Come diventare insegnante di religione?

come si diventa insegnante di religione

Diventare insegnante è ciò a cui aspirano moltissime persone. In questa breve guida Unicusano vedremo, nello specifico, come diventare insegnante di religione.

Se per ogni materia specifica è necessaria una preparazione particolare e qualificata, chi intende insegnare religione deve necessariamente avere una vera e propria vocazione.

Non solo, perché per poter insegnare religione è necessario possedere alcuni specifici requisiti.

Come diventare insegnante di religione: requisiti

Come ogni docente, l’Insegnante di Religione (IdR) è una figura centrale nella scuola. Egli, in quanto referente per gli studenti e i genitori, è in grado di realizzare un rapporto interpersonale che ne esalta il ruolo di educatore.

In ambito scolastico l’educazione religiosa è affidata all’insegnante di religione, mentre in altre sedi si ricorre a figure più consone ai fini dell’iniziazione cristiana quali il catechista, l’animatore giovanile, il pastoralista.

Per comprendere meglio come si diventa insegnante di religione, occorre tener presente le due intese stipulate il 28 giugno del 2012 tra l’allora Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo e il Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della CEI (Conferenza Episcopale Italiana).

Sostanzialmente l’accordo andava a modificare quello precedente del 14 dicembre 1985 per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole.

A fronte delle recenti modifiche in materia di questi ultimi anni, solo i docenti laureati possono insegnare religione cattolica nelle scuole. La modifica apportata, quindi, riguarda proprio i titoli necessari per poter insegnare.

Insegnare religione nelle scuole secondarie di primo e secondo grado

Vediamo ora come si diventa insegnanti di religione e  i requisiti necessari:

Ciò di cui necessita un aspirante docente di religione nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, riportando il testo dell’intesa, è:

  • Possesso dei titoli accademici di baccalaureato (primo titolo di studio delle Università Pontificie);
  • Licenza o Dottorato in teologia o in altre discipline ecclesiastiche, conferito da una facoltà approvata dalla Santa Sede;
  • Laurea magistrale in scienze religiose secondo il nuovo ordinamento conseguita presso un istituto superiore di scienze religiose approvato dalla Santa Sede;
  • Attestato di compimento del regolare corso di studi teologici in un seminario maggiore;

Per diventare insegnante di religione nella scuola primaria i requisiti richiesti sono:

  • uno dei titoli di qualificazione citati sopra;
  • essere sacerdoti, diaconi o religiosi in possesso di qualificazione riconosciuta dalla Conferenza episcopale italiana in attuazione del can. 804, par. 1, del Codice di Diritto Canonico e attestata dall’ordinario diocesano.

L’insegnamento della religione cattolica può essere anche impartito da insegnanti della sezione o della classe purché in possesso di uno specifico master di secondo livello per l’insegnamento della religione cattolica approvato dalla Conferenza Episcopale Italiana.

Come si diventa insegnante di religione

La distinzione del ruolo docente rispetto agli altri ruoli di educazione e formazione religiosa nasce dalla richiesta delle società laiche e pluralistiche di garantire una conoscenza critica del dato religioso-cristiano che sia rispettosa delle finalità della scuola pubblica.

Pertanto la scuola, in quanto istituzione della società civile, presenta la religione come oggetto di analisi e conoscenza culturale con metodi e strumenti analoghi a quelli delle altre discipline, senza per questo dover ignorare o alterare le peculiari esigenze epistemologiche della materia, così come sono state evidenziate fino ad oggi dalle scienze sia teologiche che non teologiche.

Per insegnare religione, oltre ai requisiti “accademici”, occorre poi presentare domanda all’Ufficio Scuola Diocesi della propria zona.

Dopo la verifica dei requisiti, l’ufficio preposto segnala al dirigente scolastico il nominativo dell’insegnante con l’indicazione delle ore d’insegnamento da svolgere ed il tipo d’incarico.

Anche gli insegnanti di religione, come tutti gli altri docenti, stipulano contratti con il MIUR e devono superare un concorso per insegnare.

È possibile iniziare ad insegnare anche presentando la MAD, la domanda della messa a disposizione, come per l’insegnante di diritto nelle scuole superiori.

Abbiamo visto finora cosa deve fare insegnante di religione per iniziare ad insegnare. Ma quale contratti può ottenere?

Gli insegnanti di religione cattolica possono avere tre tipologie di contratti:

  • a tempo indeterminato. A coloro che hanno superato il concorso, il Dipartimento assegna una cattedra con relativo contratto di ruolo;
  • supplenza annuale. Sono nominati per una sostituzione ad anno;
  • supplenza breve. Sono nominati per una sostituzione breve.

Cosa serve per insegnare religione

Abbiamo visto finora qual è l’iter per diventare insegnante di religione. Vediamo ora cosa serve per insegnare religione e quali competenze e conoscenze sono richieste:

  • le competenze tipiche dell’esperto nelle scienze della religione: conoscenza della Bibbia, della teologia, della storia, della fenomenologia delle religioni e dei relativi testi sacri;
  • le competenze dell’ermeneuta delle espressioni religiose di ieri e di oggi: i segni cristiani d’ambiente, la dimensione religiosa delle discipline;
  • le conoscenze dell’educatore nello stabilire il nesso tra l’empirico e il trascendente, le verità conosciute e il loro valore per l’alunno in situazione.

Per la complessità dell’agire disciplinare, il profilo professionale dell’insegnante di religione comporta diverse sfaccettature che di seguito vengono elencate:

  • come operatore scolastico, è tenuto a rispettare le finalità della scuola sia quelle dell’istruzione che della formazione, cooperando con gli altri insegnanti per il raggiungimento di obiettivi educativi comuni;
  • in quanto insegnante, è tenuto a soddisfare alle normali esigenze dell’azione educativo-didattica propria della sua professione docente (competenze nelle scienze della religione, nei processi metodologico-didattici e relazionali, creatività , apertura all’innovazione, attitudine di ricerca e di sperimentazione);
  • in qualità di insegnante di religione – nel quadro giuridico-concordatario -, gli è richiesta una solida competenza nello specifico contenuto disciplinare, inoltre onestà di vita in coerenza con i contenuti che trasmette e con l’idoneità ricevuta dall’Ordinario del luogo che lo nomina d’intesa con l’autorità scolastica (MIUR-CEI, Intese sull’Insegnamento della religione cattolica, DPR 16.12.1985, n. 751, 2.5; DPR 20. 08.2012, 2.5).