Sei un aspirante docente di ruolo alle prese con le diverse modalità di assunzione nella scuola? Allora, sarai interessato a capirne di più sulle graduatorie a esaurimento, denominate GaE. Si tratta di liste per il reclutamento degli insegnanti in possesso dell’abilitazione. Per lavorare nella scuola pubblica come insegnante di ruolo, infatti, si deve essere in possesso di determinati requisiti.
Una volta ottenuti questi requisiti, ci si poteva iscrivere nelle graduatorie a esaurimento per le immissioni in ruolo. Va usato il passato perché per la legge 296 del 27 dicembre 2006, le GaE sono chiuse all’inserimento di nuovi aspiranti, ma possono essere aggiornate.
Continua la lettura della guida qui di seguito con tutti gli approfondimenti indispensabili, inclusi quelli sulla normativa delle graduatorie a esaurimento.
Cosa significa GaE?
La sigla GaE sta proprio per Graduatorie ad Esaurimento e si riferisce agli elenchi degli aspiranti insegnanti di ruolo. Le GaE affiancano un’altra lista importante per il reclutamento del corpo docente in Italia, ovvero le GPS, le Graduatorie Provinciali d’Istituto.
Le GaE nascono con la legge 296 del 2006, con cui la graduatoria permanente docenti viene trasformata in graduatoria a esaurimento. L’intento era quello di contrastare il precariato all’interno del mondo dell’istruzione. Non a caso, era previsto un piano straordinario con ben 150 mila assunzioni.
Le GaE sono gestite a livello provinciale e includono i nominativi dei docenti che possiedono l’abilitazione, ovvero che hanno già superato il concorso e cercano una posizione in ruolo all’interno della scuola.
Ma come sono composte le GaE? Attualmente, le fasce delle graduatorie a esaurimento sono tre e includono docenti con requisiti diversi:
- prima fascia – docenti che all’atto della costituzione delle graduatorie a esaurimento risultavano iscritti nelle graduatorie per soli titoli (cosiddetto doppio canale)
- seconda fascia – docenti che all’atto della costituzione delle graduatorie a esaurimento erano in possesso del requisito dell’abilitazione e avevano maturato 360 giorni di insegnamento
- terza fascia – coloro che hanno conseguito l’abilitazione all’insegnamento
Graduatorie esaurimento scuola: il ruolo e le supplenze
Dunque, le graduatorie a esaurimento hanno come finalità ultima l’assunzione a tempo indeterminato e il reclutamento dei docenti di ruolo fino a un massimo del 50% dei posti disponibili. Per il restante 50% si utilizzano le GM, vale a dire le graduatorie concorsuali di merito. Le GM sono elenchi che includono i vincitori di concorso pubblico a cattedra.
In realtà, le graduatorie GaE vengono utilizzate anche per le nomine delle supplenze al 31 agosto e al 30 giugno.
Regole e modalità per il reclutamento degli insegnati hanno subito cambiamenti continui nel corso del tempo. La stessa cosa è accaduta anche per la normativa sulle graduatorie a esaurimento. L’unico modo per non rischiare di ritrovarsi in difficoltà è tenersi sempre aggiornati. Gli uffici scolastici provinciali pubblicano tutti gli aggiornamenti riguardo le GaE. Per non perdersi nessuna novità basta prendere l’abitudine di controllare, periodicamente, i siti degli uffici scolastici per controllare tutte le nuove pubblicazioni.
Differenze tra GaE e GPS
Come abbiamo visto le fasce delle graduatorie a esaurimento, vengono utilizzate anche per nominare gli insegnanti per i posti di supplente. Per le supplenze, però, non esiste solo la GaE. I docenti supplenti vengono reperiti anche tramite le Graduatorie Provinciali Supplenze, denominate GPS e introdotte dalla legge numero 124 del 1999.
Le GPS hanno validità biennale e prevedono due sole fasce:
- prima fascia – personale munito di abilitazione
- seconda fascia – personale privo di abilitazione
I docenti inseriti nella graduatoria a esaurimento possono iscriversi anche nella GPS. Devono, però, seguire delle regole precise. Cosa significa? Ci si può iscrivere nelle GPS a condizione di scegliere una provincia diversa da quella per cui si è stati inseriti in GaE. In realtà, è possibile anche l’iscrizione nella stessa provincia, ma solo per classi di concorso e tipologie di posto diverse rispetto a quelle previste dalla GaE e diverse anche da quelle per cui si è ottenuto l’inserimento in GaE con riserva.
Come funzionano le assegnazioni delle cattedre
Abbiamo fatto chiarezza sulle diverse graduatorie, ora è tempo di spiegare come funziona l’assegnazione delle cattedre. Ogni anno scolastico si avviano le operazioni di immissioni in ruolo. Gli uffici scolastici individuano i nominativi e inviano le relative comunicazioni agli interessati.
Facciamo un piccolo esempio. Se si è inseriti in più elenchi, è possibile ricevere più proposte di nomina di ruolo. Cosa significa? Una stessa persona può essere inserita nella GaE e nella GM. Non solo può essere inserita anche in diverse graduatorie di merito GM, ma in classi di concorso diverse. Ovviamente, la presenza in più liste fa sì che si possano ricevere più proposte.
Una volta ricevuta la comunicazione, bisogna rispondere all’istanza indicando le proprie preferenze (graduatoria, provincia e insegnamento). É possibile anche esprimere una rinuncia relativamente a una determinata proposta di nomina in ruolo.
Gli uffici scolastici ricevono così tutte le risposte dei docenti contattati. Le esaminano e procedono alla seconda fase, quella in cui individuano un determinato nominativo per una certa sede scolastica. Il docente così riceve una seconda comunicazione a cui è tenuto sempre a rispondere, indicando:
- l’ordine di preferenza delle sedi scolastiche
- l’eventuale disponibilità ad assumere cattedre esterne o in altre tipologie di scuole. Con quest’ultima definizione si intendono le scuole carcerarie, le scuole ospedaliere, quelle per adulti e il liceo europeo
- l’eventuale diritto a precedenze in base alla legge 104 con relativa documentazione
Ricevute le risposte dei docenti, gli uffici scolastici avviano le procedure informatizzate per l’assegnazione della sede.
Aggiornamento GAE: cosa cambia in base ai nuovi decreti ministeriali
Come abbiamo già specificato, non è più possibile alcun inserimento ex novo nelle graduatorie a esaurimento GaE. Detto in altre parole, tutti quelli che avrebbero voluto iscriversi dopo il 2006 non hanno potuto farlo. Le graduatorie sono state bloccate, infatti, proprio a partire dal 2006. Non a caso, è stato scelta la denominazione a esaurimento.
Nonostante il blocco dei nuovi inserimenti, però, sono stati consentiti gli aggiornamenti. Questo significa che, periodicamente, i docenti già presenti in GaE hanno potuto aggiornare o modificare la propria posizione nelle graduatorie a esaurimento.
Nel corso degli anni ci sono stati così diversi aggiornamenti. L’ultimo in ordine di tempo risale al 2024. Il ministero, infatti, ha pubblicato il decreto numero 37 del 29 febbraio 2024, con cui ha disposto un nuovo aggiornamento delle graduatorie a esaurimento. Il decreto numero 37 stabilisce la possibilità dell’aggiornamento delle graduatorie sia per il personale docente che per quello educativo. Ma in cosa consiste questo aggiornamento?
I docenti presenti in GaE possono richiedere:
- la permanenza e/o l’aggiornamento del punteggio con cui sono inseriti nella graduatoria
- il reinserimento in graduatoria. In questo caso possono richiedere anche il recupero del punteggio che avevano maturato al momento della cancellazione, avvenuta per non aver presentato la domanda di permanenza e/o per non aver inoltrato la richiesta di aggiornamento nei bienni/trienni precedenti
- la conferma dell’iscrizione con riserva o lo scioglimento della riserva
- il trasferimento da una provincia a un’altra. Nel caso in cui viene richiesto il cambio di provincia, in quella di nuova destinazione si viene collocati nella fascia di appartenenza e si conserva il punteggio maturato. Quest’ultimo può essere anche aggiornato, sempre su richiesta
L’aggiornamento previsto dal decreto ministeriale numero 37 è valido per il biennio scolastico 2024/25 e 2025/26.
Come hai potuto constatare, le graduatorie a esaurimento sono uno strumento soggetto a continue modifiche. Per non perdere eventuali diritti acquisiti l’informazione è tutto. Bisogna seguire tutti gli aggiornamenti e accertarsi che la propria posizione sia in linea con le nuove disposizioni.
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