Il punteggio per le supplenze è un valore corrispondente al numero complessivo di giorni di supplenza effettuati dagli insegnanti con contratti a tempo determinato.
In questa guida dell’Università telematica Niccolò Cusano scopriremo come funziona il sistema delle supplenza in Italia, come si calcola tale punteggio e quanti giorni di supplenza occorrono per ottenere un determinato punteggio.
Il punteggio del personale docente determina stato di servizio e posizione in graduatoria del personale scolastico. Il 2020 è stato l’anno che ha visto rivoluzionare il sistema di reclutamento degli insegnanti cosiddetti precari attraverso le “GPS”, ossia le graduatorie provinciali per le supplenze.
Ogni docente o aspirante tale iscritto nelle Graduatorie Provinciali GPS ha un determinato punteggio, che determina di fatto la sua posizione in graduatoria.
Tale punteggio è determinato sia dall’esperienza conseguita nel campo dell’insegnamento che dai titoli di studio e specializzazione conseguiti nella propria carriera accademica.
Novità 2024: punteggio aggiuntivo per il sostegno
Una significativa modifica introdotta con il Decreto PA bis, convertito nella Legge 112/2023, prevede l’assegnazione di un bonus di 3 punti per ogni anno di servizio prestato su posto di sostegno successivamente al conseguimento della specializzazione. Tuttavia, è importante sottolineare che questa disposizione entrerà in vigore solo a partire dalla costituzione delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) per i posti di sostegno successive alla pubblicazione del regolamento attuativo del comma 6-bis dell’articolo 4 della legge 3 maggio 1999, n. 124.
Attualmente, per l’aggiornamento delle GPS 2024/2026, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha optato per l’emanazione di un’ordinanza ministeriale, proseguendo la linea delle precedenti ordinanze. Pertanto, fino alla pubblicazione del suddetto regolamento, il bonus di 3 punti non sarà applicabile.
Punteggio personale docente GPS: come calcolarlo
La determinazione del punteggio per le supplenze dei docenti si basa su una serie di criteri distinti, ognuno dei quali contribuisce in modo specifico al calcolo finale. Questi criteri sono:
- Titoli di studio: si assegna un punteggio proporzionato al livello di istruzione conseguito dal docente. Maggiore è il livello di istruzione, più alto sarà il punteggio attribuito.
- Esperienza lavorativa pregressa nel settore dell’insegnamento: l’esperienza professionale accumulata nel campo dell’educazione è un fattore determinante. Ogni anno di insegnamento contribuisce ad aumentare il punteggio complessivo.
- Partecipazione a corsi di formazione e aggiornamento professionale: i corsi di formazione seguiti dai docenti, volti al miglioramento delle competenze didattiche e professionali, vengono valorizzati con l’assegnazione di punti extra.
- Posizione nelle graduatorie di istituto: la classificazione ottenuta nelle graduatorie di istituto, che riflette una combinazione di titoli di studio, esperienza e formazione, influisce anch’essa sul punteggio totale.
La somma di questi fattori conduce alla definizione del punteggio complessivo per le supplenze dei docenti, un valore che determina le loro possibilità di ottenere incarichi di insegnamento temporanei nelle scuole.
Punteggio scolastico: attribuzione punti per i titoli di studio
Per il calcolo punteggio supplenze per le graduatorie provinciali GPS, bisogna innanzitutto conoscere i punti insegnamento assegnati per ogni titolo posseduto.
Per questo, occorre fare riferimento alla Tabella di Valutazione Titoli delle Graduatorie Provinciali GPS, che vengono aggiornate periodicamente dal Ministero dell’Istruzione. La nuova tabella titoli sarà aggiornata nel 2024 e resterà in vigore per due anni.
I principali titoli e certificazioni che possono essere conseguiti per il punteggio graduatoria docenti GPS sono i seguenti:
- MASTER di primo livello: 1 punto
- Certificazioni informatiche digitali: 0,5 punti ognuna (fino a un massimo di 2 punti cumulabili)
- Certificazioni linguistiche: dai 3 ai 6 punti a seconda del livello (B2, C1 o C2)
- corso CLIL, qualora si possegga una certificazione linguistica: 3 punti
- Corsi di perfezionamento: 1 punto
Per quanto riguarda il corso di specializzazione per le attività di sostegno, noto come Tfa (Tirocinio Formativo Attivo), questo rappresenta un elemento significativo nella valutazione dei candidati. In particolare, il completamento del Tfa attribuisce 9 punti nella graduatoria relativa alla classe di concorso per i posti comuni. Questo punteggio è un riconoscimento dell’importanza e della rilevanza della formazione specifica per l’insegnamento, sottolineando il valore aggiunto che tali competenze apportano al profilo professionale degli insegnanti.
Affinché i titoli e certificazioni che si conseguono siano validi nel calcolo del punteggio insegnamento, devono essere tutti riconosciuti dal MIUR, è bene quindi sempre verificare l’accreditamento MIUR prima di conseguire un corso.
Come si calcola il punteggio per le supplenze
Il punteggio per le supplenze si basa sul servizio prestato nelle scuole statali o paritarie e si calcola su base annuale, ovvero per ciascun anno scolastico. I giorni di servizio non possono essere sommati tra anni diversi.
Ecco di seguito la tabella di riferimento per il calcolo del punteggio:
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Da 16 a 45 giorni: 2 punti
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Da 46 a 75 giorni: 4 punti
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Da 76 a 105 giorni: 6 punti
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Da 106 a 135 giorni: 8 punti
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Da 136 a 165 giorni: 10 punti
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Oltre 166 giorni (oppure servizio continuativo dal 1° febbraio fino al termine delle attività didattiche): 12 punti (massimo annuale)
Secondo l’Ordinanza Ministeriale n. 60 del 2020, il servizio specifico — cioè quello svolto nella stessa classe di concorso per cui si è inseriti in graduatoria o su posti di sostegno per lo stesso grado — viene valutato così:
“Sono attribuiti, per ciascun mese o frazione di almeno 16 giorni: 2 punti, fino a un massimo di 12 punti per anno scolastico.”
Servizio Specifico e Aspecifico: qual è la differenza?
Il Ministero dell’Istruzione ha chiarito, con la nota del 22 luglio 2020 e successive FAQ, la distinzione tra servizio specifico e servizio aspecifico, concetti fondamentali per il calcolo del punteggio nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS).
Cos’è il Servizio Specifico?
Il servizio specifico è quello svolto nella medesima classe di concorso per cui si è iscritti in graduatoria, oppure su posti di sostegno nello stesso grado di istruzione per cui si possiede la specializzazione.
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Esempio: un docente inserito in GPS per la classe di concorso A-22 (Italiano, storia, geografia) che presta servizio proprio su quella classe o su sostegno nella scuola secondaria di primo grado (se è il grado per cui è specializzato) sta svolgendo servizio specifico.
Cos’è il Servizio Aspecifico?
Il servizio aspecifico si riferisce all’insegnamento svolto su una classe di concorso diversa da quella per cui si è iscritti, oppure in un grado differente da quello per cui si possiede titolo o specializzazione.
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Esempio: se lo stesso docente A-22 presta servizio sulla classe A-12 (discipline letterarie scuola superiore), il servizio è considerato aspecifico.
Punteggio per Servizio Specifico e Aspecifico
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Servizio specifico: 2 punti per ogni mese (o frazione di almeno 16 giorni), fino a un massimo di 12 punti per anno scolastico.
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Servizio aspecifico: 1 punto per ogni mese (o frazione di almeno 16 giorni), fino a un massimo di 6 punti per anno scolastico.
Servizio Annuale: Quando si Raggiunge
Ai fini della validità del servizio come anno scolastico intero, occorre soddisfare una delle seguenti condizioni:
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Aver prestato almeno 180 giorni di servizio anche non consecutivi;
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Aver lavorato ininterrottamente dal 1° febbraio fino al termine degli scrutini finali (o delle attività educative per la scuola dell’infanzia).
Questo principio è sancito dall’articolo 489 del Testo Unico e confermato dalla nota MIUR n. 7526 del 24 luglio 2014.
Inoltre, il servizio svolto ai sensi dell’art. 11, comma 14, della legge n. 124/1999 è comunque valutato, anche se non specifico o aspecifico, secondo le tabelle di valutazione ministeriali.
15 giorni di supplenza: quanti punti?
Il sistema di assegnazione del punteggio è assai rigido. Non esistono quindi “vie di mezzo”. Per esempio: se un docente arriva a 44 giorni, non potrebbe aver diritto a 3 PUNTI?”
In questo caso, se il docente ha svolto 44 giorni di servizio rientra nella fascia 16-45 gg, e quindi avrà diritto a 2 punti.
Teoricamente è possibile ottenere 3 punti qualora l’insegnante abbia svolto 40 giorni di servizio in questa modalità:
- 24 giorni di servizio specifico–>punti 2
- 16 giorni di servizio aspecifico–>punti 1 (anche svolti contemporaneamente)
Ecco allora che, osservando il sistema di punteggio, appare chiaro che con 15 giorni di supplenza, i punti equivalgono a zero.
Ricordiamo inoltre che:
Con nota del 4 settembre 2020 il Ministero ribadisce quanto già indicato nella nota 22 luglio 2020, n. 1290: il punteggio complessivo di servizio valutabile per ogni graduatoria, nel caso di più servizi e per ciascun anno scolastico, è pari al massimo a 12 punti.
Il punteggio può essere raggiunto anche in virtù della somma di più servizi “aspecifici”, tali da raggiungere il punteggio comunque massimo di 12 punti.
Cosa sono le graduatorie GPS?
Abbiamo parlato di punti supplenze e di come si calcola l’attribuzione del punteggio scolastico, ma cosa sono nel dettaglio le graduatorie GPS?
Le graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) rappresentano un sistema di elenchi adottato dalle scuole per selezionare supplenti per incarichi annuali. A differenza della procedura di Messa a Disposizione (MAD), che non impone ai dirigenti scolastici specifici obblighi di nomina, le GPS obbligano le scuole a nominare supplenti per periodi che vanno dal 31 agosto al 30 giugno. Questo sistema si differenzia anche dalle Graduatorie ad Esaurimento (GAE), accessibili esclusivamente a chi possiede l’abilitazione all’insegnamento.
Le graduatorie GPS si dividono in due categorie principali: la prima fascia e la seconda fascia. Nella prima fascia troviamo insegnanti e aspiranti insegnanti che hanno ottenuto un’abilitazione specifica. La seconda fascia, invece, è aperta a individui che detengono un titolo di studio adatto o pertinente per una determinata classe di concorso.
Per coloro che non sono ancora iscritti in una graduatoria GPS ma sono interessati a una carriera nell’ambito scolastico, esiste l’opzione della Messa a Disposizione. Questa via consente di iniziare il percorso verso l’insegnamento senza essere ancora inseriti in una graduatoria specifica.
Giorni di supplenza e punteggio con MAD
Anche ottenendo una supplenza via Messa a Disposizione (MAD) si matura punteggio pieno. Come si effettua il calcolo punteggio MAD?
Vediamo la tabella che calcola quale punteggio si accumula con le supplenze MAD.
La domanda di Messa a Disposizione (MAD) è un curriculum che consente di ottenere incarichi di supplenza nelle scuole.
Questi incarichi possono ricoprire periodi di supplenza breve (qualche settimana o qualche mese) oppure perdurare per tutto l’anno scolastico.
In entrambi i casi, ricoprire incarichi di supplenza grazie all’invio della MAD, consente ai docenti di ottenere punteggio per le graduatorie.
Ma vediamo in che modo avviene il calcolo punteggio MAD in vista delle graduatorie e quanti punti dà una supplenza con la Messa a Disposizione.
Ecco la tabella riassuntiva:
- 1 punto: vale per 16 giorni di supplenza continuativi;
- 2 punti: per incarichi che vanno dai 16 ai 45 giorni;
- 6 punti: per incarichi che vanno dai 76 ai 105 giorni;
- 8 punti: per incarichi che dai 106 ai 135 giorni;
- 10 punti: per incarichi che vanno dai 136 ai 165 giorni;
- 12 punti: per incarichi di almeno 166 giorni.
Se si viene chiamati per una supplenza su altre Classi di concorso, che non sono le proprie, si matura la metà del punteggio. Lo stesso discorso vale sia per il personale docente che ATA.
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