui si ha intenzione di svolgere la docenza, ma soprattutto in chi possiede almeno cinque anni di esperienza.

Ulteriori informazioni sulla figura del formatore professionale si possono reperire presso il sito di riferimento dell’Istituto Professionale per la Formazione del Lavoratori, che è un altro Ente autorevole in materia, ma che si occupa in particolare modo di formazione per occupati. 

Abbiamo già precisato prima, e qui lo ribadiamo, che non esiste un Albo specifico per formatori, ma ci si può iscrivere al Registro Formatori Professionisti (AIF), un’attestazione di qualificazione professionale dei servizi, in accordo con l’art. 7 della Legge 4/2013. Questa iscrizione non è obbligatoria ma rappresenta un tassello in più nel proprio curriculum da formatore, e inoltre permette di essere presenti sulla lista dei formatori consultabile dai datori di lavoro o dai clienti che cercano professionisti qualificati per i corsi di formazione che desiderano avviare.

Lavorare come formatore: cercare lavoro

Cercare lavoro come formatore è diventato più semplice grazie alla crescita del settore e alla possibilità di entrare in contatto con la domanda e con l’offerta in modo più immediato tramite i social. Se hai i requisiti giusti, quelli che abbiamo chiarito nei paragrafi precedenti, anche se sei alla ricerca del primo impiego parti con il piede giusto.

Prepara il tuo curriculum, in cui dedichi spazio alla tua formazione ed eventualmente alle tue prime esperienze professionali, e invialo a enti di formazione professionale, strutture e siti di formazione scolastica, società di consulenza, centri territoriali, aziende del tuo settore.

Se vuoi lavorare in forma autonoma non perdere di vista il fatto che l’autopromozione gioca un ruolo fondamentale. La tua presenza sui social, soprattutto quelli funzionali al mondo professionale come LinkedIn, è importante. Il web ti permette anche di presentare e diffondere i tuoi corsi direttamente online, è davvero un ambiente che non puoi trascurare. 

Competenze del formatore

Infine, dal momento che per diventare formatori sembra che non esista una strada ufficialmente riconosciuta, ma che sia importante soprattutto la formazione personale e l’esperienza, non può mancare un’attenzione alle competenze del formatore. Sono soprattutto le tue conoscenze e abilità, la tua capacità di mettere in campo le tue qualità personali e professionali a fare la differenza. 

Non dimenticare che i formatori svolgono un lavoro a contatto con le persone, devono possedere skills non solo tecniche ma anche relazionali, al di là della preparazione di settore, un buon formatore deve possedere:

  • Ottima Pazienza
  • Public speaking
  • Dare e ricevere feedback
  • Organizzazione
  • Gestione del tempo

Le capacità di interazione, non solo nel rapporto uno a uno tra allievo e docente ma anche all’interno di gruppi numerosi è di vitale importanza. Si tratta di un aspetto non sempre facile da gestire, quando il numero degli allievi cresce una virtù che se ben allenata contribuisce a fare un buon formatore viene meno: la pazienza. Non è sempre facile reagire con compostezza e polso, anche nei momenti più difficili, e soltanto l’esperienza aiuta a gestire i momenti di confusione. 

Un’altra competenze che fa la differenza e che possiamo considerare imprescindibile è il public speaking. Una comunicazione efficace è fatta di tanti aspetti che vanno dall’abilità nel modulare l’impostazione della voce passando per il linguaggio del corpo, passando per la capacità di analizzare rapidamente le reazioni degli interlocutori per essere in grado di registrare variazioni nel livello di attenzione o altro. Fortunatamente anche i supporti tecnologici ci vengono incontro, e saper inserire nelle proprie lezioni anche strumenti audiovisivi, materiale multimediale o rendere interattiva la formazione garantisce grandi risultati. 

Ti abbiamo fornito qualche spunto utile su come diventare docente nei corsi di formazione, adesso spetta a te. Sai quali passi devi compiere per raggiungere il tuo obiettivo, non ti resta che metterti in marcia verso la meta. 

Credits foto in evidenza, 1 e 2: Depositphotos.com – racorn