Quando e come si svolge il concorso docenti 3 anni di servizio

concorso docenti

Ha fatto molto parlare la notizia del concorso docenti con 3 anni di servizio, una nuova misura prevista all’interno del Decreto Sostegni per dare un’iniezione di vitalità al settore dell’insegnamento. La procedura concorsuale avviata a dicembre 2021 si concluderà con l’esame di valutazione finale previsto per settembre 2022 e con l’immissione nel ruolo dei vincitori.

Concorso docenti con 3 anni di servizio

docente con tre anni di servizioPer accedere a questo concorso sono necessari alcuni importanti requisiti senza i quali non è possibile accedere alla procedura. Intanto, il concorso è riservato a docenti che non rientrano negli elenchi aggiuntivi/GPS del 2021/2022, ma soprattutto:

  • È riservato a docenti con tre annualità di servizio nella scuola entro il termine di presentazione delle domande di partecipazione

I tre anni non sono da considerarsi consecutivi, è importante soltanto che siano stati maturati nell’arco degli ultimi cinque anni e all’interno della classe di concorso per cui si partecipa.

Inoltre si intendono anni di servizio le annualità svolte all’interno della scuola statale.

L’annualità è costituita da 180 giorni di servizio durate un anno scolastico, senza interruzioni dal 1° febbraio al termine delle operazioni di scrutinio finale.

Il nuovo concorso indetto quest’anno, nel 2021, e inserito all’interno delle misure adottate dal Decreto Sostegni bis, consiste in diverse prove a partire da dicembre 2021, fino alla prova finale che darà la possibilità ai vincitori di intraprendere il percorso annuale di formazione e di conseguenza assumere il ruolo.

Concorso docenti con tre anni di servizio: posti disponibili

I posti messi a disposizione dal MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, per l’anno 2021/22 ammontano a 112.474 posti. Questo numero di posti è stato in parte coperto dai gae, dai concorsi e dalle graduatorie provinciali, nel numero di 59.425. Per posti rimanenti, considerati dal Decreto come residui, esclusi i posti dei concorsi ordinari che non sono ancora stati effettuati, verrà attivato un concorso straordinario. Riportiamo le parole precise del decreto: “per un numero di posti pari a quelli vacanti e disponibili per l’anno scolastico 2021/2022 che residuano dalle immissioni in ruolo“.

Facendo dei calcoli veloci risulta che ci sarebbero ancora da coprire 15.000 posti residui. È una notizia piuttosto recente quella che riguarda la scelta del Ministero ad autorizzare e indire il nuovo concorso straordinario per le classi di concorso STEM. Non è facile riportare una tabella dettagliata delle classi perché mancano alcuni dati, ad esempio quelli provenienti dagli Uffici Scolastici in cui non è ancora terminata la fase delle assunzioni e immissioni in ruolo. Ma si possono intuire facendo dei calcoli e delle valutazioni, separando le immissioni in ruolo coperte dai posti residui e i posti dei vincitori ai concorsi ordinari.

La domanda è compilabile e presentabile a partire dalla pubblicazione in Gazzetta. Per assicurarsi la partecipazione sarà necessaria una tassa chiamata “contributo di segreteria”. Questa tassa è stata già introdotta di diversi anni, e si aggira su cifre molto basse, orientativamente intorno ai 10/15 euro. Le spese da affrontare per la spedizione, il vitto e l’alloggio non sono rimborsate e sono da intendersi esclusivamente come a carico dei partecipanti.

Concorso docenti con 24 cfu: requisiti di accesso e procedura

Per partecipare al concorso quali requisiti bisogna possedere? E qual è la giusta procedura da seguire? Come abbiamo già accennato, il concorso è riservato ai docenti che non siano stati assunti dalle graduatorie provinciali né dagli elenchi aggiuntivi di quest’anno.

Ribadiamo anche il punto principale per quanto riguarda questo articolo e le domande che solleva. La procedura concorsuale è riservata a docenti che hanno svolto, entro la data stabilita come termine ultimo per la presentazione delle domande, almeno tre annualità di servizio nelle scuole statali, non necessariamente continuative, negli ultimi cinque anni. Almeno una di queste annualità deve essersi risolta e dispiegata all’interno della classe di concorso per cui è scelto di partecipare. Per il concorso docenti i 24 cfu sono importanti qualora si dovesse affrontare questa prova per iniziare a vagare la soglia di una scuola, o per coloro che non hanno esperienza e devono fare ancora dei piccoli passetti prima di ottenere il ruolo. I professori con tre anni di servizio sono professori a tutti gli effetti, anche se hanno svolto soltanto supplenze.

Si tratta quasi di un momento storico, se pensiamo che il sistema dei 24 cfu per l’insegnamento era un sistema di reclutamento ormai consolidato, mentre sembra che adesso questa decisione rappresenti un loro progressivo abbandono.

L’intenzione è quella di valorizzare i tirocini e l’esperienza pratica, a scapito dello studio teorico. A questi cambiamenti se ne aggiungono altri, come la scomparsa della prova selettiva che sembra essere nelle intenzioni del governo in tema di avviamento alla professione da insegnante.

Concorso docenti 3 anni di servizio: un nuovo riconoscimento

docente supplenteQuello che sembra essere un buon segnale di apertura è proprio questo riconoscimento del lavoro e dell’esperienza, quasi a voler premiare una categoria di lavoratori spesso vessati da condizioni di precarietà e dai numerosi ostacoli a conseguire una condizione lavorativa stabile.

Il lavoro del supplente, nonostante le difficoltà che spesso lo rendono più pesante e complicato rispetto a quello del docente ordinario, non ha mai potuto godere delle garanzie di quest’ultimo. La mancanza di certezze sia dal punto di vista economico che dal punto di vista della logistica e della pianificazione del lavoro nel corso del tempo pesano notevolmente sulla condizione professionale.

Indire un concorso per docenti con tre anni di servizio anche non continuativi significa riconoscere a questa categoria lo status di insegnanti dopo tanta fatica.

Il governo, spinto dal volere e dall’intenzione di alcune personalità, sta cercando di attivare dei percorsi formativi abilitanti all’insegnamento anche per i futuri docenti di sostegno, che potrebbero partecipare a quelli che tuttora vengono chiamati PAS, oppure ai corsi di specializzazione sul sostegno ad alunni con disabilità, sempre se possiedono nel proprio curriculum di lavoro 180 giorni consecutivi per annualità.

Questa sembra essere una buona soluzione per ovviare in parte a una situazione disastrosa che attraversa il settore da ormai più di dieci anni, e inoltre sembra essere una soluzione con pochissime controindicazioni. Le tre annualità di servizio per insegnare, da considerarsi come requisito utile per i corsi di abilitazione, in sostituzione dei 24 cfu per l’insegnamento, insieme all’immissione dei precari storici che hanno già ottenuto i titoli utili potrebbero accelerare notevolmente l’immissione in ruolo di tantissimi docenti senza grandi costi dal punto di vista governativo, anzi riducendo la spesa per i concorsi indetti dallo Stato.

Insomma, questa soluzione sembra essere vantaggiosa da entrambi le parti, anche se non mancano le critiche. Cambiare un sistema significa forse agevolare molte persone ma anche scontentare coloro che fino ad ora hanno avuto a che fare con regole più stringenti e faticose da gestire.

Il mondo della scuola e i criteri di reclutamento degli insegnanti sono sempre in continuo cambiamento, e pertanto ti invitiamo a continuare a leggere il nostro blog e i nostri aggiornamenti in materia. Se vuoi diventare insegnante e non puoi partecipare al concorso per docenti con 3 anni di servizio puoi sempre optare per l’ottenimento o il riconoscimento dei 24 cfu. Per una corretta valutazione contatta il nostro personale, sarà felice di fornirti informazioni utili su come avviare le procedure di ottenimento, valutando il modo più rapido e conveniente.

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