Insegnare con la laurea in psicologia: tutto quello che devi sapere

insegnare con la laurea in psicologia

Se ti stai chiedendo se con una laurea in psicologia si può insegnare, la risposta è sì — ma con regole, requisiti e percorsi che negli ultimi anni sono cambiati profondamente. In questa guida aggiornata al 2025 vedremo cosa si può insegnare con la laurea in Psicologia, quali sono le classi di concorso accessibili, le differenze tra triennale e magistrale, quali scuole richiedono docenti con competenze psicologiche e soprattutto come funziona oggi il percorso verso l’abilitazione con i 60 CFU.

Scoprirai quindi tutto ciò che serve per insegnare con laurea in Psicologia, come impostare un piano crediti corretto e quali reali opportunità offre questo titolo nel mondo della scuola.

Cosa si può insegnare con la laurea in psicologia

insegnamento delle scienze umane

Per molto tempo è circolata l’idea che un laureato in psicologia potesse insegnare una grande varietà di discipline: storia, comunicazione, perfino relazioni internazionali. In realtà, con gli aggiornamenti più recenti, il quadro è diventato molto più lineare.

Con la laurea magistrale in Psicologia (LM-51) è possibile insegnare principalmente all’interno di un’unica classe di concorso, la A-18 – Filosofia e Scienze Umane. Questa classe permette di ricoprire incarichi nelle discipline che più si avvicinano al bagaglio formativo dello psicologo: psicologia, scienze umane, pedagogia, antropologia e, quando il piano di studi lo consente, anche filosofia.

La psicologia, come materia autonoma, non è presente in tutte le scuole italiane. Compare soprattutto nei licei delle scienze umane e negli istituti professionali del settore socio-sanitario. In questi ambienti l’inserimento di un docente con formazione psicologica rappresenta un enorme valore aggiunto, perché consente agli studenti di affrontare concetti legati alla relazione, alla personalità e ai processi cognitivi con un taglio scientifico ma anche esperienziale.

Classi di concorso laurea in psicologia e requisiti

Come anticipato, la classe di concorso di riferimento per chi possiede una laurea magistrale LM-51 è la A-18 in Filosofia e Scienze Umane. A differenza di quanto accadeva anni fa, quando era ancora possibile accedere ad altre classi come la A-19, oggi la normativa ha definito un percorso più lineare, che riconosce allo psicologo un ruolo specifico nell’area delle scienze umane.

Per acquisire i requisiti utili all’insegnamento è necessario che il proprio piano di studi includa un numero adeguato di crediti nei settori della filosofia, della psicologia, della pedagogia e della sociologia. È un requisito che quasi tutte le LM-51 soddisfano, ma che conviene sempre verificare in modo puntuale, soprattutto se si proviene da un ateneo che ha una forte specializzazione in un’area specifica (per esempio psicologia clinica o del lavoro), e che quindi potrebbe aver riservato meno spazio ad alcune discipline richieste.

Laurea triennale L-24: si può insegnare o no?

Questa è una delle domande più frequenti: con la laurea in scienze e tecniche psicologiche si può insegnare?
La risposta, purtroppo, è meno positiva rispetto a quanto molti si aspettano.

La laurea triennale L-24 non dà accesso ad alcuna classe di concorso e non permette di ottenere l’abilitazione. È comunque possibile inserirsi nel mondo scolastico attraverso le MAD, cioè le domande di messa a disposizione, che consentono alle scuole di chiamare supplenti anche privi del titolo specifico quando non sono disponibili docenti abilitati o con titoli appropriati.

Si tratta però di un’opportunità limitata: non è un percorso per ottenere il ruolo e non garantisce continuità. È un modo per fare esperienza, avere un primo contatto con l’insegnamento e talvolta per lavorare negli istituti professionali socio-sanitari, dove la richiesta di psicologia applicata è più frequente.

Per accedere realmente alla carriera di docente serve la laurea magistrale LM-51 affiancata dal percorso abilitante.

Laurea magistrale LM-51 e insegnamento: tutte le opportunità reali

laureati in ambito psicologicoUna volta conseguita la LM-51, lo scenario cambia radicalmente. La laurea magistrale, infatti, è l’unico titolo che permette allo psicologo di accedere alla classe A-18 e quindi di insegnare stabilmente nelle scuole secondarie di secondo grado.

Le opportunità concrete comprendono:

  • il liceo delle scienze umane, il contesto più naturale per chi desidera insegnare psicologia;
  • il liceo economico-sociale, dove le discipline umane hanno un ruolo centrale;
  • gli istituti professionali per i servizi socio-sanitari, che prevedono moduli di psicologia applicata, relazioni d’aiuto e scienze umane;
  • altri licei, dove la classe A-18 copre l’insegnamento di filosofia e scienze dell’educazione, purché il piano di studi del docente includa i crediti necessari.

È quindi evidente come la relazione tra laurea in psicologia e insegnamento sia oggi più forte nei percorsi dedicati alla formazione della persona, alle dinamiche sociali e allo sviluppo umano.

Come funziona oggi il percorso abilitante (60 CFU)

Una delle trasformazioni più importanti degli ultimi anni riguarda il modo in cui si diventa insegnanti. Se fino a poco tempo fa erano sufficienti i 24 CFU, oggi il sistema si è completamente rinnovato.

Per insegnare serve un percorso abilitante da 60 CFU, strutturato attorno a tre grandi aree: pedagogia, didattica e tirocinio. Questo percorso, che può essere svolto presso università o enti accreditati, ha lo scopo di preparare il futuro docente non solo dal punto di vista teorico, ma anche dal punto di vista pratico, grazie al tirocinio nelle scuole.

Una volta ottenuta l’abilitazione, si può partecipare al concorso nazionale. Il concorso rappresenta l’accesso vero e proprio alla carriera pubblica, mentre l’ultimo step è l’anno di prova, durante il quale il docente insegna ed è affiancato da un tutor.

Solo dopo questo anno si diventa effettivamente insegnanti a tempo indeterminato.

GPS, supplenze e primo ingresso nella scuola

Chi non è ancora abilitato può comunque avvicinarsi all’insegnamento attraverso le supplenze. Con la LM-51 è possibile iscriversi nelle GPS per la classe A-18, ottenendo incarichi annuali o fino al termine delle attività didattiche. È un modo concreto per iniziare a lavorare nella scuola, fare esperienza, capire se questa strada è davvero quella giusta e cominciare a costruire punteggio.

Per chi ha solo la triennale, invece, la possibilità rimane la MAD. Non offre stabilità, ma può diventare un’opportunità importante per chi desidera capire se insegnare psicologia è una vocazione su cui investire.

Perché la laurea in Psicologia si integra così bene con l’insegnamento

La psicologia non è solo una disciplina teorica; è un sapere che attraversa la vita delle persone, le relazioni, i processi di apprendimento, la gestione delle emozioni e della motivazione. Tutti aspetti che nella scuola hanno un ruolo cruciale.

Ecco perché la laurea in psicologia è così coerente con le esigenze dei licei delle scienze umane, degli istituti socio-sanitari e di tutti quei percorsi in cui lo sviluppo della persona è al centro. Insegnare psicologia significa aiutare gli studenti a comprendere se stessi, gli altri e il mondo sociale in cui vivono. Un compito complesso, ma estremamente appagante.

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