Come diventare giornalista: studi e possibilità

come diventare giornalista

Diventare giornalista è il sogno di molti: raccontare i fatti, informare il pubblico e contribuire al dibattito pubblico sono attività affascinanti e di grande responsabilità. Ma cosa fare per diventare giornalista? In Italia, esistono due principali percorsi riconosciuti: quello del giornalista pubblicista e quello del giornalista professionista. Entrambi richiedono impegno, formazione e una buona dose di passione.

Come si diventa giornalista

come si diventa giornalistaforza di cose dobbiamo ribadire un’ovvietà: per diventare giornalisti è necessario collaborare con una testata giornalistica riconosciuta per un lasso di tempo sufficientemente duraturo. Ora specificheremo con precisione questi termini, non ti preoccupare. Continua a leggere.

La scrittura di articoli e la collaborazione con una testata non è sufficiente per essere riconosciuti ufficialmente, è necessaria – come per altre professioni – l’iscrizione all’Albo. L’Albo è diviso in albo dei giornalisti professionisti e albo dei giornalisti pubblicisti.

Per entrare nell’albo come giornalista professionista è necessario superare un esame scritto.

Ma partiamo dalle basi, addentriamoci meglio in questa fantastica attività. Cosa ci si aspetta da un giornalista professionista? Ci si aspetta che abbia una spiccata capacità di realizzare contenuti informativi adatti al mezzo di comunicazione in cui deve veicolare questi contenuti. Per contenuti non intendiamo esclusivamente quelli scritti, ma anche quelli video e grafici, che per l’appunto si possono diffondere su diverse piattaforme e non solo sulla carta stampata. Televisione, ma anche web, hanno profondamente cambiato il giornalismo.

Un giornalista deve immergersi totalmente nell’argomento trattato, questo è di fondamentale importanza, e ci teniamo particolarmente a ribadirlo, perché in questi tempi difficili dal punto di vista della comunicazione e dei media capita sempre più spesso, purtroppo, di imbattersi in articoli scritti senza cognizione di causa, in video improvvisati, in sintesi in contenuti che di giornalistico hanno davvero poco. Se vuoi davvero diventare giornalista devi sapere che hai una responsabilità grande e grossa che non devi disattendere, ne va della tua onestà intellettuale.

Giornalista pubblicista: il primo passo nel mondo dell’informazione

Per chi desidera lavorare come giornalista mantenendo altre attività professionali, l’iscrizione all’Albo dei Giornalisti nell’elenco dei pubblicisti rappresenta un’ottima opportunità. I requisiti principali sono:

  • Aver svolto collaborazioni giornalistiche non occasionali e regolarmente retribuite con testate registrate (cartacee, online, radio o TV) per almeno due anni.

  • Presentare un numero minimo di articoli pubblicati, che varia a seconda dell’Ordine regionale (ad esempio, l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia richiede almeno 65 articoli per i quotidiani e testate online, e 40 per i periodici) .​

  • Fornire documentazione che attesti le collaborazioni, comprese lettere di incarico, ricevute di pagamento e copie degli articoli pubblicati.

Una volta raccolta la documentazione necessaria, è possibile presentare domanda all’Ordine regionale di competenza.

Giornalista professionista: la professione a tempo pieno

Chi aspira a fare il giornalista come attività principale deve intraprendere il percorso per diventare giornalista professionista. I passaggi fondamentali sono:

  1. Praticantato: svolgere un periodo di praticantato di almeno 18 mesi presso una testata giornalistica registrata, sotto la supervisione di giornalisti professionisti.

  2. Formazione teorica: frequentare corsi di formazione organizzati dall’Ordine dei Giornalisti, della durata minima di 45 ore, anche in modalità a distanza.​

    • In alternativa al praticantato, è possibile frequentare una delle Scuole di giornalismo riconosciute dall’Ordine, che offrono corsi biennali a numero chiuso.

  3. Esame di idoneità professionale: superare l’esame di Stato, che consiste in una prova scritta e una prova orale, per ottenere l’iscrizione all’Albo dei Giornalisti professionisti.​

L’appartenenza all’Ordine dei Giornalisti, altro nome con cui si può definire l’albo di questa categoria, è sancita dal Consiglio Territoriale di competenza, che si occupa di avviare e seguire la procedura di iscrizione all’albo e decreta lo status di giornalista a chi ne fa richiesta.

Il Consiglio territoriale è un organo facente parte del Consiglio regionale relativo, che gestisce l’albo professionale di categoria, diviso in due diversi elenchi:

  • Giornalisti Professionisti
  • Giornalisti Pubblicisti

Annessi all’albo sono presenti due ulteriori elenchi speciali:

  • Uno finalizzato all’iscrizione dei giornalisti di nazionalità straniera che operano in Italia
  • Uno riservato a scoloro che assumono la qualifica di direttore responsabile di periodici o riviste a carattere tecnico, professionale o scientifico (escluse testate sportive e cinematografiche)

La domanda di iscrizione per entrare nell’albo, corredata di tutti i dati anagrafici dei giornalisti, deve essere presentata al Consiglio Regionale in cui l’interessato ha il dominio. La domanda deve essere completa di documentazione specifica, differente se il giornalista è pubblicista o professionista.

La prova di ammissione all’Ordine dei Giornalisti

Tale prova si svolge tendenzialmente in due sessioni, organizzate dall’ordine, e consistenti in una prova scritta, della durata di otto ore, e una prova di tipo orale. La commissione esaminatrice è costituita da professionisti dell’Accademia e della Magistratura, precisamente da:

  • Un magistrato (che presiede la commissione)
  • Due professori universitari
  • Tre giornalisti (laureati e con 10 anni di anzianità; oppure non laureati, ma con 20 anni di anzianità professionale)
  • Un rappresentante della Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG)

Parliamo della prima prova, la prova scritta, che è il primo ostacolo da superare. Questa prevede tre parti:

  • Sintesi di un articolo scelto dal candidato tra due forniti dalla commissione per la lunghezza di trenta righe da sessanta battute ciascuna
  • Redazione di un articolo, di quarantacinque righe da sessanta battute ciascuna, a scelta su uno dei seguenti argomenti: Politica interna ed estera, Economia e lavoro, Cronaca, Sport, Cultura, Scienze, Tecnologie, Spettacolo
  • Questionario con sei temi con risposte libere sul diritto costituzionale, il diritto penale, l’etica e la deontologia professionale e la storia e la tecnica del giornalismo

È importante notare che, attualmente, non è obbligatorio possedere una laurea per accedere all’esame di Stato, anche se una formazione universitaria può rappresentare un valore aggiunto.

Giornalista laurea: quale percorso accademico scegliere?

come si diventa giornalistiSebbene non sia un requisito imprescindibile, conseguire una laurea può facilitare l’accesso a percorsi formativi avanzati e ampliare le opportunità professionali. I corsi di laurea più indicati per chi desidera diventare giornalista includono:

L’Università Niccolò Cusano offre corsi di laurea online in queste discipline, permettendo agli studenti di conciliare gli studi con eventuali impegni lavorativi.

Come diventare reporter: specializzarsi nel giornalismo d’inchiesta

Per chi è interessato a come diventare un reporter, ovvero un giornalista specializzato in inchieste e reportage, è fondamentale acquisire competenze specifiche:

  • Capacità di ricerca e analisi approfondita delle fonti

  • Competenze fotografiche e video

  • Conoscenza delle lingue straniere

  • Adattabilità a contesti diversi e spesso complessi

Percorsi formativi mirati, come master in giornalismo investigativo o corsi di specializzazione, possono essere utili per sviluppare queste competenze.

Fare il giornalista in Italia richiede dedizione, formazione e una chiara comprensione dei percorsi disponibili. Che si scelga la strada del pubblicista o quella del professionista, è essenziale investire nella propria crescita professionale e mantenere un alto standard etico e deontologico.

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