Un articolo sulla presa di servizio è utile per sapere come si deve fare per ufficializzare la propria posizione, accettare il ruolo e iniziare quest’avventura magica dell’insegnamento. Non tutte le prese di servizio sono uguali, per alcune è utile e fondamentale rispondere nell’immediato, per altre le tempistiche sono diverse. Ma soprattutto, molti si chiedono quali sono i documenti che si devono consegnare? Ecco, qui è dove rispondiamo a tutte le domande.
Presa di servizio scuola
Sta per iniziare l’anno scolastico. Adesso tutti stanno cercando di farsi trovare pronti per la presa di servizio. La data ufficiale è prevista, come è facile immaginare, per per giovedì primo settembre. Anche se per alcuni si tratta del primo step della carriera lavorativa, questa data fatidica e cruciale è il primo momento rilevante all’interno di una lunga strada che il docente compie, un punto di arrivo per tanti docenti che toccano questo traguardo dopo lunghi anni di precariato. La presa di servizio deve essere compilata il 1 settembre (data di inizio del nuovo anno scolastico) o comunque il primo giorno in cui si va a scuola, in caso di differimento o ancora il primo giorno utile in caso di nomina dopo il 1° settembre.
Parliamo di compilazione perchè la presa di servizio presso la scuola è un atto ufficiale, che prevede la compilazione di documenti importanti che sanciscono l’impegno reciproco di docente e scuola di avviare il rapporto dal punto di vista professionale. Il fine della compilazione di tale documento amministrativo è quello di assicurarsi della validità dei dati anagrafici della persona. In effetti pensaci bene, potrebbe presentarsi chiunque al posto della persona indicata! Quindi una volta che il docente si presenta fisicamente alla scuola deve presentarsi e farsi riconoscere.
Inoltre, il documento della presa di servizioserve per poter “censire” sia amministrativamente che economicamente il dipendente che dovrà sottoscrivere il contratto di lavoro. Per questo all’interno del documento non ci sono solo i dati anagrafici, ma anche i contatti telefonici/e-mail, lo stato civile, la residenza, i titoli di studio posseduti. Si tratta di un documento di presentazione ufficiale che serve prima della compilazione del contratto, in cui viene anche richiesto di sottoscrivere la mancanza di condanne penali o la mancanza di provvedimenti che riguardano misure di sicurezza o di prevenzione, di non essere stati destinatari di condanne di interdizione dai pubblici servizi o di condanne che comportino l’interdizione di contatti diretti e regolari con minori.
Bisognerà sottoscrivere anche una parte relativa alla mancanza di incompatibilità di cui all’art. 508 del D.L.vo n. 297/1994 (per il solo personale docente relativo a lezioni private o a svolgimento di altra professione o di altro incarico pubblico) o dall’art. 53 del D.L.vo n. 165/2001 (relativo a tutto il personale per incarichi di direzione o incarichi diversi da quelli pubblici).
Presa di servizio scuola: altre informazioni utili
Come abbiamo detto la presa di servizio, e il documento che ne sancisce ufficialmente la validità, prevede anche i dati economici, perchè trattandosi di un documento che censisce economicamente il dipendente questo aspetto occupa una parte rilevante. Nella parte economica viene richiesto il codice IBAN (per i neoassunti o per chi non ha mai lavorato in una scuola) o il numero di partita di spesa fissa (o copia di un cedolino) per chi ha già avuto un contratto nella scuola. È prevista la richiesta di esplicitare se si è iscritti o meno a una forma di previdenza complementare, come ad esempio Fondo Scuola Espero.
Per la parte amministrativa del documento viene richiesto l’elenco delle Scuola o degli Istituti dove il dipendente ha precedentemente prestato servizio (importantissimo al fine della ricongiunzione del fascicolo personale per chi dopo molte supplenze firma il contratto a tempo indeterminato). Infine, come in ogni documento che prevede la comunicazione di dati personali viene richiesta l’autorizzazione al trattamento dei dati.
Un sacco di cose, in effetti. Sembra complicatissimo. Ma in realtà non è per niente impegnativo, anzi, nel corso del tempo la presa di servizio si è trasformata in una semplice autocertificazione. Si trovano molti modelli disponibili on line e seguendo alcune accortezze un futuro docente può anche crearlo ex-novo, ma è più probabile che la scuola ne fornisca uno personalizzato dall’istituto stesso, a seconda delle esigenze specifiche e per trattare le informazioni recepiti nel mondo che si avvicina maggiormente ai propri bisogni. Un consiglio spassionato che ci sentiamo di darti, prima di prendere servizio contatta la sede di destinazione e chiedi se sono necessari altri documenti, magari prevedono qualche documento che tu non hai incluso o non hai ancora reperito, e queste cose è meglio saperle subito, al volo.
Presa di servizio: le tempistiche
Vogliamo parlare dei tempi di presa di servizio? Ovvero di quanto tempo può passare tra la chiamata e l’assunzione di servizio? Di solito quando si accetta una supplenza a scuola si ha tempo 24 ore per prendere servizio, ovvero il giorno dopo. Eppure, in alcuni casi, dopo un primo accordo con le segreterie delle scuole presso cui bisogna prendere servizio, si possono avere anche 48 ore di tempo, successive alla chiamata per la supplenza a scuola. Le chiamate per le supplenze a scuola annuali, disponibili entro la data del 31 dicembre e che rimangono per tutto l’anno scolastico, e per le supplenze temporanee fino al termine delle attività didattiche per la copertura di cattedre e posti d’insegnamento, si effettuano tramite diversi canali che sono relativi alle graduatorie Gae, Gps e Graduatorie di istituto, mentre per le supplenze brevi, per esempio per una maternità da sostituire, per le supplenze si attinge alle graduatorie di Istituto.
Per quanto riguarda le supplenze, queste vengono conferite tramite accettazione scritta da parte degli aspiranti docenti. E di solito, considerando quanto previsto dalle norme in vigore, il tempo per prendere servizio a scuola per una supplenza dopo essere stati chiamati per l’anno 2022 è di 24 ore. In pratica bisogna presentarsi a scuola il giorno dopo essere stati chiamati. Sì, capiamo che è un po’ assurdo, ma d’altronde chi deve lavorare nella scuola lo sa che entro i primi di settembre deve farsi trovare sempre disponibile.
E poi non temere, in realtà ci sono casi i tempi si allungano, è sempre da considerare una buona abitudine quella di contattare le segreterie per avere informazioni di prima mano e magari mettersi d’accordo sul momento esatto nel quale ci si può recare a firmare.
D’altronde anche i tempi di chiamata variano a seconda della supplenza che si deve fare.
Ad esempio per una supplenza a scuola pari o superiori a 30 giorni stando alle leggi e al contratto della scuola 2022, la chiamata deve essere fatta con un preavviso di almeno 24 ore rispetto al termine utile per la risposta e con ulteriore termine di almeno 24 ore per la presa di servizio. Se per chiamate di supplenza a scuola pari o superiori a 30 giorni si hanno 24 ore di tempo per prendere servizio, nel caso di chiamate per supplenze a scuola nell’anno 2022 fino a 29 giorni, non esiste un tempo fisso entro cui si deve prendere servizio, ma è la scuola che indica e comunica il termine entro cui si deve prendere servizio.
Sono molte informazioni, ma speriamo che questo articolo ti sia stato utile a chiarire alcuni dubbi e a sentirti più tranquillo rispetto a questo grande momento della presa di servizio a scuola. Se stai per sottoscriverla goditi questo momento e festeggialo, meriti di dare valore all’obiettivo che hai raggiunto.
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