Quanto guadagna un professore? Guida agli stipendi

stipendio insegnante

Qual è lo stipendio di un insegnante, che sia un professore delle medie o di una scuola superiore? Prima di rispondere a questo quesito, procediamo con ordine.

Indubbiamente, lavorare come insegnante è una vocazione. Se si ha passione, curiosità, empatia, preparazione e entusiasmo, la docenza risulterà incisiva ed efficace.

Di fatto, insegnare consente di prendere vite per mano, di toccare menti e di aprire cuori. È una professione onorevole, che al di là dell’indiscutibile stress che comporta, può dare diverse soddisfazioni a livello personale e umano.

Non si tratta semplicemente di riversare sugli alunni le proprie nozioni o conoscenze culturali di base, occorre metodo, disciplina, ardore, fervore. È un ruolo che comporta grande responsabilità, forza d’animo e resilienza.

Trasmettere agli studenti l’interesse per l’apprendimento, toccando anche temi sociali importanti, come l’integrazione o la lotta al bullismo, è fondamentale, così come spiegare le materie con accortezza, motivare all’ascolto, coltivare i talenti, coinvolgere l’intera classe con impegno, estro, dedizione, impeto e autorevolezza. Tutte doti che se sviluppate, messe in atto e reiterate nel tempo, possono tramutare un semplice insegnante in un buon docente.

E ora veniamo alla fatidica domanda: ma quanto guardagna un professore in termini economici? Qual è lo stipendio medio di un insegnante?

Saperlo è ovviamente più che lecito. Innanzitutto, va specificato che il lavoro dei docenti viene retribuito in base ai contratti nazionali, che stabiliscono precisamente qual è lo stipendio da percepire.

A conferire la busta paga mensile di un insegnante concorrono diversi fattori, come l’anzianità di servizio e il grado di istruzione.

Infatti, bisogna tenere conto che per avere chiara la cifra dello stipendio mensile di un professore, va valutata anche la scuola in cui insegna (infanzia, primaria, medie, superiori e università).

Quindi, se desiderate intraprendere la professione di docente, vi sarà estremamente utile comprendere le retribuzioni per ogni livello di insegnamento.

Pertanto, questa guida vi aiuterà a capire le differenze tra lo stipendio di un professore del liceo, di un insegnante delle scuole medie e così via.

Quanto guadagna un insegnante di scuola dell’infanzia e primaria 

Per scuola dell’infanzia e primaria si intendono le attività di didattiche rivolte alle bambine e ai bambini compresi rispettivamente tra i 3 e i 5 anni e tra i 6 e gli 11 anni circa.

Quanto guadagna un professore di scuola dell’infanzia e primaria?

Lo stipendio di un insegnante di scuola dell’infanzia e primaria varia a seconda degli anni di servizio.

All’inizio della carriera, si aggira intorno ai 18.000 euro lordi all’anno per arrivare a circa 27.000 euro lordi dopo i 35 anni di servizio.

Lo stipendio medio di un insegnante delle medie

Per scuola secondaria di I grado si intendono le scuole medie e si rivolgono agli studenti di età compresa tra i 10-11 anni e i 13-14 anni.

Quanto guadagna un professore delle medie?

Una professoressa o un professore di scuola media guadagna poco meno di 22.000 euro lordi all’inizio della propria carriera fino ad arrivare, dopo più di 35 anni di servizio, a percepire circa 32.000 euro lordi all’anno.

Su base mensile, lo stipendio netto varia dai 1.300 euro circa iniziali ai 1.800 euro a fine carriera.

In più, occorre evidenziare che all’interno dello stipendio insegnanti viene riconosciuta anche una retribuzione professionale annua legata all’anzianità maturata.

Quest’ultima può variare dai 164 euro ai 257 e spetta soprattutto a:

  • docenti con incarico a tempo indeterminato;
  • supplenti annuali con incarico fino al 31 agosto;
  • supplenti fino al termine delle attività didattiche con contratti fino al 30 giugno.

Tuttavia, non spetta ai supplenti che svolgono incarichi temporanei.

Quanto guadagnano i supplenti 

E quindi, per i precari e i supplenti, come funziona?

Quanto guadagnano i supplenti?

Intanto, va ricordato che i supplenti hanno essenzialmente due modi per ottenere incarichi di supplenza nelle scuole:

  • tramite le graduatorie GPS e GI, attraverso cui possono essere chiamati in ordine di graduatoria a ricoprire incarichi di media o lunga durata negli istituti di una provincia a scelta;
  • in base alla convocazione con Messa a Disposizione MAD, per incarichi di breve durata in qualsiasi istituti italiano presso cui si rilascia la propria candidatura spontanea.

Di conseguenza, in entrambi i casi, i docenti non firmeranno un contratto a tempo determinato e non potranno percepire uno stipendio al pari degli altri insegnanti. Infatti, il compenso sarà leggermente inferiore rispetto a quello dei colleghi di ruolo con anni di anzianità alle spalle.

In generale, il compenso per i supplenti varia in base al tipo di contratto stipulato. I supplenti che ricevono una nomina annuale in una scuola di primo o secondo grado della scuola secondaria possono percepire fino a 1.300€ al mese.

Per i piccoli periodi di supplenza, invece, lo stipendio insegnanti si aggira intorno ai 600 euro al mese.

Questi ultimi, tuttavia, non percepiscono l’ulteriore retribuzione professionale annua, così come non hanno a disposizione la carta del docente o il bonus merito.

Fare supplenze brevi tramite graduatorie o MAD è comunque un ottimo modo per iniziare a fare esperienza e maturare punti necessari a partecipare a futuri concorsi scolastici.

Inoltre, farsi le ossa e quindi maturare esperienza per non essere più alle prime armi, concede il beneficio di accumulare punti per fare passi in avanti nelle graduatorie, e arrivare così a ottenere incarichi di lunga durata, meglio retribuiti.

Quanto guadagna un insegnante di liceo

Lo stipendio di un professiore del liceo o di scuola superiore (ufficialmente scuola superiore secondaria di II grado) è sostanzialmente molto simile a quello di un insegnante delle scuole medie.

Qual è quindi lo stipendio medio di un professore delle superiori?

Si parte dai 21.700 euro lordi annuali a inizio carriera, per arrivare a poco più di 35.000 euro lordi annuali dopo il superamento dei 35 anni di servizio.

Mensilmente, lo stipendio base di un insegnante di scuola superiore è di 1.300 euro netti, per poi raggiungere e superare i 1.800 euro a fine carriera.

Anche per i professori delle superiori, lo stipendio varia in base all’anzianità, perché sono previsti degli incrementi retributivi in base agli anni di insegnamento:

  • Dai 9 ai 14 anni: 257,44 euro
  • Dai 15 ai 20 anni: 452,87 euro
  • Dai 21 ai 27 anni: 701,81 euro
  • Dai 28 ai 34 anni: 864,90 euro
  • Oltre i 35 anni: 994,91 euro

A guadagnare più di tutti sono però i presidi di scuola superiore, con uno stipendio lordo annuo di quasi 70mila euro.

Stipendi insegnanti scuole superiore: i supplenti

Così come per le scuole medie, anche i supplenti delle scuole superiori guadagnano meno rispetto ai loro colleghi di ruolo. La retribuzione dei supplenti è calcolata in base ai giorni di servizio effettivamente prestati. Questo sistema retributivo viene regolamentato da un decreto ministeriale specifico, il quale stabilisce una scala di pagamento basata sulle ore di insegnamento:

  • Per 2 ore di insegnamento a settimana, il compenso è di 175 euro.
  • Con un impegno di 4 ore settimanali, la retribuzione sale a 382 euro.
  • Se l’orario è di 6 ore a settimana, il docente riceve 503 euro.
  • Per 8 ore di lavoro settimanale, la paga è di 785 euro.
  • Con un impegno di 10 ore, il salario raggiunge 956 euro.
  • In caso di 12 ore settimanali, il compenso è di 1.057 euro.
  • Per 14 ore di insegnamento a settimana, la retribuzione ammonta a 1.208 euro.
  • Con un carico di lavoro di 16 ore, il pagamento sale a 1.329 euro.
  • Infine, per 18 ore di insegnamento settimanali, il salario è di 1.460 euro.

Quanto guadagna un professore universitario

Qual è lo stipendio medio di un professore universitario? Prima di rispondere a questa domanda è bene descrivere il percorso necessario per diventare professore universitario ordinario a tempo pieno.

La carriera accademica inizia con la posizione di Ricercatore, successiva all’ottenimento del dottorato. Dopo aver completato questa fase, avrai l’opportunità di candidarti per diventare ricercatore attraverso un concorso specifico. Una volta confermato come ricercatore e trascorsi tre anni, avrai la possibilità di partecipare a concorsi per assurgere al ruolo di professore associato.

Quando avrai impartito 350 ore di lezione come professore associato, potrai concorrere per la promozione a professore ordinario attraverso un altro concorso pubblico.

In termini di retribuzione, un professore universitario riceve uno stipendio variabile in base al suo livello di carriera. Dal 2023, il salario medio annuale di un professore ordinario si aggira intorno ai 55.000€, con una paga mensile che varia da 3.000€ a 4.000€. I professori con più di due decenni di esperienza, in particolare quelli in fase avanzata della loro carriera, possono guadagnare fino a 80.000€ all’anno.

Approfondiamo ora gli stipendi medi delle varie categorie di docenti universitari.

Quanto guadagna un ricercatore universitario?

Per quanto riguarda il ricercatore universitario, il suo ruolo principale è quello di gestire e sviluppare progetti di ricerca. Questo implica l’analisi e lo studio approfondito di specifiche aree disciplinari e la presentazione dei risultati ottenuti. All’interno dell’università, il ricercatore contribuisce alle attività didattiche attraverso i suoi studi e ricerche. Ma quanto guadagna un ricercatore universitario? Il loro stipendio varia in base all’esperienza: i ricercatori agli inizi della loro carriera, con meno di 3 anni di esperienza, percepiscono uno stipendio medio di circa 1.400€ al mese. Coloro che hanno tra i 4 e i 9 anni di esperienza possono aspettarsi un reddito mensile di circa 1.600€. I ricercatori con un’esperienza professionale tra i 10 e i 20 anni guadagnano in media 1.700€ al mese, mentre quelli con oltre 20 anni di esperienza possono arrivare a guadagnare fino a 1.900€ al mese.

Quando guardagna un professore associato?

Il ruolo di professore associato universitario, noto anche come docente di seconda fascia, è occupato da chi, dopo aver conseguito un dottorato, possiede una solida esperienza nel campo della ricerca, pur non avendo ancora raggiunto il livello più alto della propria professione accademica.

Un ricercatore, dopo aver trascorso tre anni in tale posizione all’interno dell’università di appartenenza, ha la possibilità di concorrere per una promozione a professore associato. Questo ruolo implica non solo l’insegnamento, ma anche la partecipazione attiva in attività didattiche, con un impegno fino a 350 ore annuali.

Per quanto riguarda il compenso, il salario di un professore associato si posiziona in una fascia che va dai 2.200€ ai 2.700€ al mese. Questa retribuzione rispecchia la responsabilità e il livello di esperienza richiesti per questo ruolo all’interno dell’ambiente universitario.

Lo stipendio di un professore universitario associato

Il professore ordinario, anche noto come docente di prima fascia, rappresenta il grado più elevato nella gerarchia accademica. Questi professori ottengono una posizione definitiva nell’ambito universitario dopo aver superato un concorso specifico e aver accumulato esperienza come professori associati.

Ma qual è il reddito di un professore ordinario nelle università italiane nel 2023? Secondo le statistiche più recenti, il loro stipendio mensile varia da 3.000 a 4.000 euro, con un reddito annuo medio che si attesta tra i 55.000 e gli 80.000 euro, soprattutto per i docenti con più di 20 anni di esperienza. Questi dati sottolineano che un professore ordinario, titolare di cattedra, percepisce in media uno stipendio superiore rispetto a un docente associato. Queste informazioni sono aggiornate e derivano da fonti attendibili del settore accademico.

Riguardo agli aumenti legati all’anzianità, i docenti universitari beneficiano di incrementi salariali nel corso della loro carriera accademica. Gli aumenti prevedono;

  • 12% in più nei primi 12 anni di carriera
  • un ulteriore 6% dopo 16 anni di esperienza
  • un aumento del 2,5% dopo 28 anni di servizio.

Questi incrementi riflettono il riconoscimento dell’esperienza e del contributo professionale fornito dai docenti nel corso degli anni.

Quanto guadagna un insegnante di scuola privata

Quanto guadagna un professore di una scuola privata?

Un insegnante di scuola privata ha uno stipendio mensile lordo che oscilla tra i 1.181,07 euro per il 1° livello e i 1.593,24 euro per il livello 8B.

La retribuzione è stabilita dal contratto delle scuole private ANINSEI (Associazione Nazionale Istituti Non Statali di Educazione e Istruzione).

In queste cifre sono incluse anche le spettanze per le attività strettamente legate all’insegnamento, come scrutini ed esami.

 

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