Se ti piacciono i bambini e pensi che lavorare con loro sia sicuramente una delle esperienze più belle e gratificanti che si possa fare, probabilmente avrai pensato di poter fare l’insegnate alle elementari. Stare a stretto contatto con i bambini in un momento cosi fondamentale della loro crescita e del loro sviluppo come persone, della loro educazione, renderli istruiti e rispettosi del prossimo è quello che ogni insegnante delle scuole elementari sogna. Se anche tu provi questi sentimenti, di seguito ti offriamo informazioni e consigli utili per agevolare il vostro percorso lavorativo. Andiamo quindi a vedere come poter diventare “Maestra” di scuola elementare.
Insegnante di scuola elementare
Iniziamo subito chiarendo chi è l’insegnante di scuola elementare. Spesso, in questo articolo, useremo l’appellativo di “maestra”. Per pura statistica sono più le donne a svolgere questa professione, ma naturalmente il titolo è valido anche per gli uomini. L’insegnante di scuola elementare (maestro o maestra) è la persona che si occupa della formazione dei bambini dai 3 anni agli 11.
La maestra è la prima figura di riferimento per l’infanzia. I bambini vengono accompagnati dalla sua presenza dai 2/3 anni, quando entrano nella scuola dell’infanzia, fino ai 10/11 anni, quando completano il ciclo di istruzione primaria. Di quante cose si occupa l’insegnante di scuola elementare? Si occupa di dare il via alla prima alfabetizzazione, ma non solo, anche di supportare lo sviluppo cognitivo e psicologico dei bambini, nel rispetto delle regole e dei rapporti civili con gli altri. Sarà questa figura che si occuperà della crescita dei fanciulli contribuendo all’apprendimento delle prime abilità nei vari ambiti disciplinari.
La lingua italiana, l’inglese, la geografia, la matematica e le scienze costituiranno alcune delle materie a cui i bambini si affacceranno e in cui entreranno sempre più in profondità. Il ruolo della maestra elementare sarà altresì importante nell’insegnamento delle regole di convivenza, dentro e fuori la classe, come l’inclusione, il rispetto e l’integrazione di tutti i bambini.
Quali sono i titoli per diventare un docente scuola primaria Andiamo ora a vedere quali sono i titoli e cosa occorre per diventare un docente di scuola primaria. Ovviamente servono dei titoli per l’accesso alla professione di insegnante di scuole elementare. Questi sono necessari per la formazione degli insegnanti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria.
Dall’anno accademico 2011/12 per potersi candidare in un posto da insegnante di scuola primaria bisogna conseguire: Laurea in Scienze della Formazione Primaria di durata quadriennale indirizzo infanzia o primaria la nuova Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria (LM-85bis). Il percorso di studi, della durata di cinque anni permette di conseguire un titolo dal valore abilitante per l’insegnamento nei due diversi ordini di scuola.
I Diplomi di maturità che danno accesso alla professione di insegnante del primo ciclo di istruzione sono quelli conseguiti fino all’A.S. 2001-2002:
• Diploma di Istituto Magistrale della durata di 4 anni
• Diploma di Scuola Magistrale abilitante al grado preparatorio, della durata di 3 anni (solo per la scuola di infanzia)
• Diploma Di Liceo Socio-Psico-Pedagogico
• Diploma Magistrale sperimentale ad indirizzo Linguistico di durata quinquennale. (DM del 10 marzo 1997)
Prima dell’anno accademico 2011/12, con il diploma magistrale era possibile iscriversi nelle Graduatorie d’Istituto di Terza Fascia, dal 2014 il MIUR consente a coloro che sono in possesso del diploma di maturità conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002 compresi i docenti che posseggono il diploma sperimentale del magistrale indirizzo linguistico di accedere alla Seconda Fascia delle Graduatorie Provinciali d’Istituto, riconoscendo a titolo definitivo la validità del titolo abilitante.
Cosa fare per insegnare alle elementari
Una volta visti i titoli necessari per diventare insegnante di scuola di infanzia e primaria, andiamo a vedere come poter lavorare e coronare questo sogno. Si possono percorrere tre diverse strade:
- concorso ordinario infanzia e primaria
- TFA sostegno
- iscrizione nelle graduatorie di istituto
Puoi tranquillamente decidere di affrontare tutte e 3 le procedure in quanto una non esclude l’altra.
Per quanto riguarda il concorso l’aspirante docente dovrà presentare obbligatoriamente domanda onlinepresso il sito del MIUR. Il bando prevedere una eventuale prova preselettiva, una prova scritta e una prova orale. La prova scritta, della durata di 100 minuti, è costituita da 50 domande a risposta multipla (4 riposte per ciascuna domanda), così articolati:
- 40 quesiti relativi a conoscenze disciplinari e ai contenuti dell’insegnamento in base al grado di istruzione o alla tipologia di posto (comune o sostegno)
- 5 quesiti per l’accertamento della conoscenza della lingua inglese al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento
- 5 quesiti sulle competenze digitali relative all’utilizzo di tecnologie e dispositivi multimediali per migliorare l’apprendimento
Le domante sono somministrate in ordine casuale per ciascun candidato e non sono pubblicati prima della prova La prova orale, della durata massima complessiva di 30 minuti, che consiste nella progettazione di un’attività didattica comprensiva dell’illustrazione delle scelte contenutistiche, didattiche, metodologiche compiute e di esempi di utilizzo pratico delle tecnologie digitali, e prevede anche la verifica della conoscenza della lingua inglese almeno al livello B2 de QCER.
I posti vacanti e disponibili per le varie regioni sono consultabili sul b. Ogni candidato può presentare la domanda in una sola regione a eccezione della Valle d’Aosta e del Trentino-Alto Adige, per una o più delle procedure concorsuali per le quali possegga i requisiti. Il 50% delle immissioni in ruolo (contratto a tempo indeterminato) verrà preso dalle graduatorie dei concorsi. La metà restante verrà selezionato dalle Graduatorie ad esaurimento, che al momento sono chiuse ad i nuovi inserimenti.
Le altre opportunità per diventare insegnante scuola primaria
Se hai conseguito un titolo di diploma magistrale entro l’anno scolastico 2001/02 e una laurea in Scienze della formazione primaria, potresti insegnare agli alunni diversamente abili. Dovresti conseguire un ulteriore titolo frequentando un corso di specializzazione sul sostegno, della durata di un anno, e così ottenere l’abilitazione (TFA specializzazione sostegno).
Altra opportunità per diventare docente scuola primaria è quella di indirizzarsi verso l’insegnamento con il metodo ideato dalla pedagogista Maria Montessori. Il metodo Montessori è un sistema educativo praticato in circa 60000 scuole in tutto il mondo. Con l’acquisizione del titolo ci si può inserire in appositi elenchi per l’insegnamento. Infine, non dimenticare che puoi usare il tuo titolo anche presso le scuole paritarie, per l’assunzione a tempo indeterminato. I docenti di scuola primaria sono richiesti in tutta Italia. La concentrazione maggiore delle richieste di solito è soprattutto al nord.
I Dirigenti Scolastici fanno spesso ricorso alle MAD (messa a disposizione) per convocare e assumere, a causa delle graduatorie esaurite, o per la mancanza di personale privo del titolo specifico. Gli insegnanti di scuola di infanzia lavorano 25 ore settimanali di cui 24 ore frontali e 1 di programmazione. Gli insegnati di scuola primaria lavorano 24 ore settimanali di cui 22 ore frontali e 2 ore di programmazione.
Passione e motivazione, insegnare alle elementari
I motivi per voler intraprendere la professione di insegnate di scuola primaria sono molteplici. Quelli che sono indubbiamente indispensabili sono soprattuto la passione e la motivazione. I bambini dai 3 ai 10/11 anni sono come spugne pronte ad assorbire quello che il mondo gli insegna. Il ruolo della maestra diventa fondamentale nella loro crescita.
Se provi gioia nel pensare che potrai essere così fondamentale nella vita dei bambini, questo è un percorso che fa per te. La pazienza e la volontà, la benevolenza e l’ottimismo sono qualità che renderanno ogni insegnante un ottimo Maestro, con la M maiuscola. Il primo passo è indubbiamente avere un feeling con i bambini, ma serve anche una forte passione per l’insegnamento e per la trasmissione di valori che costituiranno il terreno fertile in cui i bambini cresceranno.
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