Come funziona il concorso dirigenti pubblica amministrazione?

concorso sna bando

Un’ambizione altissima: vincere il concorso dirigenti pubblica amministrazione. E se diciamo altissima non vogliamo dire irraggiungibile. Questa guida nasce per spiegare per filo e per segno come funziona il reclutamento per concorso, il corso concorso SNA e tutti i passaggi di un iter complesso, ma indispensabile per realizzare i propri sogni.

Dirigenti PA

La qualifica dirigenziale è unica, ma articolata, in due fasce:

  • dirigenti di prima fascia: nella quale sono collocati soggetti cui è attribuita la responsabilità di direzione di un ufficio dirigenziale generale;
  • dirigenti di seconda fascia: nella quale sono collocati soggetti cui è attribuita la responsabilità di direzione di un ufficio dirigenziale non generale.

Concorso Scuola dirigenti Pubblica Amministrazione

concorso sspa

Iniziamo con il dire che l’immissione nelle posizioni dirigenziali della Pubblica Amministrazione sono vincolate alla qualifica di dirigente di ruolo nelle amministrazioni statali. Questa qualifica dipende a sua volta da un concorso, regolato legislativamente e bandito dalle singole amministrazioni pubbliche, oppure dalla partecipazione a un corso concorso della SNA, Scuola Nazionale dell’Amministrazione.

Per prima cosa vediamo chi può essere ammesso al concorso per esami:

  • i dipendenti di ruolo della pubblica amministrazione italiana muniti di diploma di laurea, che abbiano compiuto almeno cinque anni di servizio oppure – se in possesso del dottorato di ricerca o del diploma di specializzazione conseguito presso le scuole di specializzazione individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca – almeno tre anni di servizio svolti in posizioni funzionali per l’accesso alle quali è richiesto il possesso del dottorato di ricerca o di laurea. Per i dipendenti delle amministrazioni statali reclutati a seguito di corso-concorso, il periodo di servizio è ridotto a quattro anni;
  • i soggetti in possesso della qualifica di dirigente in enti e strutture pubbliche, muniti del diploma di laurea, che abbiano svolto per almeno due anni funzioni dirigenziali;
  • coloro che hanno ricoperto incarichi dirigenziali o equiparati in amministrazioni pubbliche per un periodo non inferiore a cinque anni, purché muniti di diploma di laurea;
  • i cittadini italiani, forniti di idoneo titolo di studio universitario, che hanno maturato, con servizio continuativo per almeno quattro anni presso enti od organismi internazionali, esperienze lavorative in posizioni funzionali apicali per l’accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea.

Mentre la partecipazione al corso concorso è preceduta da una selezione. Questa selezione viene effettuata su:

  • soggetti muniti di laurea nonché di uno dei seguenti titoli: laurea specialistica, diploma di specializzazione, dottorato di ricerca, o altro titolo post-universitario rilasciato da istituti universitari italiani o stranieri, ovvero da primarie istituzioni formative pubbliche o private (riconosciute con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri);
  • dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni, muniti di laurea, che abbiano compiuto almeno cinque anni di servizio, svolti in posizioni funzionali per l’accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea;
  • dipendenti di strutture private, collocati in posizioni professionali equivalenti a quelle che consentono ai dipendenti pubblici l’accesso al concorso per esami, se sono muniti del diploma di laurea e hanno maturato almeno cinque anni di esperienza lavorativa in tali posizioni professionali all’interno delle strutture stesse.

Il corso del concorso dura 12 mesi, all’interno dei quali è compreso un periodo di pratica presso le amministrazioni pubbliche e i pubblici uffici amministrativi di uno Stato facente parte dell’Unione Europea, oppure di un organismo della Comunità Europea o internazionale.

Il periodo di frequenza del corso e della pratica viene sovvenzionato con una borsa di studio erogata dalla SNA, Scuola Nazionale dell’amministrazione. Dopo i dodici mesi di formazione gli allievi che hanno raggiunto una valutazione positiva, corrispondente a non meno di settanta centesimi, sono ammessi all’esame-concorso intermedio, al quale segue – a termine dei sei mesi di pratica – un ulteriore esame finale, valutato in centesimi.

A conclusione di questo percorso di corsi e concorsi viene rilasciata la graduatoria di merito finale, ottenuta tramite la somma dei punteggi ottenuti durante:

  • l’esame-concorso intermedio;
  • l’esame-concorso finale.

La Scuola Nazionale dell’amministrazione segnala e definisce quali sono:

  • le sedi di svolgimento del corso-concorso;
  • le materie di insegnamento;
  • gli eventuali insegnamenti opzionali;
  • i piani di studio;
  • i criteri della valutazione continua e di svolgimento delle prove dell’esame-concorso intermedio e dell’esame-concorso finale;
  • le norme che gli allievi sono tenuti a osservare durante la frequenza del corso.

Ai partecipanti al corso è corrisposta una borsa di studio.

Coloro che hanno vinto il concorso per esami, prima del conferimento dell’incarico dirigenziale sono tenuti a frequentare un programma di formazione, una serie di attività predisposte e gestite dalla SNA.

Concorso SNA: bando e preselezioni

corso concorso sna

Il processo di selezione per le posizioni dirigenziali è un’iniziativa importante per integrare nuove risorse umane nelle amministrazioni statali e nelle istituzioni pubbliche non economiche. Il processo mira a individuare candidati validi per le posizioni dirigenziali, fornendo una formazione specializzata.

Concorso Dirigenti SNA 2024

Il Concorso Dirigenti SNA 2024 è stata un’opportunità importante per 116 aspiranti Allievi Dirigenti. Questa iniziativa, avviata dopo il decreto del 30 novembre 2023 del Ministro per la pubblica amministrazione, ha segnato l’apertura di un percorso formativo e selettivo alla Scuola Nazionale dell’Amministrazione. Il corso-concorso, che rappresentava la 10ª edizione, si proponeva di reclutare 97 dirigenti di seconda fascia per i ruoli amministrativi nelle amministrazioni pubbliche. Il concorso si è concluso l’8 febbraio 2024.

Il bando indicava sei competenze di base, la cui conoscenza è stata accertata nelle prove concorsuali:

– soluzione dei problemi;

– gestione dei processi;

– sviluppo dei collaboratori;

– promozione del cambiamento;

– decisione responsabile;

– gestione delle relazioni interne ed esterne.

Come è articolato il concorso?

In linea di massima, il concorso prevede diverse prove d’esame:

  • eventuale prova preselettiva;
  • prima prova scritta;
  • seconda prova scritta;
  • terza prova scritta;
  • prova orale.

Quali sono le materie da studiare?

Le materie da studiare sono le seguenti:

  • diritto costituzionale;
  • diritto dell’Unione europea;
  • economia politica;
  • diritto amministrativo;
  • politica economica;
  • economia delle amministrazioni pubbliche;
  • management pubblico e innovazione digitale;
  • analisi delle politiche pubbliche;
  • lingua inglese.

Prova preselettiva

In base all’ultimo concorso SNA bandito, la prova preselettiva consisteva in un test composto da sessanta quesiti a risposta multipla comprendenti:

  • 12 quesiti situazionali;
  • 12 quesiti di ragionamento verbale e logico astratto;
  • 3 quesiti in diritto costituzionale;
  • 5 quesiti in diritto amministrativo;
  • 3 quesiti in diritto dell’Unione europea;
  • 3 quesiti in politica economica;
  • 2 quesiti in economia delle amministrazioni pubbliche;
  • 3 quesiti in economia politica;
  • 6 quesiti in management pubblico e innovazione digitale;
  • 5 quesiti in analisi delle politiche pubbliche;
  • 6 quesiti di lingua inglese – livello B2 QCER.

Prima prova scritta

L’esame dura cinque ore e verte nelle seguenti materie:

  • materie giuridiche (diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto dell’UE)
  • materie economiche (economia politica, politica economica, economia delle amministrazioni pubbliche);
  • materie di management pubblico e innovazione digitale;
  • analisi delle politiche pubbliche.

Seconda prova scritta

La seconda prova scritta, della durata di due ore, mira a valutare le capacità e le attitudini dei candidati in relazione alle loro competenze. Ciò avviene attraverso la simulazione di scenari di lavoro realistici, che mettono alla prova la capacità dei candidati di svolgere funzioni manageriali in un contesto organizzativo.

Lo scopo del test è quello di valutare se il candidato possiede una serie di competenze comportamentali ritenute necessarie per svolgere con successo le mansioni associate alla posizione manageriale per la quale si candida.

Terza prova scritta

Si tratta di un esame scritto della durata di due ore e mezza che consiste nel redigere in inglese una relazione su un argomento attinente la pubblica amministrazione. La prova mira a individuare competenze almeno equivalenti al livello B2 del QCER.

Prova orale

Solo i candidati che ottengono un punteggio pari o superiore a 70/100 in ogni prova scritta possono accedere all’esame orale.

L’esame orale consiste in un colloquio volto ad accertare quanto segue:

  • il possesso delle competenze richieste dalle linee guida per diventare manager pubblico;
  • la conoscenza delle materie d’esame;
  • la conoscenza della lingua inglese, che sarà verificata attraverso la lettura e la traduzione di testi e la conversazione, per accertare il livello di conoscenza della lingua (CEFR B2).

I candidati che ottengono un punteggio pari o superiore a 70/100 superano l’esame orale.

Credits foto in evidenza: Depositphotos.com – SimpleFoto

Credits foto 1 e 2: Depositphotos.com – AndrewLozovyi