Si sente sempre più spesso parlare di Coding e di corso Coding docenti. Di cosa si tratta? Perchè è così importante questa nuova tendenza? In questo articolo forniremo informazioni utili per chi si vuole approcciare al linguaggio di programmazione, come il programma di un corso adeguato ad acquisire le giuste competenze, i vantaggi dell’utilizzo di questo strumento all’interno del contesto scolastico, e anche la possibilità di acquisire i 24 cfu per l’insegnamento. Pronti? Ecco tutte le informazioni sul Coding che stavi cercando.
Coding: che cos’è?
La parola Coding, come già si evince dal suono della parola stessa, è una parola inglese. Letteralmente il significato di coding è quello di “programmazione informatica“. Questa disciplina non è dunque nuovissima, esiste da quando esiste il pensiero computazionale che ha dato vita ai primi computer. Ma non ha a che fare solo ed esclusivamente con l’informatica. Un po’ come la matematica è strettamente legata anche a tutti quei processi mentali che vengono impiegati nella risoluzione dei problemi (che adesso va tanto di moda chiamare “Problem solving” visto che sia in tema di inglesismi). Tramite dei veri e propri giochi interattivi è possibile sperimentare come il coding sia collegato inestricabilmente agli strumenti dell’intelletto. È facile intuire, dunque, che all’interno della scuola può fare la differenza.
Imparare il coding per i docenti significa avere un nuovo canale per stimolare gli studenti, facendo leva su un linguaggio che conoscono profondamente e con il quale si sentono subito confidenti e a loro agio. Difatti il coding non può prescindere dall’utilizzo dell’informatica e delle nuove tecnologie, quelle con cui sono cresciuti gli alunni nativi digitali di oggi. Ma cosa devono imparare durante un corso di coding i docenti che scelgono di inserire questa competenza all’interno del proprio bagaglio formativo e professionale? Non si tratta solo della capacità di creare programmi, ma molto di più. Il coding a scuola è lo strumento giusto per stimolare, informare, trasmettere nozioni ma in modo poco “nozionistico”, e anche per apprendere ad usare la tecnologia in modo consapevole, raggiungendo un’alfabetizzazione alta che può sempre essere di grande aiuto nel mondo odierno.
Il coding, oltre a essere quasi una disciplina a sé, è anche un canale adeguato per affrontare e approfondire qualsiasi altra disciplina. Grazie alla sua impostazione e al tipo di approccio flessibile e dinamico si può applicare in qualsiasi contesto, in modo molto trasversale, adattandosi senza ostacoli a percorsi personalizzati e su misura per esigenze e necessità molto diverse, sia del singolo studente che del gruppo classe. Il coding, anche se molto efficace quando veicolato dagli strumenti tecnologici, può essere sperimentato anche senza di questi. In questo caso viene definito coding unplugged.
Ad esempio, nelle scuole primarie può servire come allenamento per lo sviluppo di processi mentali di Problem solving, come dicevamo prima. Ma per avere una dimestichezza tale da poter modulare il coding a seconda dei contesti diversi bisogna conoscerlo molto bene. Non si può pretendere di leggere qualcosa su internet, vedere qualche video e sapere già come utilizzarlo nel migliore dei modi. I corsi di coding per insegnanti sono indispensabili.
Corso coding docenti
Anche la legge italiana tutela e sostiene lo sviluppo delle competenze digitali, fortunatamente. Ad esempio, il testo della legge 107 del 2015 sottolinea quanta importanza ricopre:
«lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro».
Sempre la Legge 107/2015, al comma 56:
«al fine di sviluppare e di migliorare le competenze digitali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in generale, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca adotta il Piano nazionale per la scuola digitale, in sinergia con la programmazione europea e regionale e con il Progetto strategico nazionale per la banda ultralarga».
A seguito di questa spinta sono tanti i corsi di coding che sono nati in Italia. Questi corsi nascono anche per dare delle certificazioni ai docenti interessati, e sono in particolare rivolti a:
- Insegnanti di Scuola Secondaria di I e II grado, che vogliano approfondire la conoscenza del coding per fini didattici e vogliano certificare le loro competenze
- Studenti di Scuola Secondaria di I e II grado, che vogliano acquisire le competenze intermedie di utilizzo di diversi linguaggi di programmazione, con applicazione in ambito scolastico primariamente, ma non solo
- Insegnanti di Scuola Primaria, che vogliano non solo apprendere le metodologie del coding ma anche trasmetterle ai propri alunni
- Formatori ed educatori che vogliano sfruttare al meglio le potenzialità offerte dal coding in ambito educativo e formativo, creando attività interattive che stimolino il pensiero computazionale e il problem solving
- Chiunque voglia acquisire competenze sul coding e sul pensiero computazionale
Corso coding: programma
Ma, come sempre in ambito di corsi di formazione, non è molto semplice capire quali sono i corsi davvero utili, quelli qualitativamente studiati per rendere i docenti capaci di utilizzare il coding con cognizione di causa. Ci è parso utile riportare un esempio di programma che secondo noi racchiude tutti gli aspetti per potersi cimentare nella propria esperienza di insegnamento con il coding in aula. Un buon corso deve prefiggersi di:
- Sviluppare competenze informatiche
- Apprendere le nozioni base di programmazione
- Conoscere i linguaggi principali di programmazione
- Realizzare progetti didattici con il coding
- Trasferire le conoscenze apprese alla classe
Un’informazione di non poco conto è quella che riguarda la possibilità di ottenere i 24 cfu per l’insegnamento tramite un corso di coding per docenti. Infatti i crediti ottenuti tramite una formazione sul coding vengono considerati come crediti validi all’interno della parte relativa alle discipline pedagogiche e metodologie didattiche. Il Decreto scuola infatti afferma:
Nell’ambito delle metodologie e tecnologie didattiche di cui all’articolo 5, commi 1, lettera b), e 2, lettera b), del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, nonché nei corsi di laurea in scienze della formazione primaria, ovvero nell’ambito del periodo di formazione e di prova del personale docente, sono acquisite le competenze relative alle metodologie e tecnologie della didattica digitale e della programmazione informatica (coding).
È molto utile sapere che per imparare coding i docenti possono rivolgersi anche a diversi corsi on line, che sono ugualmente formativi. Anzi, a volte sono un’ottima soluzione per coloro che già lavorano. Il corsista può accedere alla piattaforma telematica ed usufruire, senza alcun limite di orario o di frequenza, a tutti gli appositi strumenti didattici elaborati. Anche I corsi on line di coding a conclusione del percorso rilasciando delle certificazioni, è sufficiente assicurarsi che questi titoli siano riconosciuti come rilasciati da enti accreditati dal MIUR, come richiesto dalla Direttiva 170/2016
Coding a scuola: le misure PNNR
Per sottolineare ancora una volta quanto le istituzioni italiane dedicate all’istruzione siano concentrate verso uno sforzo congiunto nei confronti della digitalizzazione e di conseguenza anche del coding, vogliamo porre l’accento sulle misure del PNNR che lo riguardano. Ad esempio, nel paragrafo M4C1.3 AMPLIAMENTO DELLE COMPETENZE E POTENZIAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE del PNRR Viene indicato che:
Le abilità e competenze digitali si fondano su una forte base quantitativa e richiedono una conoscenza dei software per la scrittura, il calcolo e per l’impiego delle applicazioni che oramai contemplano tutti i campi disciplinari, dall’arte alla scienza. Una forte base STEM è propedeutica alla conoscenza più applicativa degli strumenti per il digitale quindi è fondamentale arricchire la scuola primaria e secondaria di corsi a base quantitativa, con relative esemplificazioni sugli strumenti digitali (che gli studenti oggi conoscono bene dal punto di vista dell’impiego come “user”, ma che ignorano nel risvolto di programmazione). La misura più importante sarà un corso obbligatorio di coding per tutti gli studenti nell’arco del loro ciclo scolastico.
Credits foto in evidenza: Depositphotos.com – ufabizphotos