Consulente per la protezione sociale: chi è, mansioni, concorsi

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La figura di consulente per la protezione sociale in questo momento è sotto i riflettori. Come mai? Perchè è stato indetto un nuovo concorso INPS che mette a disposizione 1858 posti proprio per questo ruolo. In questo articolo tracceremo una panoramica su chi è il consulente per la protezione sociale, le mansioni e su quali sono le prove concorsuali che attendono coloro che ambiscono a ricoprire questa posizione.

Consulente protezione sociale INPS: istituzione

Consulente Protezione Sociale INPS concorsoIl consulente è una figura istituita recentemente. Possiamo risalire alla sua istituzione con esattezza, era il 21 marzo 2018 quando il presidente in carica dell’INPS, all’epoca Tito Boeri, fece nascere questa figura interna all’INPS.
Quali furono le ragioni della sua istituzione? In quel frangente era importante adeguare e innovare l’amministrazione anche attraverso nuove assunzioni e nuovo personale pronto a dare un’iniezione di dinamismo al servizio. Era sempre più palese una mancanza di relazione e di rispondenza tra i cittadini e le imprese, che sembravano non comunicare affatto. L’INPS aveva preso in carico questa problematica e tramite un primo concorso per l’assunzione di 967 consulenti, voleva dare un segnale forte di impegno. In realtà durante quel concorso vennero assunto 3500 unità, grazie a vari scorrimenti in graduatoria.
Sono significative le parole del presidente dell’INPS, che in quel momento aveva succeduto il suo predecessore Boeri, Pasquale Tridico, il quale definì l’INPS come il “braccio armato” dell’art. 3 della Costituzione, volendo intendere così quanto l’istituto fosse intenzionato ad occuparsi non soltanto di previdenza ma più in generale di protezione sociale, perseguendo gli obiettivi di uguaglianza e coesione sociale per tutti.
Il consulente per la protezione sociale, in sintesi si inserisce all’interno del solco tracciano per garantire una forma di protezione sempre più efficiente ai cittadini, soprattutto in seguito all’ampliamento delle prestazioni offerte dall’INPS per eliminare qualsiasi traccia di rischio previdenziale e assistenziale.

Chi è il Consulente per la Protezione Sociale

Già nel paragrafo precedente, che voleva servire come una breve introduzione alla professione, abbiamo sottolineato alcuni aspetti che la caratterizzano.
La figura del consulente INPS per la protezione sociale si è incaricata di rappresentare una protezione ancora più solida e forte per i cittadini.
Informazioni più dettagliate e precise su quali siano i compiti del consulente sono facili da reperire all’interno del testo integrale dell’accordo relativo all’istituzione della figura. All’interno dell’Accordo si insiste che il Consulente fa parte della struttura stessa e dei processi produttivi dell’istituto, e pertanto deve esserne parte integrante.
Il suo compito è quello di gestire e risolvere problemi di media e alta complessità, mettendo in campo tutte le sue abilità di Problem solving e di consulenza.
In pratica, per assolvere a questi compiti presta servizio allo sportello, gestisce e smista correttamente le pratiche, supervisionando e indirizzando le procedure e tutto ciò che ad esse è connesso dal punto di vista previdenziale e assistenziale.

Requisiti per diventare consulente per la protezione sociale INPS

I requisiti principali per diventare consulente per la protezione sociale non sono legati al livello di esperienza ma alla formazione pregressa. Grande importanza riveste la formazione accademica, e soprattutto il possesso di un titolo di laurea magistrale nelle materie di interesse e di pertinenza rispetto al servizio svolto dall’istituto. Dunque, tra le lauree che sono richieste e ricercate spiccano giurisprudenza, economia ed ingegneria gestionale. Queste lauree non sono le uniche contemplate come requisito formativo, anche altre compaiono all’interno di una lista di possibili titoli validi per l’accesso.
Sempre all’interno dell’accordo a cui abbiamo già fatto riferimento, ma anche all’interno del bando di concorso e del verbale del Consiglio di Amministrazione che ha autorizzato il concorso 2020 si trova ala lista dei titoli accademici, incluse le lauree magistrali o il diploma di laurea di vecchio ordinamento corrispondente alle medesime.
Si rimanda anche all’art. 2 della delibera del CdA del 28 ottobre, nel quale sono presenti diverse informazioni in merito, ovvero i titoli che danno diritto a eventuali punteggi aggiuntivi.
Come per altri concorsi, oltre ai titoli accademici hanno rilevanza i requisiti di carattere generale, ossia il possesso della cittadinanza italiana o di un Paese membro dell’Unione europea, la posizione regolare rispetto agli obblighi di leva e rispetto all’impiego in sé presso una Pubblica Amministrazione (e dunque non essere stati destituiti, dispensati, licenziati, decaduti o interdetti dall’impiego presso la medesima), il godimento dei diritti civili e politici ed infine l’idoneità fisica.

Stipendio Consulente per la Protezione Sociale INPS

Requisiti consulente per la protezione sociale INPSUn aspetto che interessa moltissimo coloro che ambiscono a ricoprire questa posizione all’interno dell’ente per la presidenza e l’assistenza è lo stipendio.
È normale essere curiosi rispetto a quanto si andrà a guadagnare per lo svolgimento di una posizione, per di più svolgendo attività professionale all’interno di un istituto così accreditato.
È facile reperire questa informazione, basti sapere che la posizione del consulente equivale a quella di un Funzionario Amministrativo, quindi coloro che passano il concorso vengono inquadrati all’interno dell’Area C, per la precisione nella posizione economica C1.
L’assunzione è connessa a un contratto a tempo pieno e indeterminato, quelle condizioni di lavoro che ormai sembrano dei lontani miraggi visto i tempi che corrono. L’assunzione definitiva è subordinata a un periodo di prova di 4 mesi, come sancito dall’art. 14 CCNL Comparto Funzioni centrali, firmato il 12 febbraio 2018.
Sappiamo che stai cercando i numeri, e allora eccoli qui. Possiamo affermare, grazie alle tabelle allegate al CCNL che lo stipendio ruota attorno alla cifra di 1859,54 euro lordi mensili, con corresponsione della tredicesima mensilità. A molti già brillano gli occhi, scommettiamo anche a te, soprattutto se si pensa che si tratta di una cifra iniziale che può essere soggetta a incremento e a ulteriori incentivi, in particolare modo se si riesce ad accedere ad altre posizioni nei gradi più alti, grazie a processi di riqualificazione interni.

Consulente Protezione Sociale INPS: concorso

Prima di pensare allo stipendio da consulente protezione sociale INPS devi sapere (e sicuramente già lo sai) che la normativa prevede che l’accesso alla posizione sia vincolato alla partecipazione (e superamento) di un concorso. La selezione pubblica è indicata come modalità all’interno del documento che abbiamo già citato più volte.
Dobbiamo però sottolineare che ovviamente è prevista anche una modalità di accesso interno, a parità di inquadramento economico, seguendo la procedura selettiva per la mobilità orizzontale (art. 4 Accordo in materia di mobilità orizzontale tra i profili previsti nel vigente sistema organizzativo, sottoscritto il 26 luglio 2017).

Il concorso può prevedere una prova preselettiva, se il numero dei candidati lo rende necessario. Questa prova consiste nella risoluzione di un quiz di tipo psicoattitudinale, contenente anche domande di logica, lingua inglese, competenze informatiche e cultura generale.
In seguito alla preselezione sono previste due prove di tipo scritto.
Il numero massimo dei candidati che possono partecipare al concorso è fissato ad un numero pari a dieci volte i posti messi a concorso, dunque si stima intorno ai 20.000 candidati.
La prima prova scritta è in modalità risposta multipla. I quesiti riguardano:

  • bilancio e contabilità pubblica
  • pianificazione, programmazione e controllo, organizzazione e gestione aziendale
  • diritto amministrativo e costituzionale
  • diritto del lavoro e legislazione sociale.

La seconda prova scritta, invece, riguarda soprattutto le materie di tipo economico, ovvero:

  • scienza delle finanze
  • economia del lavoro
  • principi di economia; diritto civile
  • elementi di diritto penale

Infine, la prova orale consiste nella verifica della conoscenza delle materie oggetto delle prove scritte e della padronanza della lingua inglese e dell’informatica.