Classe di concorso A18: cos’è, requisiti, dove si può insegnare

classe di concorso a18 filosofia e scienze umane

La classe di concorso a18 filosofia e scienze umane, è una classe a in cui possono rientrare buona parte dei laureati in ambito umanistico. Il superamento del concorso permette di insegnare queste due materie in diversi istituti superiori, una grande soddisfazione per chi ha dedicato così tante energie allo studio. Ma quali sono precisamente i requisiti d’accesso alla classe di concorso A18? Quali sono le prove concorsuali? A questa ed altre domande possiamo rispondere nei prossimi paragrafi.

Classe A18: le prove

classe a18È stato il Decreto Sostegni BIS a modificare alcune caratteristiche del concorso. Ad esempio è stata eliminata la prova preselettiva. Ma ciò non toglie che il concorso ordinario per la scuola secondaria per essere superato rende necessaria una profonda preparazione, idonea ad affrontare una prova scritta, e un colloquio orale.

Le Avvertenze Generali, un tempo conosciute così ma attualmente racchiuse all’interno di un documento denominato Allegato A, sono utili per comprendere quali sono gli argomenti che rientrano dentro il programma concorsuale.

In sintesi l’allegato A indica qual è il programma di concorso generale e quale quello specifico per ciascuna classe di concorso. Per la Classe di concorso A18, da non confondere con la classe di corcorso A19, dedicata alla filosofia e alla storia, sono previsti cinquanta quesiti, così suddivisi:

  • 40 domande per valutare le competenze e le conoscenze del candidato sulle discipline afferenti alla classe di concorso stessa
  • 5 domande sulla conoscenza della lingua inglese al livello B2 del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue
  • 5 domande inerenti le competenze digitali, in particolare modo l’uso didattico delle tecnologie e dei Device elettronici multimediali più funzionali per arricchire e innalzare la qualità dell’apprendimento

Per discipline afferenti alla classe di concorso A18 si intendono filosofia, scienze umane, antropologia, pedagogia, psicologia, sociologia. Mentre per quanto riguarda la parte generale la commissione cerca di intuire e di valutare la preparazione del candidato in merito alla progettazione didattica efficace e la capacità di innovazione, anche tramite l’utilizzo di dispositivi elettronici e multimediali per l’insegnamento. 

Programma classe di corcorso A18 – Filosofia e Scienze Umane

Dal momento che abbiamo parlato di prove ci sembra giusto parlare del programma concorusale, ma abbiamo intenzione di concentrarsi sulle indicazioni specifiche per le singole materie, escludendone alcune per limiti di tempo ed essendo estremamente sintetici.
Durante il concorso per l’insegnamento, riservato alla classe di concorso A18 per quanto riguarda l’italiano viene data importanza alle linee essenziali della storia della filosofia occidentale. Si spera e si auspica che chi concorre abbia padronanza della storia della filosofia occidentale dalla nascita fino alla riflessione contemporanea. 

Inoltre è fondamentale avere dimestichezza con gli elementi di logica, epistemologia, filosofia della scienza, teoretica, estetica, filosofia del linguaggio e filosofia morale. Ricorda che la filosofia è capacità di argomentazione e di ragionamento, ed è sostanzialmente quello che si aspetta la commissione da un candidato a insegnare questa materia. L’esposizione delle nozioni di filosofia deve essere fatta utilizzando il lessico proprio della disciplina e le categorie da essa utilizzate.

Questo, a grandi linee, è ciò che ci si aspetta dal partecipante al concorso classe A18 per quanto concerne la filosofia, ma sappiamo che ci sono altre materie che valgono come prerequisito e che quindi possono essere considerato come base utile per diventare insegnante. Ad esempio, tra le altre scienze umane e antropologia. Il candidato con quest’ultimo requisito di accesso, la laurea e la conoscenza in antropologia deve riuscire a maneggiare con spontaneità e cura una riflessione pluridisciplinare, basata sulle teorie antropologiche e i diversi modi di intendere il concetto di cultura dall’approccio nomotetico, passando per l’evoluzionismo, il postevoluzionismo, l’antropologia sociale britannica, e quella interpretativa. 

Quanto riportato in questo paragrafo ha esclusivamente una funzione introduttiva e di presentazione delle misure e delle modalità con cui si gestisce un concorso per la scuola, per la classe A18, e cosa pretende che sappiano gli studenti, che abbiano come bagaglio culturale.

Requisiti classe di concorso A18

Non ci sono i laureati perfetti per insegnare Filosofia e Scienze Umane, neanche i laureati in queste stesse materie sono per forza di cosa adatti al ruolo. Per insegnare una materia che si ama si devono possedere abilità strettamente legate alla didattica e alla professione da insegnante. Sensibilità, disciplina, empatia e curiosità. 

In ogni caso, per accedere alla classe di concorso A 18 in Filosofia e Scienze Umane, si deve possedere in linea di massima la laurea magistrale, specialistica o vecchio ordinamento, i 24 cfu per l’insegnamento e i crediti previsti dalla tabella ministeriale.

Per quanto riguarda il vecchio ordinamento, sono previsti:

  • Titoli di laurea in Filosofia, Psicologia, Scienze dell’Educazione, Scienze della Comunicazione, o Sociologia, a condizione che il curriculum studiorum includa due corsi annuali (o quattro semestrali) in materie filosofiche, pedagogiche, psicologiche e sociologiche.
  • Lauree in Lettere, Materie Letterarie, Scienze Politiche, o Storia, ottenute prima del 2001/2002, con almeno un corso in ciascuna delle seguenti materie: pedagogiche, psicologiche e filosofiche.
    Lauree in Filosofia, Pedagogia, Psicologia, o Scienze dell’Educazione ottenute prima del 2001/2002.
  • Laurea in Sociologia, conseguita entro il 2001/2002, accettata solo se il piano di studi includeva corsi in discipline pedagogiche, psicologiche e filosofiche.

Con laurea specialistica e integrazione vecchio ordinamento, con almeno 96 crediti nei settori scientifico disciplinari M-FIL, M STO; M-PED, M-PSI, e SPS di cui 24 tra: M-FIL/01, M-FIL/02, M-FIL/03 o 04 M-FIL/06 o 07 o 08, M-STO/05, 24 tra: M-PED/01, M-PED/02, M-PED/04, 24 tra: M-PSI/01, M-PSI/02, M-PSI/04, M-PSI/05 o 06, 24 tra: SPS /07, SPS/08, SPS/09, SPS/11, SPS12:

  • Antropologia Culturale
  • Filosofia
  • Psicologia
  • Scienze dell’Educazione
  • Scienze della Comunicazione
  • Scienze Politiche
  • Scienza delle Religioni
  • Sociologia
  • Storia della Filosofia.

Per il nuovo ordinamento di laurea magistrale, sono necessari almeno 96 crediti nei medesimi settori disciplinari, e una laurea magistale in:

  • Antropologia Culturale
  • Gestione dei Servizi Educativi
  • Psicologia,
  • Scienze dell’Educazione per Adulti
  • Comunicazione Pubblica e d’Impresa
  • Scienze della Politica
  • Scienza delle Religioni
  • Filosofia
  • Pedagogia
  • Sociologia e Ricerca Sociale
  • Metodologie dell’E-Learning.

A18 Classe di concorso filosofia e scienze umane: dove si può insegnare?

classe di concorso a18Ma veniamo a una delle domande che suscita maggiore curiosità, perché strettamente correlata alle ambizioni dei partecipanti al concorso, ovvero alle motivazioni per cui si preparano con tanta cura e determinazione.  La classe A18, secondo la tabella A del decreto, può insegnare in diversi istituti, li elenchiamo di seguito:

  • liceo artistico: filosofia – 2° biennio e 5° anno
  • liceo linguistico: filosofia 2° biennio e 5° anno
  • liceo musicale e coreutico: filosofia 2° biennio e 5° anno
  • liceo scientifico – opzione scienze applicate: filosofia 2° biennio e 5° anno
  • liceo delle scienze umane: filosofia 2° biennio e 5° anno; scienze umane
  • liceo delle scienze umane – opzione economico-sociale: filosofia 2° biennio e 5° anno; scienze umane
  • istituto tecnico, settore tecnologico, indirizzo amministrazione, finanza e marketing, articolazione “relazioni internazionali per il marketing”: relazioni internazionali 2° biennio e 5° anno
  • istituto tecnico, settore tecnologico, indirizzo grafica e comunicazione: teoria della comunicazione 2° biennio
  • istituto professionale, settore servizi, indirizzo servizi socio- sanitari: scienze umane e sociali – 1° biennio; psicologia generale ed applicata 2° biennio e 5° anno
  • istituto professionale settore servizi, indirizzo servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, articolazione “accoglienza turistica”: tecniche di comunicazione – 2° anno del 2° biennio e 5° anno
  • istituto professionale, settore servizi, indirizzo servizi commerciali: tecniche di comunicazione – 2° biennio e 5° anno

Classe di concorso A18: cosa studiare?

Il piano di studi per la classe A18 include una sezione generale, comune a tutte le specializzazioni (e quindi ad esempio comune con la classe di concorso A13 dedicate all’insegnamento delle discipline letterarie, del latino e del greco), e una sezione specifica per la disciplina. La parte disciplinare si focalizza sui seguenti ambiti tematici: filosofia, scienze umane, antropologia, pedagogia, psicologia e sociologia.

Filosofia per la classe di concorso A18

Nell’ambito della filosofia, il programma copre i tratti essenziali della storia della filosofia occidentale, dalla sua origine fino alle correnti contemporanee. Sono inclusi:

  • gli studi di logica
  • epistemologia
  • filosofia della scienza
  • filosofia teorica
  • estetica
  • filosofia del linguaggi
  • etica.

Si esplorano inoltre:

  • le principali forme di ragionamento e le tecniche di argomentazione
  • l’uso appropriato del vocabolario filosofico e delle sue categorie
  • le diverse interpretazioni della filosofia, in relazione ai vari approcci disciplinari
  • il ruolo del pensiero filosofico nell’analizzare le condizioni e le implicazioni dello sviluppo del sapere, in confronto con altre discipline scientifiche.

Si richiede ai candidati di dimostrare:

  • Competenze logiche, capacità di argomentazione e giudizio critico, sia nella comunicazione scritta che orale.
  • La capacità di utilizzare risorse digitali per acquisire conoscenze strutturate.
  • Abilità nell’analizzare e interpretare testi filosofici, contestualizzando e mettendo in discussione le questioni filosofiche, e nel trovare collegamenti tra la filosofia e altre discipline.

Si richiede inoltre una conoscenza approfondita di specifici autori, correnti, sistemi e temi filosofici, tra cui:

  • Filosofia antica, inclusi i Presocratici, Sofisti, Socrate, Platone, Aristotele, lo Stoicismo, l’Epicureismo e lo Scetticismo.
  • La filosofia durante il periodo romano, con figure come Cicerone e Seneca.
  • Filosofia della tarda antichità e medievale, con filosofi come Plotino, Agostino, Anselmo d’Aosta, Tommaso d’Aquino e Guglielmo di Occam.
  • Filosofia moderna, che comprende la rivoluzione scientifica e pensatori come Bruno, Campanella, Bacone, Galileo, Cartesio, Spinoza, Pascal, Locke, Hobbes, Leibniz, Hume, Rousseau, Kant, Fichte, Schelling e Hegel.
  • Filosofia del Novecento, con l’Empirismo logico, le riflessioni epistemologiche, Wittgenstein, Husserl, Heidegger, la filosofia dell’esistenza (Jaspers, Sartre), Bergson, James, Freud, Maritain, il neoidealismo italiano, interpretazioni del marxismo, Gadamer, la filosofia analitica e continentale, Lévinas, e l’epistemologia post-neopositivistica.

Scienze umane

Nell’ambito delle Scienze Umane, il programma prevede che i candidati dimostrino una profonda comprensione e padronanza dei linguaggi specifici di questa disciplina. Questa conoscenza deve essere espressa attraverso diverse prospettive che caratterizzano l’essere umano come individuo e come soggetto partecipante in relazioni di reciprocità:

  • La comprensione dell’esperienza personale e altrui, esplorando la consapevolezza di sé e la percezione degli altri.
  • L’analisi delle relazioni interpersonali, comprendendo come queste influenzino e siano influenzate dal contesto sociale e personale.
  • Lo studio delle dinamiche educative, riconoscendo l’importanza delle relazioni formative e il loro impatto nello sviluppo individuale e collettivo.
  • L’esplorazione delle forme di vita sociale e l’attenzione per il bene comune, evidenziando come gli individui interagiscano all’interno dei gruppi e della società.
  • La comprensione delle strutture istituzionali nel campo socio-educativo, analizzando il ruolo e l’effetto delle istituzioni nelle dinamiche sociali ed educative.
  • L’indagine sulle relazioni con il mondo delle idealità e dei valori, valutando come queste influenzino e siano influenzate dalla cultura e dalla società.

I candidati devono essere capaci di gestire e organizzare in maniera efficace e interdisciplinare le conoscenze e i contenuti relativi alle scienze umane. Questo include l’abilità di integrare approcci, teorie e metodi provenienti da diverse aree disciplinari delle scienze umane, per una comprensione più ricca e completa della natura umana e delle sue manifestazioni.

Ciò implica una padronanza dei concetti chiave e delle metodologie di ricerca proprie delle scienze umane, con un approccio che valorizzi la complessità e la diversità delle esperienze umane. La capacità di analizzare e interpretare fenomeni umani in modi che siano sensibili alle varie dimensioni culturali, storiche, sociali e psicologiche è essenziale in questo campo.

Lo studio dell’antropologia per la classe di concorso A18

Nell’ambito dell’Antropologia, il programma richiede ai candidati una profonda conoscenza delle diverse teorie antropologiche e delle interpretazioni del concetto di cultura. In particolare, è necessario comprendere:

  • Le varie teorie e approcci antropologici, tra cui l’approccio nomotetico e idiografico, l’evoluzionismo (con figure come Bachofen, Mauss, Levi-Bruhl), il post-evoluzionismo (Boas, Benedict, Margaret Mead), l’antropologia sociale britannica (Malinowski, Radcliffe-Brown, Evans-Pritchard), l’antropologia strutturale (Lévi-Strauss) e l’antropologia interpretativa (Turner e Clifford Geertz).
  • Le specificità delle diverse culture in termini di adattamento all’ambiente, modi di conoscenza, percezione di sé e degli altri, forme familiari e di parentela, dimensioni religiose e rituali, nonché organizzazione economica e politica.

I candidati devono anche essere a conoscenza delle questioni centrali dell’Antropologia, quali:

  • Particolarismo, Relativismo, Etnocentrismo, nonché la varietà di società, modelli culturali ed educativi.
  • L’importanza della parentela e le sue implicazioni culturali.
  • I processi e le pratiche di costruzione di significati in specifici contesti.
  • Fenomeni di socializzazione, trasmissione e ibridazione culturale.
  • Il ruolo della dimensione simbolica nei processi di coesione sociale, con particolare attenzione a riti e norme.
  • L’interazione tra diverse culture in contesti multiculturali e interculturali, l’identità culturale e il ruolo delle istituzioni scolastiche.

In termini di metodologie di ricerca, il programma copre:

  • Il metodo etnografico, l’osservazione partecipante, il colloquio e le storie di vita.
  • L’utilizzo di fonti scritte e altre fonti di archivio extra somatico, come autobiografie e registrazioni audio e video autoprodotte.
  • L’antropologia visiva, che include l’uso di metodi etnografici non logocentrici come video, teatro e performance.

Infine, i candidati devono dimostrare di comprendere l’importanza della cultura per l’uomo, riconoscere la diversità culturale e capire le ragioni storiche e geografiche che hanno portato alla loro formazione.

Pedagogia

Nella sezione dedicata a pedagogia e storia dell’educazione occidentale, il programma si concentra sul percorso evolutivo dell’educazione, dalla nascita della scrittura fino ai sistemi formativi contemporanei, esaminando:

  • Gli autori principali e le tematiche chiave della pedagogia classica, cristiana, moderna e contemporanea.
  • I modelli educativi fondamentali e il ruolo delle istituzioni chiave nell’educazione (famiglie, società, chiese, scuole, collegi, università e movimenti).

Inoltre, viene posta attenzione ai:

  • Metodi e strumenti di ricerca pedagogica, con un focus particolare sull’età contemporanea e lo sviluppo delle scienze dell’educazione.
  • Problemi e processi della pedagogia contemporanea, come la crisi nell’educazione, le trasformazioni dell’infanzia, le relazioni intergenerazionali, il legame tra istruzione, innovazione e sviluppo economico, la sfida dell’educazione permanente, la formazione professionale degli insegnanti, le tecniche di programmazione didattica e valutazione, le prospettive multiculturali e formazione alla cittadinanza, l’integrazione e inclusione sociale e psicomotoria, e l’impiego delle tecnologie nell’educazione.
  • Le caratteristiche del sistema scolastico italiano nel contesto internazionale, compresi gli aspetti legislativi, organizzativi, sociali e culturali, e i principali documenti ufficiali nazionali e internazionali.

Per quanto riguarda la conoscenza degli autori e dei temi, i candidati devono avere familiarità con:

  • L’educazione nelle società del mondo antico (es. poemi omerici, Bibbia).
  • La paideia greco-ellenistica (Isocrate, Platone, Aristotele, Cicerone, Quintiliano, Seneca).
  • L’educazione cristiana (Agostino, Benedetto da Norcia, Abelardo, Tommaso d’Aquino).
  • L’educazione umanistica (Vittorino da Feltre, Leon Battista Alberti, Erasmo, Montaigne, Silvio Antoniano).
  • La pedagogia moderna (Ignazio di Loyola, Comenio, Locke, Rousseau, Kant).
  • La pedagogia dell’Ottocento (Pestalozzi, Fröbel, Rosmini, Durkheim, Herbart).
  • Il movimento attivista scientifico europeo (Claparède, Montessori, Binet) e americano (Dewey, Kilpatrick, Parkhurst, Washburne), le ricerche europee (Freinet, Cousinet, Makarenko), e le figure italiane (Lombardo-Radice, Gentile, Maritain).
  • La psicopedagogia europea (Freud, Klein, Erikson, Wertheimer, Piaget, Vygotskij) e americana (Watson, Skinner, Bruner, Bloom, Gagnè).
  • Critiche alla scuola e scuole alternative (Rogers, Freire, Milani, Dolci).
  • La ricerca psicopedagogica contemporanea (Ausubel, Gardner, Goleman).

Cosa studiare di psicologia per la classe di concorso A18

Nella sezione dedicata alla psicologia, il programma di studio copre l’evoluzione storica della psicologia, dalla sua nascita come scienza indipendente fino alle moderne neuroscienze cognitive. Gli aspetti fondamentali includono le principali scuole di pensiero e i loro esponenti di spicco in psicologia, tra cui:

  • lo Strutturalismo
  • il Funzionalismo
  • la Psicologia Clinica e Dinamica
  • la Riflessologia sovietica
  • le varie fasi del Comportamentismo
  • la Scuola Storico-Culturale
  • la Psicologia della Gestalt
  • la Psicologia Sociale
  • l’Epistemologia Genetica e la Psicologia dello Sviluppo
  • il Cognitivismo
  • il Costruttivismo
  • la Prospettiva Ecologica
  • la Scienza Cognitiva.

Sono inoltre esplorati:

  • I metodi, gli strumenti e i paradigmi fondamentali della ricerca psicologica contemporanea, inclusi il metodo sperimentale e vari metodi non sperimentali come l’osservazione naturalistica, studi correlazionali, il metodo clinico, gli studi di caso singolo, la simulazione nelle scienze cognitive e le tecniche di misurazione in psicologia.
  • I problemi e i principi generali di statistica e psicometria, come l’uso di questionari e test.
  • Temi chiave della psicologia sociale, compresi i fattori sociali che influenzano il comportamento e le strutture e dinamiche dei gruppi sociali.
  • Argomenti fondamentali della psicologia cognitiva, come percezione, attenzione, apprendimento, immaginazione, emozioni, intelligenza, memoria e motivazione.

I candidati devono dimostrare una comprensione approfondita della psicologia come disciplina scientifica e padroneggiare i concetti chiave relativi al funzionamento mentale, sia nelle sue caratteristiche fondamentali che nelle dimensioni evolutive e sociali. Ciò implica una conoscenza approfondita dei vari approcci teorici e metodologici che hanno modellato la comprensione della mente e del comportamento umano nel tempo.

Il programma di studio di sociologia per la classe di concorso A18

Nella sezione riguardante storia e sociologia generale, il programma mira a fornire una comprensione approfondita del contesto storico-culturale in cui la sociologia si è sviluppata, con particolare enfasi sulla rivoluzione industriale e sulla rivoluzione scientifico-tecnologica. In questo contesto, sono studiati le principali scuole e autori della sociologia, tra cui:

  • Comte
  • Spencer
  • Durkheim
  • Weber
  • Pareto
  • Simmel
  • la sociologia nordamericana (Sumner e Veblen)
  • la Scuola di Chicago
  • le teorie del conflitto (Mills, Dahrendorf)
  • il funzionalismo (Parsons, Merton)
  • l’interazionismo simbolico (Mead, Cooley, Blumer)
  • Goffman
  • la sociologia fenomenologica (Schutz, Garfinkel, Berger e Luckmann)
  • la teoria dei sistemi (Luhmann)
  • Habermas
  • Bourdieu.

Si esplorano inoltre:

  • Le teorie sociologiche e i diversi approcci al rapporto tra individuo e società.
  • I temi e concetti fondamentali della sociologia, come l’istituzione, la socializzazione, la devianza, la stratificazione e mobilità sociale, il conflitto e il controllo sociale, la comunicazione e i mezzi di comunicazione di massa, le tecnologie digitali e i nativi digitali, la secolarizzazione, la critica della società di massa, la società totalitaria, la società democratica, la modernizzazione, lo stato di benessere, il territorio e la globalizzazione.
  • La scuola come organizzazione e l’insegnamento come professione, il clima sociale nelle scuole, i processi formativi e i bisogni speciali, il ruolo della scuola nel mutamento sociale.
  • La metodologia della ricerca sociologica, inclusi il campionamento e l’analisi multivariata.

I candidati devono dimostrare una conoscenza approfondita di questi argomenti, mostrando capacità di analisi critica e comprensione delle complesse interazioni tra individuo, società e le varie forze storiche, culturali e sociali che modellano entrambi.

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